Capitolo 57

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Arrivata la mattina, mi sveglio trovando Levi seduto accanto a me sul letto. Lui mi sta accarezzando i capelli: come sempre si è svegliato prima di me. 

T/n: "Buongiorno."

Levi: "Buongiorno a te mocciosa. Sono andato a prendere la colazione, ci aspetta sul balcone."

T/n: "Attento a non viziarmi troppo, se mi abituo poi sono affari tuoi."

Levi mi bacia teneramente, poi ci alziamo e andiamo a fare colazione sul balcone della stanza, dove Levi ha preparato tutto su un bel tavolino rotondo. Mangiamo e ci godiamo la vista parlando un po' insieme. Per lo più, parliamo di cosa ci attende nel futuro.

Nota: allo scadere di un anno dall'inizio della nostra vita al quartier generale, finirà il nostro impiego. In realtà avremo comunque la nostra squadra, ma non vivremo più lì e verremo convocati solo in caso di necessità. Questo anche per tutte le altre squadre.

Levi: "Ormai mancano pochi mesi e potremo andare via dal quartier generale."

T/n: "Già, non riesco a credere come la mia vita sia cambiata in così poco tempo."

Levi: "La nostra vita."

Gli sorrido dolcemente e lui ricambia accarezzando la mia mano. 

Levi: "Dovremo trovare una casetta tutta per noi."

T/n: "Io in realtà abitavo già da sola prima di venire qui, potresti venire a vivere a casa mia. C'è spazio a sufficienza per tutti e due."

Levi: "Sì? Sarebbe bellissimo."

T/n: "Sono sicura che ti piacerà casa mia, è pulitissima."

Levi: "E lo sarà ancora di più dopo che ci sarò entrato io."

Ridiamo insieme. Nonostante la semplicità di questo momento, mi sento profondamente felice, come mai lo sono stata prima. Quando torniamo dentro, Levi si china a prendere una cosa a terra.

Levi: "E questa che cos'è?"

Sbianco alla vista di quella minuscola cosa che tiene tra le dita.

T/n: "N-non è possibile."

Levi: "Tutto ok mocciosa?"

T/n: "Io ero sicura, sicurissima, di averla presa. Come ho potuto averla dimenticata."

Levi: "Così mi fai preoccupare, è grave?"

T/n: "Certo che è grave Levi, è la pillola che avrei dovuto prendere ieri sera, come faccio ogni giorno."

Levi: "E io che pensavo che fosse una medicina! Mi hai fatto preoccupare."

T/n: "Ma allora non hai capito? Potrei essere rimasta incinta Levi."

Levi: "Non è così grave."

Io sono letteralmente sconvolta, ma Levi è perfettamente calmo. Mi guarda dritta negli occhi, non capendo il motivo della mia agitazione.

T/n: "Levi! Io non sono pronta, mi sento ancora troppo immatura. Come potrei prendermi cura di una creaturina così piccola che dipende in tutto da me? E poi che razza di mamma potrei mai essere, io che sono solo una criminale che ne ha combinate di tutte i colori nella sua vita?" 

Il mio respiro inizia a farsi sempre più veloce e sento il panico impadronirsi di me mentre parlo. Le lacrime iniziano a scorrere incontrollate lungo le mie guance.

Levi: "Una mamma fantastica, ne sono certo T/n."

Si avvicina a me e mi stringe forte in un abbraccio. La sua calma è stranamente contagiosa, tanto che presto il mio respiro torna regolare e smetto di piangere.

Unstoppable (Levi x Reader)Where stories live. Discover now