Capitolo 39 "Una notte in hotel"

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Capitolo 39 "Una notte in hotel"

Susan's pov

Giuro che quel coglione del carroatrezzi lo faccio saltare in aria.

Si sono incazzata, problemi?

Adesso siamo diretti in una città vicino Torino, non so bene il nome ma so che in questa cazzo di città dovrò starci per una notte. Fottuto motore. Fottuto treno. Che si fotta tutto!

"Signorina, siamo arrivati, 1500m più avanti c'è l'hotel. Il proprietario è mio fratello e gli ho spiegato dell'accaduto, così non dovrà pagare nulla." Mi sorrise in modo inquietante.

"Si..." Dissi insicura su quello che dovrei fare. Mi allontanai dall'uomo e mi incamminai verso l'hotel.

L'edificio è moderno, molto accogliente, spero che i servizi non facciano cagare.

Entrai dentro e chiesi del proprietario.

"Oh, tu devi essere quella ragazza gnocca che mi ha parlato mio fratello... E che gnocca che sei!" Alzai gli occhi al cielo per quel squallido commento. Fottuto meccanico.

"Si, si. A me serve solo una stanza per dormire, sganciamela ora!" Madonna come sono acida. Ho bisogno di dormire, eh già.

"Va bene signorina, si calmi però." Disse l'uomo terrorizzato.

"Io starò calma quando mi darà le chiavi della mia fottuta stanza!" Sembro una pazza, lo so.

"Va bene, ecco a lei signorina... Buona permanenza." Disse lui porgendomi tremolante le chiavi. Io gliele presi arrogantemente e mi avviai verso la mia stanza.

La camera non era quello che mi aspettavo, puzza di non so cosa, i muri sono ammuffiti, che schifo! L'unica cosa che si salva un po' di più è il letto.

Ho voglia di parlare con qualcuno... Prendo il pc ed apro Skype e vado sul profilo di Lorenzo per fare una videochiamata, ma stranamente non risponde, veramente strano. Vabbè, non ho voglia di pensarci più di tanto, ho sonno ed oggi è stata una giornata piena.

Dovresti riprovare Susan.

Coscienza, ho sonno, lasciami dormire.

No, non ti lascierò dormire finchè non farai ciò che ti dico.

Uff.

Sbuffa cara, sbuffa. Intanto domani sarà la vostra fine.

Cosa hai detto?

Hai sentito. Susan, non metterti in viqggio, per favore.

Perchè mai dovrei darti retta?

Non posso dire quello che verrà... Ho visto il tuo futuro Susan... E non è per nulla bello. Credimi.

Che insinui dire?

Dico che-

Salvata dalla chiamata su Skype di Lorenzo. Grazie Lory.

Intanto sarà la vostra ultima volta.

Sta zitta.

"Hey Lory." Lo salutai.

"Amore." Mi rispose con il suo dolce sorriso.

"Ho provato a chiamarti ma non mi hai risposto." Dissi imbronciandomi.

"Si... Scusa... Mi ero addormentato." Disse ed io annuii.

"Dove ti trovi ora?" Cambiò discorso.

"In una stanza d'hotel che fa cagare." Dissi facendolo ridere.

"Perchè sei in un hotel?" Chiese.

"Il motore dell'auto mi era morto ed ho dovuto chiamare il carroattrezzi per farmi trasportare l'auto in officina e dovrebbe ripararla in una notte." Dissi e lui annuì.

"Bene... Piccola non vedo l'ora che arrivi. Ho una voglia matta di baciarti." Disse frettolosamente.

"Anch'io. Ti amo Lory." Dissi sorridente.

"Io di più."

"Ed io più del tuo più."

Che momento dolce... Peccato che sarà l'ultimo.

Coscienza?!

Scusa...

Ti conviene guarda...

"Adesso vado a dormire, ho un sonno pazzesco." Disse strofinandosi con il.dorso della mano un'occhio.

"Allora ti lascio. Notte." Gli mandai un bacio virtuale e lui ricambiò il gesto.

Chiusi il pc e lo depositai sulla scrivania e poco dopo ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto, senza pensarci due volte risposi.

"Pronto?" Domandai.

"Signorina, la sua auto è pronta." Era il meccanico. Guardai l'ora. Erano le 5:45 del mattino. Wow. Era passata già una notte?

"Uhm... Grazie, arrivo subito allora." Risposi e chiusi la chiamata.

Susan, non andare.

Ma che cazzo vuoi tu da me?

Ti avverto per l'ultima volta. Non andare.

Io vado. Ho bisogno di stare con Lorenzo.

Non andare Susan.

Adesso basta. Statte zitta, mettiti a cuccia e stai brava per il resto del tragitto, ok?

Fai come cazzo vuoi. Non dirmi poi che-

Si, si, hai reso l'idea.

Vai incontro al tuo triste destino, forza, ma sappi che quello che stai per fare farà cambiare la vita sia a te sia a Lorenzo.

Baggianate.

Uscii dalla camera e lasciai le chiavi della camera sul bancone della reception e mi incamminai verso l'officina.

"Ecco a lei signorina." Mi disse con sorriso inquitetante.

"G-grazie." Dissi balbettando. Presi le chiavi lentamente e mi mossi verso l'auto con cautela. Misi la chiave e la girai e questa subito si mise in moto, poco dopo cominciai.ad immettermi in strada per andare a Milano.

Susan, torna indietro.

Mai.

Io... Va bene, fai quel che ti pare. Io non ti parlo più. Fai di testa tua.

Ecco brava.

Forse avrei dovuto darle retta...

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Ciao raga!!

Oggi doppio aggiornamento, visto? :')

Manca solo 1 capitolo alla fine di questo racconto :o    1!!

A domani con l'ultimo capitolo e vi dico solo una cosa... Tenetevi forte per quello che succederà nell'ultimo capitolo ;)


 

Ilaria :D

Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora