Capitolo 17

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Suona la sveglia verso le 8 del mattino. Vorrei sapere chi è l'idiota che l'ha messa, visto che finalmente abbiamo un giorno libero. Sento il cuscino muoversi e non capisco che succede, poi mi rendo conto che non sono sul mio cuscino, ma sono ancora poggiata con la testa sul petto del capitano. Lo sento agitarsi al suono maledetto della sveglia, sposta la mano con cui mi stava accarezzando i capelli e la cerca sul comodino, spegnendola. Chi poteva essere se non lui ad averla messa? Erwin e Sarah non si sono ancora svegliati, devono avere il sonno pesante. ASPETTA: MI STAVA ACCAREZZANDO I CAPELLI!?

Levi: "Tch, alla fine mi sono addormentato. Non credere che volessi restare con te mocciosa, volevo solo che ti addormentassi in fretta così finalmente l'avresti smessa di piangere tanto. Solo che ero stanco e non mi sono reso conto di essermi addormentato anche io."

T/n: "Certo capitano, non lo metto in dubbio." Sì, certo, come no, ci credo veramente Levi. Evidentemente pensa che io non mi sia accorta delle sue carezze. Ma io me ne sono accorta eccome.

Mi stiracchio leggermente e mi metto a sedere.

Levi: "Almeno hai dormito bene? Ho il braccio mezzo addormentato per colpa tua, spero che ne sia valsa la pena."

T/n: "Sì capitano, benissimo. A proposito, ci tengo a ringraziarla per essere rimasto con me, anche se non voleva."

Levi: "Tch, prego." Si alza dal letto e realizzo di aver dormito tutta la notte sul suo petto nudo. L'incubo di ieri sera mi ha sconvolta al punto di non rendermene conto. Meglio così, perché credo che se ci avessi fatto caso probabilmente adesso sarei incinta e non mi pare la cosa migliore. 

Levi inizia a urlare a Erwin e Sarah, lamentandosi che è tardi e dobbiamo tutti alzarci. Erwin (l'unico che può permettersi di farlo) lo manda a quel paese e si copre la testa con il cuscino, dicendo a Sarah di non starlo a sentire e che se vuole può dormire ancora. Rassegnato, Levi si rivolge a me: "Almeno tu spero che mi accompagnerai a fare colazione!"

T/n: "Certo, tanto ormai mi ha svegliata..."

Levi: "Cosa hai detto?"

T/n: "No ehm ecco volevo dire che sono sveglia e ho proprio voglia di fare colazione, certo che vengo con lei."

Levi si cambia in bagno, rimettendosi il completo che indossava ieri alla festa e che ormai è asciutto. Io indosso un paio di jeans e una maglietta. Andiamo in mensa, trovandola semi-deserta. 

Levi: "Vuoi una tazza di tè?"

T/n: "No grazie capitano, preferisco il caffè."

Levi: "Tch, il caffè fa male. Ti preparo il tè." 

T/n: "Ma non è vero!"

Levi: "Sono bravissimo a farlo, sono sicuro che dopo che lo avrai bevuto preferirai il tè al caffè."

Ma allora che cosa me l'ha chiesto a fare? Mi fa schifo il tè santo cielo. Senza caffè la mattina non connetto. Vabbè beviamoci 'sto tè. Mi siedo al tavolo e lo guardo mentre lo prepara. Quando ha fatto mi raggiunge, sedendosi accanto a me. Che importa se non mi piace il tè, Levi è così dolce mentre mi porge la tazza e mi guarda in attesa che io lo beva, aspettando il mio giudizio.

T/n: "Ammetto che non è male, ma non può battere il caffè, al massimo pareggiano."

Levi: "Visto che sono pari, allora da oggi berrai il tè con me. Il caffè fa innervosire, poi diventi insopportabile."

T/n: "Va bene, a patto che me lo prepari lei ogni giorno. Aspetti, mi trova insopportabile?" Dico guardandolo fintamente arrabbiata e incrociando le braccia al petto.

Levi mi guarda e sorride divertito, emettendo una piccola risata, poi inizia a bere il suo tè prendendo la tazza da sopra e non dal manico, mi chiedo se sia pazzo in fondo. Io però sono sicuramente pazza di lui e quel sorriso ogni volta fa saltare un battito del mio cuore. Sapere che sono l'unica con cui sorride mi rende felicissima, quando ci sono anche gli altri non ride mai, nemmeno alle battute più divertenti che ci fanno piangere dalle risate. Invece da ieri sera con me riesce a sorridere dolcemente e anche i suoi occhi si trasformano diventando meno severi. 

Unstoppable (Levi x Reader)Where stories live. Discover now