35. Soluzioni inaspettate

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Mi faccio perdonare per il ritardo con questo capitolo decisamente più lungo del solito, ma che avvia la storia verso il suo termine❤️

Ci fu un silenzio sospeso che fece quasi raggelare il sangue.

Attimi di attesa, che si susseguirono come secondi di tregua da quella battaglia dalla sorte incerta. I piatti della bilancia oscillavano senza equilibrio, ma ora come ora non sembravano esserci né vincitori e né vinti.

Katsuki si era reso conto solo in quegli istanti di aver trattenuto il fiato, sin da quando i suoi occhi avevano visto la lama cadere su Eijiro il suo corpo era rimasto immobile, il suo cuore aveva perso un battito e il suo cervello aveva impiegato troppo tempo ad elaborare il susseguirsi di eventi a causa della sensazione di torpore che lo indeboliva.

Eijiro abbandonò il suo capo per terra sospirando, i suoi respiri soffocati erano stati i soli a spezzare quell'improvviso silenzio agghiacciante. Sentiva il sangue asciugarsi sul mento, scivolargli dalle labbra, mischiandosi con polvere e sudore; la sua mano si era trascinata fino alla ferita sul torace, il liquido cremisi ora gli sporcava le dita, ma sembrò non fare caso al dolore tanta era l'adrenalina che aveva in corpo.

«come osi...» sibilò Fergus rialzandosi in piedi, le sue gambe si trascinarono sul pietrisco, la sua armatura al contatto emise un rumore inquietante, mentre come uno spettro, impossibile da uccidere, si alzava ancora una volta in piedi.
«ti sei spinto troppo oltre Fergus» la voce della donna era gelida, tagliente mentre conteneva quella rabbia che aveva covato per anni.
«non spetta a te prendere decisioni, conosci il tuo posto» l'uomo impugnò un'altra spada di ombre, questa si plasmò nelle sue mani con una tale facilità da far tremare Bakugo.

Quei violenti combattimento non sembravano averlo stancato, ogni istante che passava e che le porte restavano aperte, diventava sempre più potente.

«non ti lascerò uccidere l'ultimo membro del mio popolo» sibilò e le mani lungo i suoi fianchi si serrarono con forza.

Eijiro notò solo in quel momento di quanto la sua pelle fosse pallida e rabbrividì quando non potè fare a meno di pensare che fosse bianca come quella di un cadavere. Chissà se anche Fergus, sotto l'armatura avesse l'aspetto di un non morto o fosse solamente ombre, uno spettro senza forma destinato ad errare nelle desolate lande di Ignira.

«non sono stato-»
«sì invece! - la donna alzò la voce, ma il suo tono tremò traboccante di dolore - ci hai condannati! Tutti noi! Hai distrutto il tuo popolo ed il mio... - la sua affermazione fu seguita dal silenzio - sono stanca - sussurrò senza forze - voglio riposare»

Le dita di Fergus strinsero l'elsa della lama con forza.

«e sia» ringhiò scagliandosi contro di lei, la spada sferzò l'aria per colpirla con un violento fendente, ma la donna reagì in fretta e i suoi artigli fermarono il colpo con un violento stridio.

Allontanò Fergus con una violenta spinta e, mentre il suo avversario barcollava indietro, si rivolse ad Eijiro lanciandogli solamente uno sguardo di sfuggita.

«perché le tue ferite non guariscono?»
«sono... - mugolò mentre si metteva su un fianco cercando di muoversi - profonde» sibilò infine.
«non so per quanto potrò tenerlo impegnato» le sue mani pallide assunsero sfumature grigiastre, gli artigli neri si fecero più appuntiti e lentamente le squame iniziarono a salirgli lungo la pelle tingendola di nero.

Eijiro si voltò cercando Katsuki e quando finalmente i loro occhi si incontrarono quest'ultimo stava già arrancando verso di lui. Si gettò al suolo cadendo il ginocchio e reggendosi sulle braccia, prima che le sua mani corressero una sul viso di Kirishima e l'altra sulla ferita sanguinante.

The legend of dragons || KiribakuTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang