Chapter 50

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Era la mattina di Natale e aspettavo che Umberto raggiunse l'abitazione di Grace, era stato invitato da mio padre per passare con noi il pranzo di natale.
Era una tradizione fare un immenso pranzo a casa di Elisabetta, i miei e lei si conoscevano da tantissimo tempo e una volta passammo il natale insieme, ma non era stato l'ultimo.

La tavola era stata apparecchiata in modo grazioso, Elisabetta era un'abile cuoca e sembrava cucinare per un esercito di persone e invece eravamo i soliti.

Il campanello suonò e andai di corsa ad aprire in preda dall' euforia, ma il soggetto che era dietro alla porta non era di certo il ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa.

"Leasly! Sei venuta qui da sola?" Salutai la cugina di Grace con il tenero abbraccio e mi spostai per farla passare.

"No, sono con Alex ma è vecchio dentro e per due scale ha preso l'ascensore, gli ho detto che avrebbe fatto prima a raggiungere il primo piano a piedi, ma non ha voluto sentire ragione"

Il suono dell'ascensore annunciò che il suo fidanzato era arrivato e infatti, uscì salutandomi non appena mi vide.

"Ciao Gigi, da quanto tempo. "

"Vedi? Siamo arrivati insieme.. se mi avessi ascoltato, non ti saresti stancata
Stare insieme con te è come stare con una bambina di cinque anni." Disse a Leasly che ridacchiò

"Allora lasciami... Ah, no! Non sai stare senza di me"

Chiusi la porta alle mie spalle mentre i due continuarono a salutare il resto delle persone.
Mi accomodai sul divano e la coppietta mi raggiunse per chiedermi come sta andando il mio percorso con il programma di amici.

"Allora? Cosa dice la ballerina più forte e bella?" Domandò Lea, era sempre così gentile con tutti..

"Non esageriamo adesso, va tutto bene.. è un po' stressante la situazione ma con questi giorni di pausa ritornerò più carica di prima."

"A proposito di amici.. lui dov'è?" Chiese mio padre con un calice di vino in mano.

Umberto e Luca, mio padre, aveva i legato più di quanto speravo.
Avevano parlato molto, Umberto aveva detto di come ci eravamo conosciuti e di chi mi piaceva prima, mio padre aveva esordito con un:" sono felice che mia figlia abbia sbattuto la testa e l'hai medicata tu"

Metaforicamente parlando, mio padre amava vederci insieme
Ed era una cosa impossibile per un Papà protettivo, infatti ero molto sorpresa dal tuo comportamento.

"Ma lui, chi? Ti sei fidanzata con un ragazzo amici? Un cantante, un ballerino? Chi!"

"Molto meglio, un ballerino professionista" annunciò Greta entrando nel soggiorno e proprio in quel momento il campanello suonò per la seconda volta, la mia amica aprì e dal suono della sua voce capì che Umberto era finalmente arrivato.

"Alla faccia del tuo ragazzo Gigi, teo sei scelto proprio bene.." commentò la cugina di Greta e il suo ragazzo le diede un pizzicotto sul braccio.

"Io sono qui"

"Puoi anche andartene se vuoi"

"Sei insopportabile"

"Mi ami anche per questo Alex, non temere ho un cuore infondo anch'io."

I due mi divertivano parecchio, bisticciavano ogni volta che era Natale, era una tradizione anche questa.
Eppure la loro relazione durava due anni e si amavano da morire.

"Basta voi due! A tavola, è tutto pronto" disse Elisabetta incitandoci a prende posto.

Mi accomodai fra Umberto e la mia mia migliore amica.
Elisabetta e mia Madre Eleonor andavano molto d'accordo, loro due si conoscevano ancor prima della mia nascita, avevano frequentato le medie  assieme e poi si erano perse  correndo strade diverse, ma alla fime chi ci tiene davvero.. ritorna in un modo o nell'altro.

Grace viveva in una piccola villetta lontano dal centro della città,  suo padre era un pilota di aerei e viaggiava molto per il mondo quasi tutto l'anno.
Ma loro due vivevano benissimo anche stando da sole.

La tavola era ricca di antipasti fra insaccati, formaggi con le confetture,dei rotoli con la pasta sfoglia farciti in vario tipo e molto altro ancora.
Il tempo passò velocemente, fra una chiacchiera e l'altra Umberto poggiava molto spesso la  mano sulla mia coscia e non mi dispiaceva il gesto di sentirlo più vicino di quando in verità già non lo fosse, ma eravamo con la mia famiglia e un velo di imbarazzo mi dipinse il volto.

Uscimmo in giardino per prendere una boccata di aria fresca, anche per avere una pausa fra una portata e l'altra.

"Mi piace la tua famiglia" rivelò io raga cingendo la vita con le sue forti braccia.

"Di solito sono peggio di così, non ha ancora dato alla testa il vino che ha scelto mio padre"

"verrai con me?" Domandò Umberto senza giri di parole, afferrai al volo il suo concetto e dopo una breve pausa di silenzio gli diedi la conferma della mia presenza per trascorrere la fine dell'anno con lui e la sua famiglia.

"Si, verrò con te." Annunciai con un mezzo sorriso stampato sul volto, proprio per fargli capire che era solo un piacere stare con lui.

E anche per sfuggire alla vita monotona a cui Milano mi rapiva notte e giorno.

"A mia mamma piacerai sicuramente!"

Una sensazione di ansia mi pervase, non ero ancora pronta mentalmente per affrontare quella situazione, odiavo non piacere alle persone.
Tutti dovevo ammirarmi, amarmi...
Il  giudizio delle persone era così importante per me, che a volte, ne soffrivo parecchio.

Ma non dovevo preoccuparti, tutto sarebbe andato liscio come l'olio.
Avevo Umberto al mio fianco.

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@Brigette._: fra la periferia Milanese, Buon Natale!❤️

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Visualizza tutti i 833 commenti..
@Graceofficial_: quella è la mia proprietà..
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@Brigette._: è nostra, io vivo perennemente da te

@iamholdenmusic: Nuvoletta, buon natale ☁️
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@Brigette._:  JoJo, mi manchi!🩶
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@iamholdenmusic: tu no

@bri_fandom: siete bellissimimissimi💙💙🥹
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@gaiadesmart: finalmente!
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@sofiacagnetti: aspettavo più la loro relazione che non rivedere voi..
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@marisolcastellanos: sono stupendi

@umbertusss: piccina 💙
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@Brigette._: sei qui 💙

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