28. L'esercito

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Per quanto estenuante, il volo verso il Confine della pace durò solamente una notte. Nonostante le precedenti ferite e i muscoli stanchi, il corpo di Eijiro sembrava totalmente estraneo al dolore, carico di quella adrenalina che gli aveva dato la possibilità di superare le Alte Torri poche ore prima dell'alba. Le torri in questione, distavano poche miglia dalle porte del Confine; Kirishima, osservando la mappa di Katsuki, aveva supposto fosse un villaggio, ma si trattava invece di due alte costruzioni in pietra che sorgevano imponenti sulla pianura ora come ora desolata, costeggiate solamente dalle basse colline di Emynbyth.
Sicuramente torri di vedetta impiegate per mettere in guardia gli eserciti da possibili attacchi nemici, ma Eijiro si sorprese di scoprire che non ci fosse nessuno di guardia; le costruzioni mostravano i segni dello scorrere del tempo, circondate da un terreno morto e arido che accentuava ancor di più quel senso di abbandono.

Dov'erano i soldati? Perché non c'era alcun esercito?

C'era un silenzio irreale a Leurann, non il verso di un solo animale, nessuna creatura che attraversava i cieli o quelle lande desolate che, ormai nei pressi del Confine, si facevano sempre più povere e aride. L'erba, prima gialla e secca, appariva adesso così scura da sembrare quasi bruciata, creando uno scenario lugubre totalmente estraneo alle verdi pianure della regione.

Quando il volo di Kirishima si arrestò, i primi raggi del sole avevano illuminato il cielo da nord colorandolo di tenui toni aranciati in netto contrasto con il grigiore delle nubi in quella zona.
Era giunto nei pressi nel bosco che fiancheggiava la valle quando si sentì circondato da grida indistinte, ruggiti, versi gutturali, risate acute e inquietanti e non poté che guardarsi intorno, tra quegli alberi secchi, privati a tal punto della loro linfa da apparire neri ed esili, mentre, mossi dal vento, i loro rami apparivano quasi come mani nodose che inquiete si agitavano al suono di quelle urla.

Kirishima esalò un respiro tremante, cercando di capire da dove provenisse quel gran frastuono; si mosse tra gli alberi, incespicando tra le spesse radici e le rocce. Poteva vedere oltre il bosco le alte vette della Catena Innevata e man mano che si faceva avanti iniziava a scorgere anche qualcos'altro. Una piccola luce, poi due e ancora tre, quattro... troppe per contarle, migliaia di torce costellavano la valle tra il bosco e le montagne ed ecco che Eijiro se lo ritrovò davanti.

L'esercito di Fergus

Impossibile contarli, centinaia di migliaia erano le creature radunate in quella valle che si estendeva lungo il confine tra Leurann ed Aethendor, tra queste streghe, stregoni, orchi, animali mai visti che forse finora avevano vissuto la loro vita nascosti nelle tenebre di Idreria per proteggersi, c'erano persino le ninfe e gli spiriti dei boschi, creature pacifiche e amorevoli.

Cosa stava succedendo? Era tutta una follia

Kirishima ora come ora si trovava in fondo a quella grande folla e ciò gli diede la possibilità di nascondersi, per quanto possibile, tra le rocce scoscese che conducevano a valle. Mai come quel momento in vita sua era mai stato cosi vicino al Confine della Pace; per quanto la sua immaginazione avesse cercato in quei giorni di crearne un'immagine verosimile, le porte gli apparvero mastodontiche. Scavate nella roccia delle Montagne Innevate, un'insenatura irregolare dalla forma similmente rettangolare, ospitava i due enormi battenti. Le porte erano in pietra, una superficie chiara e levigata che non poteva che esaltare sulla roccia scura delle montagne; riportavano incise sulla loro superficie episodi di battaglia, ma Eijiro era troppo angosciato dall'esercito sull'attenti davanti il confine per osservare attentamente tutti quei motivi. Notò solamente che quel portale era aperto, uno spiraglio, che per quanto sembrasse insignificante, dava la possibilità al ragazzo di percepire tutta l'energia che la terra di Ignira stava risucchiando.

Un grido furioso si levò dall'esercito facendogli accapponare la pelle, prima che una voce prorompesse

«finalmente l'ora é giunta! L'era degli umani é finita!» un urlo di guerra si sollevò tra l'esercito

The legend of dragons || KiribakuWhere stories live. Discover now