16. Vecchie usanze

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«va bene ascoltatemi, non sono ancora certo degli effetti dell'incantesimo... é più potente é vero, ma non sappiamo se é sufficiente, quindi bisogna essere cauti.. direi di- ehi! Non ho finito!» imprecò Tokoyami quando la polvere lo travolse e, sotto le risate di Bakugo, il drago si alzò in volo
«si si lo ripeti da due giorni!» urlò Katsuki ormai da lontano e lo stregone non potè che portarsi una mano sul volto mentre i due volavano via dalla casa celata dagli alberi del bosco dei sussurri, sparendo ben presto tra i fitti rami e lasciandosi alle spalle solo un potente ruggito di drago.

Fumikage si limitò a lanciare uno sguardo a Dark Shadow, rimasto al suo fianco e intento a fissarlo con sguardo curioso, i suoi occhi gialli luminescenti risaltavano più del solito in quella giornata buia oscurata da una fitta coltre di nubi, a tal punto che il suo corpo nero sembrava sparire in netto contrasto con quelle gemme.

«non li seguirò! Che vadano dove vogliono! - imprecò - maledetto Takami! Maledizione a lui e alle sue frasi criptiche! - borbottò tornando in casa seguito dall'inseparabile ombra - "é il momento Tokoyami! La storia si riscrive e toccherà a te aiutarli" - imitò il suo insegnante con voce esasperata - certamente! Fare da balia a due irresponsabili! Un grande destino ti spetta mia amata Idreria - sbuffò, la porta che si chiudeva alle sue spalle, mentre apriva il suo libro di pozioni gettando distrattamente dei fiori secchi in un recipiente pieno di liquido grigio ribollente - non guardarmi così, che gli serva da lezione se si cacciano nei guai» concluse rivolto verso Dark Shadow che, sollevando le spalle, riprese a sistemare il disordinato tavolo degli incantesimi.

Effettivamente dopo due giorni la situazione sembrava essere tornata normale, Katsuki si era ripreso senza problemi benché mostrasse una strana riluttanza nel parlare di ciò che aveva visto, così come il turbamento nei suoi occhi quando anche solo si accennava ad una strategia contro il nemico. Kirishima e Tokoyami sapevano che ciò che avesse affrontato non fosse stato facile e avevano deciso di dargli tempo, tempo per riflettere, per affrontare i problemi e le paure, soprattutto lo stregone sapeva quanto fosse estenuante quella connessione mentale che aveva trascinato Bakugo nei meandri di Ignira, quanto dilaniasse la mente, offuscasse i pensieri, esaurisse le forze, prosciugandole dall'interno in una lenta agonia e si meravigliava anzi che il biondo fosse ancora in grado di mostrarsi forte e persino sereno. Quella magia mentale in passato aveva portato innumerevoli uomini alla pazzia, ma la tenacia del ragazzo era senza dubbio notevole.

Katsuki effettivamente riusciva ad essere tranquillo, ma solo allontanando in un angolo remoto della sua mente tutto ciò che aveva vissuto, come se non fosse mai accaduto, perché ogni qual volta che sentiva parlare del regno dell'ovest le opprimenti sensazioni che lo avevano travolto tornavano a prendere possesso del suo corpo.

Solo in quel momento, colpito dal vento gelido in alta quota e accompagnato dal ritmico sbattere d'ali del drago non pensava a nulla, riassaporava quel breve senso di libertà che aveva provato quei due giorni prima e si sentiva finalmente spoglio di quel peso opprimente.

«allora... dove andiamo? - domandò e quando il drago scosse la schiena dovette stringere le dita sul cuoio della sella sentendosi scivolare sulla superficie liscia e provando inavvertitamente la sensazione di cadere - ei non fare scherzi» borbottò ricordandosi improvvisamente degli innumerevoli rischi che comportava ogni volo.

Si erano ormai allontanati dal bosco e la pianura sotto di loro ora come ora appariva scura e buia, la luce del sole era stata soffocata dalle minacciose nuvole di pioggia, ma questo non sembrava turbare nessuno dei due.

«mh - lo sguardo di Katsuki si volse verso l'alto con fare pensieroso - potremmo avvicinarci alla Catena Innevata... le sue vette sono così alte da superare le nuvole.. pensa se-» si interruppe quando il drago ringhiò e un 'no' categorico sembrò raggiungergli la mente accompagnato da sensazioni di gelido e disagio
«va bene, va bene, non ti piace il freddo - alzò le mani in segno di resa sistemandosi poi il mantello sulle spalle e appoggiandosi infine sulle braccia portate indietro - immagino che voleremo e basta, faremo un giro e torneremo da Tokoyami come ci é stato detto» sbuffò annoiato e il drago espirò soddisfatto

The legend of dragons || KiribakuWhere stories live. Discover now