31. In fuga... di nuovo

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La mente di Katsuki era stata colpita dalla realtà in maniera talmente brusca che, improvvisamente, le informazioni da elaborare erano troppe. I suoi occhi non riuscivano a rimanere fissi su Fergus, i suoi pensieri si alternavano così rapidamente nella sua testa, da impedirgli di prestare la massima attenzione al suo obiettivo.

Eijiro, è ferito?

Il drago, dove si nasconde?

Le rovine, posso reggere uno scontro?

Fergus, cosa farà adesso?

Il suo viso scattò appena verso destra, quel tanto che bastava per vedere Kirishima con la coda dell'occhio.
Il ragazzo si stava rialzando lentamente, una mano ancora sulla gola che avrebbe portato i segni del loro inutile combattimento, ma uno sguardo traboccante di rabbia fisso sul loro nemico.

Bakugo mosse ancora una volta la testa, questa volta in direzione del drago che lentamente si spostava nel buio della sala, come un'ombra strisciante pronta ad attaccare. La sua attenzione rimase su di lui per poco tempo però, i suoi occhi furono presto su Fergus che lentamente muoveva i suoi passi indietro, avvicinandosi alla bestia alle sue spalle.

«abbiamo finito con l'inutile spettacolino?» la voce di Kirishima era tirata, ma riuscì comunque a trasparire quella rabbia evidente mentre si rivolgeva a Bakugo; quest'ultimo deglutì serrando le labbra, sentendo l'altro avvicinarsi alle sue spalle.
«ti prego, dimmi che hai un piano» sospirò il biondo esasperato, fissando Fergus in allerta.

Il loro nemico non accennava ad alcuna minaccia, li stava semplicemente studiando in attesa. Il muso del suo drago si era fatto spazio oltre l'oscurità e adesso quelle squame nere rilucevano sotto il bagliore rossastro del mattino che penetrava dall'esterno. I suoi occhi erano come rubini e fissavano entrambi i ragazzi in attesa di ordini, ordini che il suo cavaliere non sembrava intenzionato a dare.

«diciamo di sì» rispose Kirishima affiancandolo.

Bakugo si guardò intorno, la sala era grande, ma non abbastanza da poter reggere uno scontro di una tale portata, poteva quindi intuire per quale motivo il loro nemico fosse restio ad attaccare per primo.

Katsuki sospirò ancora una volta.

«che vorrebbe dire "diciamo"?!»
«dopo aver cercato di uccidermi, il minimo che tu possa fare è fidarti di me» borbottò Eijiro e il biondo alzò gli occhi al cielo.
«dobbiamo discutere di questo proprio ora?!»

Davanti a loro Fergus aprì le dita della mano destra e lentamente un'ombra scivolò dal suo palmo, sempre meno evanescente questa acquistò forma, plasmando nella sua presa una lama nera come la sua armatura.

«quando dovremmo discuterne secondo te?» sibilò Kirishima, ma Bakugo adesso stava indietreggiando di alcuni passi e trascinando con sé l'altro, mentre fissava in allerta quell'arma.
«il piano?!» chiese impaziente ignorando le sue parole, ed Eijiro alzò gli occhi al cielo.
«buttati da quella finestra» indicò la vetrata frantumata alle spalle del trono e quando il biondo si voltò nella direzione da lui indicata spalancò gli occhi.
«mi prendi in giro?»

Fergus fece un passo in avanti, Kirishima lo fissò con urgenza ignorando le proteste dell'altro ragazzo. Il braccio destro del loro nemico si sollevò e in un istante, la lama che teneva in mano sfrecciò nella sala. Il sibilo del metallo fece scattare Eijiro e quest'ultimo si mosse in avanti spingendo con violenza Katsuki in avanti.

La lama li mancò, il drago di Fergus ringhiò e si spinse anche lui in avanti cercando di braccare i due ragazzi che, adesso, salivano la scalinata verso il trono con urgenza; i suoi artigli scivolavano sul marmo, impedendogli di muoversi rapidamente e questo bastò a dare quel vantaggio necessario a Kirishima.

Il muso dell'animale si allungò in avanti mentre con difficoltà percorreva la gradinata, i suoi denti cercarono, in un tentativo disperato, di afferrare uno dei due, ma il rosso spinse entrambi giù da quella vetrata che un tempo avrebbe dovuto rappresentare la ricchezza e la prosperità dell'ormai distrutto regno di Ignira.

Mentre si sentiva cadere giù, inevitabilmente gli occhi di Bakugo si chiusero per sfuggire alla cenere che appesantiva l'aria di quella regione. Sperò per brevi, brevissimi istanti di esser tornato a quel giorno in cui, per via di quello stupido scherzo del suo drago, rischiava di precipitare nel Golfo del Confine, ma quando le sue palpebre si aprirono, con difficoltà vide solamente quella landa nera desolata e quel cielo rosso sangue che gli provocarono una fitta al petto.

Kirishima incrociò le braccia al petto, le squame ricoprirono velocemente i suoi avambracci e quando le ali si spalancarono alle sue spalle, aprì le braccia mutando forma in un attimo, con una tale maestria da sorprendere il biondo.

Katsuki cercò di rallentare la sua caduta aprendo le braccia e rivolgendo il petto verso il suolo, il drago gli venne incontro e scendendo in picchiata sotto di lui, gli diede la possibilità di salire in groppa.

Eijiro battè le ali, riprese quota sfiorando con le zampe posteriori il terreno mentre si sollevava in aria.

Dalla vetrata alle loro spalle un ruggito minaccioso fece tremare le rovine del palazzo, ma Bakugo non si voltò, fissando dritto davanti a sé le deserte lande di quella regione abbandonata, solcata da fiumi di lava incandescente e illuminata dai soli vulcani che ne definivano il territorio.

Sapevano entrambi che il nemico li avrebbe seguiti, d'altronde non stavano certo fuggendo; uno scontro dentro quel palazzo avrebbe causato solamente una catastrofe tale da ucciderli, ma ora come ora la meta rimaneva ignota al biondo.

«posso sapere il resto del tuo piano geniale ora?» chiese risentito ed Eijiro emise un gutturale suono annoiato.

Confine della pace

Quel pensiero si formò nitidamente nella mente di Katsuki, non era frutto delle sue riflessioni, semplicemente le parole apparvero, come se stesse leggendo qualcosa e ciò lo lasciò estremamente sorpreso. Mai prima d'ora era riuscito a comprendere così chiaramente l'altro mentre era in quella forma animale, riusciva solamente a leggere le sue emozioni, ma adesso aveva una sensazione totalmente diversa. Era come se una parete invisibile fosse stata abbattuta e quella vaga sensazione di oscurità nel loro legame fosse totalmente sparita.

«cosa pensi di fare al Confine?!» chiese invece, stabilendo che fosse meglio riservare quella conversazione a tempi di pace.

Sempre se fossero sopravvissuti.

Chiuderemo le porte

«certamente, immagino abbia portato con te un manuale su come chiudere le porte antiche» borbottò irritato il biondo caricando di sarcasmo la sua affermazione.

Inevitabilmente il drago alzò gli occhi al cielo continuando a volare e mantenendo il ritmo quanto più veloce possibile.

Abbiamo alleati

Bakugo rimase in silenzio per brevi attimi

«...ne sei certo?» domandò poco convinto e il legame che li connetteva rimase silente per secondi interminabili.

...è una sensazione

Katsuki sospirò guardando davanti a sé l'interminabile distesa di sabbia nera.

«immagino che... siamo abbastanza disperati da poterci affidare alle sensazioni» borbottò

Non pensavo servissero così tanti capitoli di transizione, non volevo dilungarmi tanto.

Manca veramente poco alla fine della storia posso però dire con certezza.

Come al solito mi scuso sia per la lunga attesa che per eventuali errori, ho sempre paura a scrivere capitoli con azione e combattimenti quindi, inevitabilmente, procrastino.

Ma finalmente ce l'ho fatta
Spero di aggiornare presto ❤️

The legend of dragons || KiribakuOù les histoires vivent. Découvrez maintenant