Capitolo 3

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Siamo ormai a metà mattina e ci invitano a visitare le nostre stanze: sono stanze doppie quindi io sarò con Sarah, Hanji con Moblit e Dragon con Angel. Non appena entriamo nella stanza poso i miei bagagli e noto che sono già pronte le nostre divise nell'armadio: abbiamo un completo per lo sport composto da pantaloncini neri e canottiera nera, due completi leggeri e due completi pesanti da indossare tutti i giorni, i primi sempre con pantaloncini neri ma con sopra una maglietta nera a maniche corte e i secondi con dei pantaloni neri morbidi, maglietta nera e felpa nera. Mi piace vestirmi di nero, quindi ne sono più che felice. Dopo aver notato gli abiti mi siedo su una sedia e inizio a leggere il fascicolo, Sarah fa lo stesso. Una volta terminato, noto che mi guarda in modo strano, come se volesse chiedermi mille cose ma non ha il coraggio di farlo. Le vengo incontro: "Mi dispiace, forse avrei dovuto dirtelo prima che lo leggessi così. Se hai da dire qualcosa dimmi pure, non mi offenderò: so bene che il mio non era un lavoro rispettabile quindi non pretendo affatto di ricevere comprensione". Lei scuote la testa e risponde in fretta: "No non volevo criticarti, è che mi dispiace molto che tu abbia avuto una vita così difficile: vivere tutta la vita in orfanotrofio per poi essere messa davanti a una scelta tanto dura... mi dispiace moltissimo per te. E dire che non avrei mai detto che hai sofferto tanto dal tuo sguardo allegro e dal tuo sorriso, devi essere davvero molto forte". Sono molto sorpresa dalla sua reazione ma mi sento sollevata: anche se tutti gli altri dovessero avere una brutta opinione di me, almeno so che adesso ho una amica dalla mia parte e non sarò da sola. Le rivolgo un sorriso e la ringrazio di cuore.

Inizio a starnutire a raffica: mi rendo conto solo ora che la camera non è affatto pulita come vorrei ed è piena di polvere, alla quale sono terribilmente allergica. Esco un attimo e vado a chiedere un aspirapolvere e degli stracci, torno dentro e inizio a pulire dappertutto: mensole, armadio, bagno, tavolo, sedie, per terra, ovunque! Poi mi abbasso e guardo sotto il letto: orrore! È strapieno di polvere. Essendo molto basso, inclino il letto di lato e inizio a pulire lì sotto. Proprio mentre sono lì incastrata e rossa come un pomodoro per la fatica, spettinata e tutta arruffata, bussano alla porta e Sarah apre immediatamente, non dandomi il tempo nemmeno di tirarmi su. E ovviamente chi poteva essere? I due manzi che avevamo visto poco prima alla presentazione: il biondo che piace alla mia amica e il nanetto che piace a me! Quale modo migliore per far colpo su un figo astronomico che farsi trovare semi-morta per terra, tutta in disordine, rossa in faccia e con mille stracci intorno? Mi alzo in fretta e cerco di darmi una rapida sistemata come meglio posso, per poi correre davanti alla porta e rivolgere ai due il saluto militare. Il moretto mi guarda con una faccia apatica tendente all'omicida, i suoi occhi gelidi mi fanno rabbrividire: non so se per il terrore che quello sguardo mi incute o se perché trovo quegli occhi blu e freddi tremendamente sexy. Nonostante la pelle d'oca, infatti, inizio a sentire una strana vampata di calore e mi sento arrossire molto più di quanto già non fossi prima. Sposta lo sguardo da me al tavolo che gli è accanto e passa la mano sotto il bordo, per poi osservarla. Una volta notato che è perfettamente pulito, mi guarda con uno strano stupore, ma non dice ancora nulla. A parlare è il biondo: "Buongiorno ragazze, prego state comode, non è necessario che vi mettiate sull'attenti. Per la nostra squadra non vogliamo il saluto militare, piuttosto mettete la mano destra chiusa a pugno sul vostro cuore e la sinistra dietro la schiena. Io sono il vostro comandante, Erwin Smith, e questo è il vostro capitano, Levi Ackerman. Siamo degli eldiani, come i vostri compagni Hanji e Moblit, infatti ci conosciamo bene, ma tranquille, non faremo favoreggiamenti. Quali sono i vostri nomi?" Sarah fa immediatamente il saluto come richiesto dal comandante e si presenta, dopo di lei anche io faccio lo stesso: "t/n Lawliet, signore". Le sue foltissime sopracciglia bionde si incurvano in uno sguardo interrogativo: "Lawliet hai detto? Levi questo non è il cognome del nostro stratega?". Il moretto che finora era stato in silenzio e con le braccia conserte finalmente apre bocca per parlare, rivelando una suadente voce profonda e leggermente roca: "Si, il nostro stratega si chiama Lawliet, dì un po' mocciosa: siete forse sposati?". "Sposati?! No, affatto! È mio fratello, ma non sapevo che lui fosse il nostro stratega" rispondo. Levi riprende: "Fratelli voi due? Non prendermi in giro, non vi somigliate nemmeno per sbaglio. Lui ha tratti orientali, tu per niente. Inoltre, i vostri lineamenti sono totalmente diversi". "Sono stata abbandonata in fasce capitano, sono sua sorella adottiva e quindi ho preso il suo cognome, non avendo mai conosciuto quale fosse il mio". Il suo sguardo impassibile non cambia affatto, nonostante mi sarei aspettata che dicesse qualcosa. Prende allora la parola Erwin: "Bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni ci tenevo a dirvi un paio di cose. Prima tra tutte, io e il capitano non vogliamo che ci diate del lei, dateci del tu. Vogliamo avere un rapporto stretto con la nostra squadra per ottimizzare al massimo la collaborazione. Inoltre, domani abbiamo programmato una sorta di test perché ci piacerebbe vedervi all'opera, quindi godetevi il riposo di oggi perché domani inizierete a faticare sul serio. Ultima cosa, complimenti per la pulizia della camera, t/n! Il capitano Levi ha severamente sgridato tutti gli altri e questa è la prima volta che non trova nulla da ridire tanto hai tirato a lucido ogni cosa. Detto questo, buona giornata ragazze, ci vediamo a cena. Ah, dimenticavo: questi sono i fascicoli personali mio e del capitano, non abbiamo ancora letto i vostri ma lo faremo entro oggi, voi intanto leggete i nostri." Ringraziamo i due, li salutiamo alla loro maniera e se ne vanno. Io e Sarah ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere: che culo! Come ufficiali ci sono capitati i più boni! Sarà estremamente piacevole il soggiorno qui, ne sono più che sicura.

Mi metto a leggere il fascicolo di Erwin, lasciando per ultimo quello di Levi che ovviamente non vedo l'ora di leggere. Non appena lo leggo però mi rattristo: quell'uomo ne ha passate veramente di tutti i colori e mi dispiace veramente tanto per lui, ora capisco il perché di quello sguardo vuoto e privo di emozioni. Mi sento stranamente vicina a quel ragazzo adesso: entrambi non abbiamo una famiglia e abbiamo vissuto nella criminalità per sopravvivere. Non vedo l'ora di conoscerlo meglio e allenarmi con lui visto che a quanto pare viene chiamato "il soldato più forte dell'umanità", wow che onore!

ANGOLO AUTORE

Eccolo finalmente, il nostro Levi! Per quei pochi che non lo sapessero (credo nessuno ma ok) Levi ed Erwin sono personaggi di Attack on Titan. Scusate se i primi capitoli sono un po' lenti ma mi servono per presentare il nostro personaggio e tutti i compagni, ma dopo succederanno molte più cose lo prometto.

A presto!

Unstoppable (Levi x Reader)Where stories live. Discover now