Capitolo 26 "La gara di ballo" (parte 2)

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Capitolo 26 "La gara di ballo" (parte 2)

Susan's pov

Ancora non riesco a credere che sono riuscita a far ballare Lorenzo in un lento. Sembrava così libero mentre ballava, libero in un cielo infinito però che si trova sotto i nostri piedi.

Per la competizione sarà meglio trovare qualocosa da metterci, non potremmo mica andare vestiti casual. Ci squalificherebbero all'istante.

"Susan, dove si trova esattamente il posto in cui si terrà la gara?" Mi chiese lui. Io esitai per qualche secondo sulla risposta.

"Uhm... Non l'ho capito il posto." Dissj facendolo ridere.

"Come non lo sai? Hai letto tu l'annuncio su google." Spiegò. Ha ragione, solo che veramente non mi ricordo il posto.

"Chiudi un'occhio Ostuni e falla finita, per favore." Lo supplicai.

"Va bene... E non chiamarmi per cognome. Sai che lo detesto." Specificò. Pensa che non lo sappia? Lo faccio apposta per infastidirlo.

"Va bene, Ostuni." Insistetti con il mio gioco.

"Vuoi la guerra è, Piccioli?" Finalmente gioca anche lui. Ora si che il gioco si fa interessante.

"No, amore. Stavo solo scherzando." Dissi facendo le fusa sul suo petto.

"Sei perdonata, piccola." Disse lui con voce tremante.

"Grazie." Sorrise.

"Bado alle ciace e ciancio alle bande" Feci una pausa "dovremmo andare a comprare qualcosa per questa competizione, non credi?" Terminai di parlare e lui annuì.

"Bene, quindi andiamo a fare shopping!" Dissi esultando mentre Lorenzo mi guardava stranamente.

Lorenzo's pov

Questa ragazza è un portento. Pensa sempre a fare compere su compere ed io da bravo fidanzato la devo seguire ma non mi lamento dato che ho solo una settimana per stare con lei. Dovrò dircelo comunque prima che finisca la settimana che verrà, ma non so come potrebbe prenderla.

"Quale preferisci? Questo o questo?" Siamo dentro il negozio da ormai una mezzoretta e lei è ancora indecisa su che abito prendere. Per me è indifferente perchè a lei stanno bene ogni tipo di vestito.

"Susy, a te sta bene ogni tipo di vestito. Perfino uno straccio addosso ti starebbe meravigliosamente." Dissi e lo penso veramente questo.

"Aw davvero?" Annuii.

"Allora... Prenderò questo." Finalmente si decise e quando mostrò il vestito scelto, quasi mi venne un colpo. Era il primo vestito che si era misurata ed era cortissimo, solo vedere nella mia testa l'immagine di lei con quel vestito posso sentirmi l'erezione nei miei pantaloni.

"Cosa?" La mia voce risultava quasi un gridolino. Risi da solo a tale pensiero.

"Prendo questo." Ripetè.

"Oh no, no cara. Questo vestito è scosciato... Fin troppo per i miei gusti." La rimproverai. So che è dannatamete sexy con quell'abito però diammine... Uno di questi giorni morirò se lei si comprasse quel vestito e lo indossasse.

"Ma a te piacciono questi vestiti." Disse lei imbronciandosi.

"Si... E non nego che non mi piacciono tutt'ora... Però non mi sembra il caso per una gara di ballo." Dissi e lei sospirò.

"Hai ragione, scusami." Abbassò il capo.

"Hey piccola, non reagire così." Le.sussurai.

"Faccio sempre la cosa sbagliata." Disse cominciando a piangere. Mi fa star male vederla piangere per una minchiata del genere. Sono io che dovrei essere in lacrime, non lei.

"Non fai la cosa sbagliata, Susan. È tutto perfetto così e non cambierei nulla di ciò che è stato." Spiegai mettendole le mani sulle sue spalle.

"Invece poi mi lascerai." Continuò lei singhiozzando.

"Non lo farò mai." Tanto dovrò farlo per forza.

"Sai Lory, pensavo che mi avresti lasciato un giorno di questi ma evidentemente mi sbagliavo. Tu sei la persona più importante sulla terra per me." Oh no.

"Susan, io... Io..." Non riesco a trovare le parole per dircelo.

"Si?" I suoi occhi si stavano illuminando. Cazzo, no!

"Devo dirti una cosa." La voce tremolante e disperata.

"Ti ascolto." Disse. Presi un grosso respiro poi parlai.

"Ascolta Susan... Mio padre ha trovato lavoro a Milano e... Dovrò... Trasferirmi con loro a Milano e dovrò lasciare te a Torino. Ho provato a combattere per tutti e due ma la guerra era troppo complicata da essere vinta quindi... Partirò tra una settimana." Dissi tutto d'un fiato e sentii una lacrima solitaria scendermi lungo la guancia.

"Come hai potuto non dirmelo.durante la settimana?!" Urlò lei.

"Credimi Susan, volevo dirtelo, solo non sapevo come." Gesticolai con le braccia.

"E quindi hai aspettato praticamente l'ultimo minuto?" Sputò lei. Feci spallucce.

"Mi hai solo illusa in tutto questo tempo facendomi credere che fossi realmente innamorato di me ma erano solo menzogne." Gridò lei in preda alla disperazione. Le lacrime cominciarono a cadere lentamente lungo le sue guance.

"So che ho sbagliato, non posso oppormi quando si tratta dei miei genitori." Parlai senza pensare.

"Cosa? Lorenzo, hai 19 anni, puoi decidere tu della tua vita, non gli altri." Specificò ed io annuii sapendo che ha ragione.

"Quindi la gara di ballo si farà?" Chiesi e lei si accigliò.

"No! Non si farà nessuna gara di ballo!" Sbraitò lei.

"Mi dispiace tanto Susan." Mi scusai ancora.

"Basta, non voglio avere a che fare più di te. Io ho chiuso con te Lorenzo Ostuni!" Urlò con tutto il fiato che aveva e scappò da me.

"Susan, aspetta!" Dissi rincorrendola fino fuori al negozio ma di lei non c'era più traccia. Caddi sulle ginocchia e cominciai a piangere, impotente su come dominare questa situazione. Stavo sfiorando il ciondolo della collana, l'unica cosa che mi ricorda lei, sentii delle gocce bagnarmi il viso. Grandioso, sta per piovere, meglio che torni a casa... Dai miei genitori a Torino, prenderò il treno, chissene frega ma ho bisogno di una spalla su cui piangere.

Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]Where stories live. Discover now