Capitolo 10

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Oggi è la giornata della seconda missione per la mia squadra. Stavolta siamo stati incaricati di andare a disinfestare una base militare in un bosco che è stata presa d'assalto da alcuni mostri umanoidi. Ci prepariamo all'alba, facciamo colazione in mensa e saliamo sull'elicottero che ci porta sul luogo.

Arriviamo alla base militare che risulta deserta. Eppure L (mio fratello, nonché il nostro stratega) ci aveva detto che il giorno prima era stato mandato un segnale di SOS. La cosa risulta parecchio inquietante. Ci avviciniamo all'ingresso e lo troviamo aperto, forse lo hanno lasciato aperto per noi...

Camminiamo a lungo tra i corridoi della base ma non troviamo traccia né di militari, né di mostri. L'ambiente è terrificante: le luci sono mezze rotte e si accendono e spengono a intermittenza. Il posto è deserto e il silenzio è tale da dare fastidio alle orecchie. Le porte sono aperte, i fogli negli uffici sono sparsi a terra. Continuiamo a camminare a lungo, ma non trovando tracce il comandante decide di farci fermare un attimo in una sala che sembrerebbe la mensa.  

Posiamo la nostra attrezzatura e ci riposiamo un attimo: dalle nostre facce è chiaro che siamo tutti un po' spaventati. Speriamo che i soldati e le loro famiglie si siano salvati e magari siano scappati o si siano nascosti da qualche parte. Però anche se fosse, dove sono i mostri?

A un tratto, nel silenzio in cui ci trovavamo, si sente un rumore metallico provenire da una grata di ventilazione: qualcosa si è mosso dietro di essa. Tutti balziamo in piedi e ci prepariamo allo scontro, ma tutto sembra tornato silenzioso. Prendo una torcia e mi avvicino alla grata, cercando di vedere attraverso di essa. Non è un mostro quello che vedo, ma un bambino.

T/n: "Sta tranquillo piccolo, siamo qui in aiuto"

Ma il bambino inizia a strisciare nel condotto e cerca di scappare. Senza avere il tempo di spiegare cosa sia successo ai miei compagni, sparo sulle viti che tengono la grata e subito mi infilo dentro per andare dietro al piccolo.

Sento Levi che mi urla dietro qualcosa e mi sembra che stia cercando di seguirmi, ma io sono la più piccola della squadra fisicamente e in questo condotto ci passo a malapena. Nessuno di loro riesce a seguirmi. Vedo avanti a me il bambino che a un certo punto esce da una delle grate. Lo seguo ed esco nello stesso punto, ritrovandomi in una piccolissima saletta buia, credo che sia uno stanzino. Il bambino corre ad abbracciare la sorellina: lui avrà circa 5 anni, lei massimo 3. Mi guardano con il terrore negli occhi per cui subito faccio un passo indietro per non spaventarli e gli spiego:

"Non abbiate paura di me, abbiamo ricevuto il messaggio di SOS e siamo qui per aiutarvi. State bene?"

Il bambino mi guarda con le lacrime agli occhi e mi dice: "Noi stiamo bene, ma ormai per gli altri è troppo tardi. Questa notte mentre eravamo nei dormitori sono arrivati quei brutti mostri e la mamma ci ha fatto entrare in questi condotti dicendo di scappare il più lontano possibile. Noi abbiamo fatto così, ma mentre scappavamo sentivamo tutti gridare, non credo che gli altri stiano bene".

Quindi è successo nei dormitori... non ci siamo ancora passati, a questo punto che siano in un edificio separato collegato a questo solo tramite condotti, altrimenti ci sarebbe qualcun altro qui, o qualcos'altro.

T/n: "Ragazzi so che avete paura, ma io e i miei amici vi proteggeremo a ogni costo, nessuno vi farà del male, ve lo prometto. Adesso però torniamo di là, così stiamo tutti insieme."

I bambini annuiscono tristemente e la piccolina mi chiede: "Ma tu come ti chiami? La mamma non vuole che parliamo con gli sconosciuti quindi prima ci devi conoscere". Che tesorino... 

T/n: "Hai proprio ragione, scusami piccola. Mi chiamo T/n. E voi due?"

Bambino: "Io mi chiamo Tommy e lei è la mia sorellina Mary"

T/n: "Bene, Tommy e Mary adesso andiamo!"

I due bimbi mi seguono nel condotto e tornando indietro vedo la testa del capitano che sbuca dalla grata dalla quale ero entrata. Ma quanto è carino, si stava davvero preoccupando per me? Sento Erwin dire alle sue spalle "Levi smettila di guardare, la ragazza è in gamba, tornerà presto stai tranquillo".

Levi: "Lo so che è in gamba, ma non sappiamo che aspetto abbiano quei mostri o se possano assumere forma umana, magari ha visto qualcosa e invece era uno di quei cosi trasformato. Chissà dove si è cacciata quella dannata moccio..."

T/n: "Eccomi!"

Mentre il capitano finisce di parlare sbuco dalla grata e gli faccio prendere un colpo. Rido al vederlo saltare per aria e lui mi guarda con disappunto, ma giurerei di aver visto sul suo viso per un attimo un'espressione di sollievo al vedermi. Subito dietro di me, non appena esco, escono anche i due piccolini.

T/n: "Capitano questi sono Tommy e Mary, ieri sera i dormitori sono stati attaccati ma loro due sono molto bravi e coraggiosi e sono riusciti a scappare" dico accarezzando i capelli ai due bambini, i quali si ritraggono dietro le mie gambe.

T/n: "E ora che succede? Questi sono i miei amici di cui vi parlavo prima"

Tommy: "Lo so ma il tuo amico ha la faccia cattiva, mi fa paura"

Mentre Levi sussurra il suo classico "Tch" sento gli altri ridacchiare alle sue spalle e viene da sorridere anche a me. Mi accovaccio accanto a Tommy e gli dico a bassa voce:

"Quello lì è il mio capitano, è un soldato fortissimo sapete? Riesce a sconfiggere qualsiasi mostro al mondo in pochissimo tempo. Ha la faccia sempre arrabbiata, è vero, ma vi assicuro che sotto sotto è molto buono. In fondo è mio amico, se io sono buona lui non può mica essere cattivo, no?" Così dicendo rivolgo lo sguardo al capitano e non posso fare a meno di sorridergli dolcemente, lui mi guarda e mi sembra che un lieve sorriso sia apparso anche sulle sue labbra. Mi avrà sentito?

Patty, che da questa missione in poi ci accompagnerà sempre (purtroppo) inizia a blaterare cose del tipo: non possiamo tenerli con noi, non abbiamo cibo a sufficienza per tutti, se hanno detto che i mostri hanno attaccato dobbiamo essere pronti a difenderci e non possiamo stare a pensare a loro che sono indifesi, è meglio se restano nel condotto, bla, bla, bla...

All'inizio la ignoravo e basta, pensavo che nessuno le avrebbe dato retta, ma quando sento che Angel inizia a darle ragione vado su tutte le furie.

T/n: "Come diavolo fate a pensare di abbandonarli qui da soli? Siamo qui per aiutare chi è stato attaccato e loro probabilmente sono gli unici due che sono riusciti a sopravvivere alla scorsa notte. Cosa siamo venuti a fare se pensiamo solo a noi stessi e lasciamo indietro chi ne ha bisogno? Da Patty me lo aspettavo, ma tu Angel (dico afferrandolo per il colletto del gilet che indossa abitualmente, anche se è più alto di me) perché ti saresti arruolato se non hai nemmeno il coraggio di proteggere due innocenti come loro?"

Sono terrorizzata dall'idea che anche gli altri la pensino come loro: ho promesso ai bambini che li avremmo salvati e se ora si tirassero indietro? O peggio, se il capitano o il comandante dessero proprio l'ordine di lasciarli qui io cosa dovrei fare? Non conosco molto bene il comandante Erwin, quindi l'unico tentativo che posso fare è con Levi. Mi avvicino a lui per parlargli faccia a faccia:

T/n: "Capitano, la prego. Conosco il suo passato: io e lei sappiamo cosa significhi essere bambini soli al mondo, impauriti e senza speranza. Lei è l'unico oltre me che ci è passato e sa cosa si provi ad aver bisogno di qualcuno che si prenda cura di te, ad aver perso la propria famiglia senza poter far nulla se non stare a guardare. La prego con tutto il cuore, li faccia restare con noi, mi prenderò io la responsabilità se necessario".

Il capitano mi rivolge uno sguardo triste dal momento in cui gli parlo della sua, anzi della nostra, infanzia. Con la sua solita espressione seria mista a questa malinconia, mi poggia una mano sulla spalla e mi dice...


ANGOLO AUTORE

Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione, ma ci tenevo comunque a pubblicare oggi anche se sono le 3 di notte ahahahahah. Questa missione proseguirà anche nel prossimo capitolo perché è piuttosto lunga, quindi la devo spezzare. A presto per il prossimo capitolo e buonanotte XD

Unstoppable (Levi x Reader)Where stories live. Discover now