Capitolo 13

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L'acqua è gelida e ormai sta calando la sera. Riesco a vedere in lontananza una figura scura alzarsi in volo e venire verso di me. È Dragon, che mi raggiunge velocemente e mi tira fuori dall'acqua, mi solleva tenedomi un braccio dietro la schiena e uno sotto le ginocchia, portandomi fino al punto in cui si trova il resto della mia squadra. Sto morendo di freddo, ma il calore che emana il suo corpo mi da sollievo e poi che figata, chi lo avrebbe mai detto che avrei volato in braccio a un drago.

Prima di lasciarmi a terra, si trasforma in umano e mi ritrovo a contatto con il suo petto. Per fortuna, indossa sempre dei pantaloni fatti apposta, molto resistenti e che non bruciano, cosi quando torna umano non rimane nudo. Mi guarda con un sorrisetto malizioso e mi dice:

Dragon: "Ti è piaciuto il giretto? Puoi fare il bis quando vuoi, principessa."

T/n: "Dai non fare lo scemo, fammi scendere ahahah."

Non appena mi poggia a terra, Levi mi viene incontro a passo spedito, mi afferra per il colletto e mi urla in faccia: "Si può sapere come diamine ti è saltato in mente di farti un giro al primo piano? Un solo secondo in più e avresti fatto la fine di quei mostri, saresti diventata una poltiglia di carne, dannazione T/n!"

T/n: "Capitano lo so, ma se non fossi salita sarebbe stato lui a diventare una poltiglia."

Così dicendo scosto leggermente il lenzuolino che lo avvolge e scopro il visetto del bambino che ho salvato. Né Dragon, né il capitano se ne erano accorti, infatti Levi sgrana gli occhi alla vista di quell'esserino.

T/n: " Morirà di freddo se non gli metto addosso qualcosa di asciutto, sta diventando pallido, lei ha qualcosa con cui coprirlo capitano?"

Levi: "Dragon accendi un dannato fuoco, cosa stai aspettando? Tanto ormai ci toccherà passare qui la notte e tornare domani al quartier generale. T/n prendi questo." Si sfila il mantello verde con il simbolo delle ali della libertà e me lo porge. È così dolce. Sfilo la tutina bagnata che indossa il piccolino e lo avvolgo con il mantello di Levi. Dopodiché lo porgo al capitano.

Levi: "Che fai!? Ti sembro un babysitter stupida mocciosa? Io non so reggere questi cosi."

T/n: "Ma capitano, questo coso è solo un bambino, lei sa abbattere giganti come se niente fosse, sono sicura che saprà tenerlo giusto un momento. Devo cambiarmi la divisa o sarò io a morire di freddo..."

Con un'aria di terrore Levi prende il piccolo tra le braccia, come se dovesse esplodere da un momento all'altro. Non riesco a trattenere una risata a quel suo sguardo e il capitano mi fulmina con gli occhi. Così prendo alla svelta il mio zaino che per fortuna è impermeabile e mi dirigo dietro un albero per cambiarmi. Prima però, Patty mi sistema la gamba e il braccio, mettendomi dei punti e delle fasciature. Detesto farmi mettere le mani addosso da lei, preferirei mettermi i punti da sola come ho già fatto mille volte, ma le mani mi tremano dal freddo e non credo che sarebbe il caso; poi, in fondo, è il suo lavoro.

Una volta fasciata, vado a cambiarmi. Non indosso molto sotto la mia tuta, per cui non mi pare il caso di cambiarmi davanti a tutti. Non porto il reggiseno, la tuta è così aderente da sostenermi perfettamente il petto ed essendo appunto così aderente mi costringe ad indossare un sottile perizoma come intimo, oppure si vedrebbe il segno e a me non piace.

Inizio a spogliarmi e mentre mi sto rimettendo la divisa asciutta di ricambio sento il pianto del neonato. In realtà mi solleva sentirlo piangere, significa che ha recuperato un po' le forze che sembrava aver perso con il freddo. Però subito dopo sento la voce di Levi alle mie spalle, peccato che io abbia indossato la tuta solamente fino alla vita.

Levi: "T/n il cosetto si è arrabbiato. Merda non me ne ero accorto, sc- scusami!"

Non appena si rende conto che sono mezza nuda, diventa rosso come un pomodoro e si gira di scatto, rimanendo irrigidito come se avesse ingoiato una scopa. Per fortuna gli davo le spalle, quindi non ha visto nulla di che. In un altro contesto non mi sarebbe dispiaciuto trovarmi in questa situazione con il capitano, ma a pochi passi ci sono tutti gli altri e c'è un bambino urlante che probabilmente ha fame. Non ho tempo di pensare a cosa far vedere o meno del mio corpo al capitano. Mi tiro velocemente su la divisa e la chiudo con la zip rapidamente, mi giro e vado a prendere il piccolino in braccio. Il capitano è ancora rosso fuoco sulle guance, non riesce a guardarmi in faccia e si copre il viso con una mano. È la cosa più carina che io abbia mai visto, si vergogna da morire! Mi sembra pure di averlo sentito balbettare, quando di solito parla con una voce ferma e sicura. È così divertente e al tempo stesso dolcissimo che il mio cuore sta per esplodere. Prendere un bambino dalle braccia del capitano mi fa pensare a come potrebbe essere come padre e me lo immagino semplicemente fantastico: scommetto che sarebbe severo, ma che amerebbe suo figlio e sua moglie con tutto sé stesso. Sarebbe un sogno poter essere io quella donna, ma non ho nemmeno il coraggio di sperare di poter conquistare l'amore di Levi. Mi sembra un uomo cosi irraggiungibile per me, così misterioso, così chiuso a ogni possibile approccio che mi sembra impossibile pensare che un giorno potrebbe amarmi. Eppure quando mi guarda mi sembra che nei suoi occhi ci sia qualcosa che non c'è quando invece guarda gli altri. Che sciocca che sono, sicuramente lo immagino io perché sono cotta di lui... vabbè è meglio non pensare ora a queste cose. Poco prima di raggiungere gli altri, quando siamo a pochi passi di distanza dal falò acceso da Dragon, il capitano mi ferma, posandomi un braccio sulla spalla.

Levi: "T/n aspett- aspetta un secondo."

Mi giro e lui tenendo sempre lo sguardo basso mi prende la zip e la tira un po' più su. Nella fretta avevo lasciato la divisa un po' più aperta del solito.

Levi: "Ho notato che Dragon ti guarda spesso, non mi interessano le vostre cose ma non mi pare il caso di farti vedere così, quello ci resta secco oppure ti salta addosso."

T/n: "Che cosa dice capitano, non c'è proprio nessuna cosa con Dragon, siamo solo buoni amici. Però la ringrazio."

Che sia geloso? Presta così attenzione da notare che Dragon mi guarda spesso, quando io non me ne ero nemmeno mai accorta. Nah, T/n non farti strane idee.

Non appena torniamo tra gli altri vedo che Tommy e Mary stanno dormendo beatamente vicino a Hanji e Moblit. Meno male, hanno bisogno di riposare. Dal primo edificio in cui siamo stati stanno arrivando Sarah ed Erwin, con del cibo tra le braccia, speriamo che ci sia qualcosa anche per questo diavoletto urlante. Per fortuna, hanno del latte che avevano preso per gli altri due bambini, ma che sarà molto utile anche per questo qui.

Sarah: "T/n! Per fortuna stai bene! Che sollievo. Uuuuuh che amoreee." Così dicendo mi abbraccia forte e poi accarezza il piccoletto, che ancora non accenna a calmarsi.

Dopo avergli dato il latte grazie al cielo smette di piangere ma non ne vuole sapere di dormire, per cui mi allontano di qualche passo e gli canto la mia canzone preferita, una delle poche che conosco a memoria. Cullato, il bambino dopo poco tempo si addormenta e io mi giro per tornare dove gli altri si stanno accampando. 

"Canti benissimo." Levi è a pochi passi da me e mi stava guardando. 

T/n: "Oh bhe grazie! Non pensavo che qualcuno mi stesse ascoltando." Adesso quella rossa sono io, che vergogna! 

Levi mi si avvicina e mi guarda a pochi centimetri, poi avvicina una mano al mio viso e mi tocca le labbra con il pollice mentre mi accarezza la guancia. Sento il cuore sbalzarmi fuori dal petto e mi manca il respiro.

Levi: "Sei gelata e hai le labbra viola, va accanto al fuoco, sbrigati."

È così bello che il capitano si preoccupi per me, anche se per un solo istante in cuor mio avevo sperato che stesse per accadere qualcosa, sono proprio una stupida. 

Mi siedo accanto al fuoco e poco dopo Levi mi riporta i vestitini del piccolo, che nel frattempo si erano asciugati con il calore. Lo cambio senza farlo svegliare e lo avvolgo nel suo lenzuolino, dopodiché porgo il mantello a Levi. Lui me lo rispinge indietro.

Levi: "Questo è per te, stai ancora gelando. Sei già sopravvissuta per miracolo, vedi di non morire per il freddo."

T/n: "Ma capitano, lei non avrà freddo per la notte?" 

Levi: "A me basta il fuoco, non ho bisogno anche di quello. E poi smettila di contestare ogni volta. Prendilo e finiscila."

T/n: "Ma lo faccio solo perché mi dispiace che lei si privi di qualcosa per causa mia. Non crede che... forse potremmo coprirci entrambi?"

Levi: "Ok, basta che la smetti di parlare e parlare. Se questo diavoletto si sveglia è la fine."

Il capitano si siede accanto a me, siamo seduti su dei teli che avevano trovato sempre Erwin e Sarah. 

Levi: "Beh a questo punto direi buonanotte, T/n." Così dicendo si sdraia, con il viso in su. Io mi sdraio accanto a lui, tenendo il piccolo in braccio e rivolgendo il viso verso il capitano. Lui prende il mantello e ci copre tutti e tre. Subito il profumo del capitano mi riempie i polmoni e non mi sono mai sentita così vicina a lui. Il mio cuore batte all'impazzata, non so come farò a dormire. Credo che ormai la mia semplice cotta stia diventando qualcosa di più, inizio a provare dei sentimenti veri per lui. 

T/n: "Buonanotte Levi."

Il peso della giornata mi crolla addosso poco dopo e mi addormento.

Quando la mattina dopo mi sveglio, il capitano si era già alzato ma aveva lasciato il suo mantello a coprirmi. Mi alzo e lo piego, glielo porgo e tutti quanti ci incamminiamo per tornare al punto di raccolta, dove ci aspetta l'elicottero per tornare a casa.



ANGOLO AUTORE:
Come promesso, ecco il nuovo capitolo un po' in anticipo visto che a quanto pare avevo esagerato con la suspense ahahahah. Ho fatto le ore piccole per scriverlo ieri sera e poterlo pubblicare la mattina, quindi spero che vi piaccia. Grazie come al solito per i commenti e per i voti, vi voglio super bene! A presto 🥰

Unstoppable (Levi x Reader)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt