Capitolo 27 "Persi"

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Capitolo 27 "Persi"

Lorenzo's pov

Finalmente dopo ore di viaggio sono sono arrivato a Torino, prima di partire ero passato in albergo a prendere la mia valigia, fortuna che Susan in quel momento non c'era.

Adesso sono davanti alla casa della mia infanzia. Presi un'enorme respiro e suonai il campanello.

"Lorenzo?" Disse mia madre meravigliata nel vedermi davanti alla sua porta.

"Si mamma, sono io." Dissi cominciando di nuovo a piangere.

"Vieni dentro così ci racconterai tutto." Disse lei mettendomi la mano sulla schiena per invogliarmi ad entrare e lo feci. Mio padre sedeva sul divano mentre stava facendo zapping tra i canali, appena mi vide entrare chiuse la tele e si precipitò a salutarmi.

"Che ci fai qui? Non dovresti essere a Roma con-" Venne interrotto da mia madre che gli faceva segno di non continuare la frase, egli annuì.

"Ero a Roma infatti." Dissi smettendo finalmente di piangere.

"Che è successo?" Mi chiese mia madre. Mi sedetti sulla poltrona e cominciai a narrare.

"E Susan ti ha lasciato solo perché non le hai detto da subito che tu ti dovevi trasferire a Milano?" Annuii tristemente.

"Mi dispiace un sacco Lory." Disse lei.

"Lo so mamma, mi sento perso senza di lei, così vuoto, privo di un'anima." Divagai.

"Amore, potresti lasciarci da soli?" Disse mia madre rivolta a mio padre. Lui annuì e se ne andò.

"Ok, ora che siamo soli, raccontami cosa è successo nei minimi dettagli." La fulminai con lo sguardo perché lo avevo già raccontato prima ma lo feci lo stesso.

"Io e Susan eravamo andati a Roma anche per svagarci per dimenticare quello che è successo con la sua famiglia, tutto sembrava andare per il meglio fin quando non le ho detto del mio trasferimento a Milano e ha reagito dicendomi che la stavo solamente usando e-" Venni interrotto da una lacrima che cadeva sulla mia guancia. La cosa che detesto di più è piangere per amore ma se non si fa... Non puoi ritenerti un essere umano.

"Vieni qua, adesso hai solo bisogno di sfogarti." Disse lei aprendo le braccia per accogliermi in un abbraccio, così senza pensarci due volte mi ci fiondai e piansi sulla spalla.

Susan's pov

Mi sono svegliata nel letto e la prima cosa che feci era spostare la mano sulla parte dove dormiva Lorenzo, le lacrime non tardarono ad arrivare e senza pensarci due volte presi il suo cuscino che odorava ancora di lui e lo strinsi il più possibile a me.

Come ho potuto essere così stupida a cascare nel suo tranello. Lui non era mai innamorato di me veramente, faceva solo finta, quindi quei 'ti amo' e i baci che ci davamo erano solo per divertimento, per lui, mentre per me i sentimenti che provo per lui anche tutt'ora sono veri e non finti come i suoi.

Ma non posso negare che lo amo ancora come quando ho scoperto di essere innamorata di lui 6 anni prima.

"Lory, perché mi hai mentito? Perché mi hai solo usato per i tuoi giochi?" Dissi in preda alle lacrime che scorrevano veloci sulle mie guance.

Non posso più continuare così. Me ne tornerò a Torino dai miei genitori... Pessima idea, non mi accoglierebbero più a braccia aperte, allora... Al nostr- mio appartamento, almeno li potrò sfogarmi.

[...]

Finalmente sono arrivata a Torino, appena ho messo piede in casa le mie narici furono invase dal suo odore. Ma che cos'è, una tortura? Proseguii per la casa perlustrandola. Nulla è sottosopra per fortuna, significa che Lorenzo non è stato qua.

Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]Where stories live. Discover now