Era il compleanno di Serena ed Elisabetta e decidemmo di fare una piccola festicciola.
Ci arrivò il minimo indispensabile per attaccare dei palloncini e fare due tiramisù.
"Allora,voi gonfiate i palloncini mentre io e Nicol facciamo il tiramisù" dissi ai ragazzi che erano in giardino"
"Per fare cosa?"
"Ma avete una mancanza di fosforo? è il compleanno di Elisabetta e Serena!" Risposi ad albe che subito si alzò per aiutarci.
Mentre rea iniziò a riempire dei piattini con delle patatine inziai a fare il caffè.
"Odio il caffè" Sbuffai.
"A me piace" esclamò Alex avvicinandosi.
"Non inziare,devo essere concentrata per fare il dolce"
"E chi ti disturba?mi metto vicino a te e ti guardo cucinare"
"Va' dagli altri a gonfiare i palloncini"
Alex sbuffò ma dopo un lungo sguardo si alzò e andò dai ragazzi.
Iniziai con la ricetta e feci montare a Luca gli albumi in una ciotola mentre io in un altra ciotola pulita incorporavo le uova e lo zucchero al mascarpone
Luca mi diede gli albumi montati a neve e a poco a poco li aggiungevo alla crema.
Nicol iniziò a bagnare i Savoiardi con il caffè diluito con il latte e dopodiché li mise in una teglia di alluminio.
Dopo aver fatto uno strato di savoiardi mettemmo anche la crema e stratificammo aggiungendo una spolverata di cacao amaro alla fine.
"Niente male" si congratulò Luca.
"È una cosa da niente,avrei preferito fare un pan di spagna se ci fosse stato il tempo per farlo"
"Al tuo compleanno lo faremo"
"Al mio compleanno mi preparo una torta da sola"
Luca ridacchiò e andò dai ragazzi facendomi raggiungere da Alex.
"Avete già finito?" Domandò.
"Sì, Nicol e rea hanno preparato anche la tavola..ci siamo sbrigate e mancano ancora quindici minuti"
"Stiamo insieme in questi quindici minuti?"
Lo guardai con un sopracciglio alzato e indicai tutto il casino che Luca aveva fatto per montare delle semplici uova.
"E tutto questo casino ci lo pulisce?" Domandai.
"Inutile che pulisci ora se poi dopo la cena sporcheremo di nuovo"
"Dopo cena preferisco farmi una doccia e andare direttamente a letto a darmi una buona e sana dormita"
"Sei noiosa" esclamò sorridendo.
Lo ingnorai e continuai a lavare le cose che avevamo utilizzato per fare i tiramisù.
"Vuoi una mano?" Si propose
"Ho già finito,non ti preoccupare"
Lavai l'ultimo utensile e andai sul divano.
Alex mi seguí a ruota e appoggiò la sia testa sulla mia spalla.
"Che hai?" Domandò preoccupato.
"Niente"
"Lea"
"Sono solo stressata per la sfida, passerà"
"Sai che quando vuoi, puoi parlarmi di qualunque cosa. Sai?"
E allora pensai alla cosa che gli dovevo dire quella sera.
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Atelofobia// Amici23
Short StoryL' Atelofobia è la paura di non essere mai abbastanza.. Mai abbastanza bravi, mai abbastanza all'altezza delle aspettative altrui. E brigette era convinta di questo . La vita le farà capire che il ballerino perfetto non esiste, ma lei non molla la p...
