17. Preparativi

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La pianura di Leurann era ancora animata dal fragore dei tuoni, una tempesta incombeva sul regno, nuvole nere e lampi riempivano il cielo e una fresca brezza soffiava sul terreno facendosi spazio tra gli alberi spogli e il terreno arido. Gli occhi di Eijiro avevano indugiato per un po' verso l'alto, incerto che fosse sicuro volare nel bel mezzo di una tempesta, eppure né lui né Katsuki sembravano intenzionati a tornare indietro, seduti sul terreno fangoso l'uno di fianco all'altro, mentre assorti osservavano le acque prosciugate del lago. Lo stelo del fiore piantato al suolo veniva scosso dal vento, i suoi petali si agitavano e più volte il rosso si domandò se fosse sul punto di spezzarsi, di volare via, piegandosi a quel soffio violento; di certo non sarebbe stato un buon auspicio, ma cosa infondo lo era stato? L'universo sembrava essersi rivolto contro di loro.

Sospirò e portò la sua attenzione verso Bakugo, in quel momento sembrava completamente assorto nei suoi pensieri mentre fissava il vuoto e Kirishima quasi apprezzò quegli istanti di tranquillità, soprattutto visto il carattere irrequieto dell'altro. Nervoso, sempre teso, irascibile (soprattutto)... cosa ci trovava in lui? Perché?

Espirò pesantemente

Sapeva benissimo perché, quel maledetto ragazzo gli aveva salvato la vita più e più volte, lo aveva protetto, si era fidato di lui nonostante non volesse darlo a vedere e... lo aveva pure baciato, non l'avesse mai fatto! Era senz'altro colpa sua se adesso Eijiro non riusciva a non pensare a lui, se era sempre assorto nei suoi pensieri... per non parlare di quella stupida tradizione che aveva deciso di raccontargli! Non sapevano quando e come il loro nemico avrebbe attaccato, non avevano una minima esperienza né tanto meno competenza nel combattere e anziché prepararsi per quella guerra si perdevano in cose del genere.

Quella realizzazione lo fece sentire incredibilmente egoista, chissà quante vite dipendevano da loro, quante persone fossero in pericolo... davvero una grande garanzia sapere che le loro uniche possibilità di salvezza fossero in quel momento sedute su un terreno sudicio a non fare assolutamente nulla!

Fu sul punto di parlare quando improvvisamente Katsuki si girò verso di lui e sembrò precederlo.

«chi é Riot?»

La sua domanda fu brusca, sembrava averci pensato su molto prima di chiederlo e i suoi occhi cercavano di apparire tranquilli. Se Kirishima non fosse stato in grado di percepire il suo reale stato d'animo, quella sarebbe parsa come una semplice frase per fare conversazione. Non rispose, le sue gambe, prima piegate al petto, si stesero rabbrividendo al contatto con il fango, abbassò lo sguardo, ma rimase in silenzio.

Un fulmine sferzò l'aria e un forte tuono si propagò facendo sobbalzare entrambi.

Bakugo sospirò sollevando lo sguardo verso il cielo e chiuse gli occhi quando le prime gocce di pioggia iniziarono a scivolargli sul viso, sbattè poi le palpebre per brevi istanti e si girò verso Kirishima.

«forse dovremmo tornare» affermò poi ed Eijiro scosse il capo
«non so volare durante una tempesta - disse solo e Katsuki sogghignò - ...cosa c'è?» chiese incuriosito dalla sua espressione
«la povera lucertola ha paura di un po' d'acqua?» lo prese in giro e lui si lasciò scappare una risatina alzando gli occhi al cielo
«sta zitto» lo liquidò scuotendo il capo

Sapeva che la battuta di Bakugo voleva semplicemente allontanare la tensione e ora come ora si sentiva più rilassato lasciando che i pensieri di poco prima scivolassero via dalla sua mente

Un altro tuono ruppe il silenzio, la pioggia si faceva man mano sempre più fitta, lo scrosciare sull'erba insistente mentre un piacevole odore di terra bagnata iniziava a propagarsi nell'aria.

Eijiro trasse un respiro, i suoi capelli bagnati gli si erano attaccati al collo e i vestiti fradici e freddi gli aderivano alla pelle.

«la tempesta non si fermerà per un po', ci conviene trovare un riparo» asserì Katsuki alzandosi in piedi.

The legend of dragons || KiribakuKde žijí příběhy. Začni objevovat