Umberto 0.2

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«buon pomeriggio»

Forse avrei dovuto salutare in maniera diversa, dire un 'buonasera'
No.. un 'salve' era ancora meglio.
O era troppo formale? Avrei dovuto dire 'ciao'?
Macché, che imbarazzo!

Sorrisi alla conduttrice che ricambiò, forse le stavo simpatica
O voleva semplicemente essere gentile?
Oddio, e se le stavo antipatica perché non l'avevo salutata?

«Ciao Maria»

Ma che stupida! Avrei dovuto dire ' signora Maria ' non è mica una mia amica!

Sarei andata a casa, era davvero una brutta, bruttissima idea quella di venire.
Ero in televisione! Che figuraccia, volevo scomparire.
Dovevo andarmene, cercare la prima porta e correre fino alla stazione per prendere un treno dritto per Milano, chiudermi in casa e aspettare la fine dei miei giorni.

Il cantante tananai era seduto alla destra della conduttrice e quando mi vide si alzò in fretta per estrarre la maglia unisex con la scritta 'Amici' al centro del petto, mi sorrise velocemente quando la posizionò sul piedistallo e Maria lo ringraziò.

«Io mi ricordo di te!
Sapete, lei è sempre che gira, fa piroette e balla sempre.. mai una volta che l'ho vista ferma immobile per dieci secondi!»

«Sì, è vero!» Confermai.

«Brigitte ventitre anni.
Mamma Francese, papà milanese. Vive con i suoi genitori a Milano.
Il ballo è la sua ragione di vita, si definisce una ragazza autonoma, determinata, non si arrende mai dinanzi alle difficoltà ma le rende un suo punto di forza.
Balla da tantissimi anni, ha lavorato per la scala di Milano e per l'opéra di Parigi.
È permalosa, perfezionista e odia le persone che parlano tanto.
Non riesce a stare ferma, ha bisogno di muoversi costantemente, dentro di sé sente un energia che non le permette di stare seduta per tanto tempo, infatti passa diciassette ore ballando e non si stanca mai.
Sono tante eh!» Terminò la mia breve presentazione che feci il primo giorno di casting.

«Sono molto energica, il restante delle ore lo passo ovviamente a dormire!» Ridacchiai ma forse non dovevo dirlo...

Stavo facendo solo una brutta figuraccia!
Mi guardai velocemente mentre la conduttrice mi spiegava la prassi per accedere alla famosissima scuola di Amici.

I ragazzi erano tutti dietro di me, che riscaldavano comodamente le loro sedie poiché avevano già conquistato fieramente la loro maglia.

Il pubblico mi guardava intensamente, i loro occhi frugavano nella mia persona, nel mio corpo asciutto.

Nella cattedra dei professori del canto era formato da: Rudy Zerbi, Anna pettinelli e l'adorabile Lorella Cuccarini.
Invece, nella cattedra dei professori del ballo vi risiedevano: Manuel lo, Raimondo Todaro e l'imbattibile maestra Celentano.

Riconoscevo il suo sguardo, attento e studioso in ogni mio centimetro di pelle.
Non mi sentivo stranamente a disagio sotto il suo sguardo, aveva il solito atteggiamento di ogni maestro per valutare il suo elemento.

«Lascia il microfono e appena sei in posizione faccio partire la base, se smetti di sentire la base continua a ballare, non ci pensa fin quando non mi avvicino a te.
In caso contrario, non è detto che sei dentro alla scuola di amici»

Annuii velocemente e lasciai il cono nella scatola apposita e mi misi al centro del palco, proprio sulla stella rossa.

Indossavo un body bianco e un gonnellone di tulle del medesimo colore, portavo un pezzo sulle punte.

Alle prime note del brano, iniziai a muovermi delicatamente, facendo attenzione alle dita, alle braccia e ad ogni muscolo del mio corpo.

Dovevo essere perfetta.

Sentivo caldo, percepivo quelle goccioline di sudore percorrere la mia pelle, ero in tensione ed ero molto preoccupata sul mio esito.

'Porta la gamba a centoottantagradi mantenendo l'equilibrio, guarda un punto fisso mentre fai le piroette.
Immagina essere una piuma mentre salti, sorridi come se stessi vivendo il giorno più bello della tua vita,
Esprimi tutto ciò che provi mentre balli e ascolti la musica,
Ogni movimento deve suscitare emozione.
Tu devi far piangere il pubblico, devono alzarsi dalle postazioni in cui risiedono e devono urlare ' bravissima' mentre saluti il tuo amato pubblico e lanciano fiori coloratissimi.
Pensa bene a come muoverti, devi raccontare una storia e teletrasportarti su un altro pianeta mentre balli.
Ricordati di essere perfetta, non bisogna solo svolgere una buona esibizione ma devi sentirti bene con te stessa.
Se a te non piace la coreografia, al pubblico non piacerà il modo in cui balli.
Immagina di essere una regina mentre balli, un elegante signora che non perderebbe la sua grazia neanche per un secondo.
Conta i tempi, non dovrai uscire fuori tempo.
E gira, gira, gira,
Testa alta e sedere dentro, spalle dritte.
Mantieni la posizione imperiosa e sarai temuta da tutti i ballerini.'

Ricordai le parole dette dalla mia amorevole insegnante di ballo, la persona che mai aveva smesso di credere in me.
Che conosceva ogni mio difetto e cercava in mille modi di rassicurarmi che dovevano essere soltanto punti forza per me.

Ma perché non riuscivo mai?

Ero solo una ballerina che cercava di fare del suo meglio, avevo il terrore di non riuscire mai a soddisfare le mie aspettative e quelle altrui.
Provavo timore, a non sentirmi abbastanza brava.
Ero ossesionata dal successo, dovevo essere la migliore,la più brava di qualunque corso.

Eppure... Non mi sentivo mai così,
L'esperienza avuta non mi aveva insegnato a come essere realista.

'sei brava e stop' senza ribattere come facevo di solito.
Ma ero consapevole di poter far di più e che non era assolutamente il mio limite.
Potevo fare tutto e ben altro!

Solo quando mi misi nella posizione finale della mia coreografia mi accorsi che nessuno dei professori aveva abbassato la base.

Era una cosa buona, no?
Anche se, era palese a quale banco aspirassi.
Era sempre stata il mio sogno sin da bambina, lavorare con lei.
Da piccola non mi perdevo mai una puntata di questo programma e imitavo i ballerini che si esibivano con tanta maestosità, potevo farlo finalmente anche io.
Erano attimi e la maestra Celentano sarebbe stata la mia insegnante, attendevo con ansia il suo 'si'
Amavo le sue coreografie,
Avere i suoi consigli e le sue correzioni.

Perché la cosa era certa, il mondo della danza riconosce un vero talento
E io, lo davo per scontato che lo fossi.

N/A
Ciao miei cari lettori!
Come va questo inizio settimana? Il mio è stato abbastanza tranquillo.
Avete visto il daytime? Io assolutamente! Pronta per scrivere il capito dedicato ad esso.
Ecco a voi il secondo capitolo!
Spero vi piaccia, siamo solo all'inizio!

Atelofobia// Amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora