Umberto 0.7

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Flashback,
6 luglio, Roma.

Se pensavo di essere una brava ballerina perché tremavo e sudavo a non finire?
Che palle, mi sentivo più tranquilla all' esame di ingresso per il liceo Coreutico, alla scala o addirittura al teatro dell'opéra!
E non a questo, che si trattava di un provino per un programma televisivo in una scuola per aspiranti ballerini e cantanti.
Volevo scomparire in quel momento, avrei voluto tanto che il pianeta si fosse diviso a metà e che casualmente in quel preciso momento ero al centro e venivo inghiottita dal cosmo.

Non piangete per la mia morte, era un ciclo di vita.
Nascere con l'ansia, crescere con l'ansia e morire con l'ansia.

In quel preciso momento capii perché non avevo amici, sostituire la mia ansia? macché! Giammai!
Ormai ci ero particolarmente legata.

Avevo finito il provino da poco tempo ed ero in sala relax per aspettare il momento in cui potevo andarmene.
Eravamo un gruppo di ballerini, pochi in realtà mi avevano impressionato veramente.

La danza per me raffigurava la mia intera esistenza, e difficilmente ritrovavo questa caratteristica nei ballerini.
Io vivevo per lei, non potevo stare senza ballare.
Mi svegliavo con l'obbiettivo di raggiungere i miei obbiettivi e di arrivare anche nel oltre.
A tutte le ore del giorno volevo ballare, fino a quando i piedi non avrebbero retto.
Fino a quando i miei piedi non avrebbero iniziato a sgocciolare sangue.
Dovevo sentirmi a pezzi, stremata, in difficoltà per camminare.
Dovevo sforzare il mio corpo per dare il massimo.

Mi allenavo alla sbarra, anche quando avevo i muscoli doloranti e che chiedevano immediato riposo.
Eppure, impedivo ai miei piedi di non fermarsi mai.

«Ciao! Io sono dustin" mi tolsi velocemente un auricolare e strinsi la mano al ragazzo dinanzi a me, che con uno sorriso smagliante si era presentato.

«Sono Brigette, piacere di conoscerti!»

"Brighette?»

Dal suo accento riconobbi il suo scarso italiano e gli sorrisi correggendo la pronuncia al mio nome
«No Dustin, briscitte.
Da dove vieni?»

«Sono australiano!»
Ma erano davvero così felici in Australia?non smetteva di avere quel sorriso raggiante disegnato sul volto.

«Okay, ragazzi ascoltatemi!» Sì avvicinò una ragazza che lavorava lì.
«Sulla parete c'è la lista con i nominativo di chi passa per il secondo step, a quelli che non sono passati io e tutta la produzione vi ringraziamo per aver partecipato al nostro programma.
Siamo lieti di aver visto le vostre esibizioni»

Quel brivido di terrore, il formicolio lungo alla schiena dovuto all'ansia.
Odiavo quelle sensazioni.

Senza che dicessi nulla, il ballerino alla mia destra mi prese per l'avambraccio e mi trascinò fino al foglio bianco.

Erano in ordine alfabetico, di conseguenza i miei occhi ci misero poco tempo, che a me sembrava un eternità,per trovare il mio nome.

Ero passata.

«Oddio, viva l'Italia!" E da come avevo capito dalle sue urla, anche Dustin.

«Dobbiamo festeggiare brighette !»

«Brisgitte, Dustin!»

«Bruschette?»

«Dustin! Okay, lasciamo stare... Imparerai»

«Voglio offrirti un caffè! Per festeggiare i nostri traguardi, sei molto simpatica »

Non ero favorevole al suo invito, non ero molto brava nel socializzare con le persone, ma avrei dovuto iniziare prima o poi.
Lanciai un rapido sguardo all' orologio, avevo il treno per Milano alle otto di sera ed erano soltanto le diciassette.

«Andiamo,per festeggiare!»

Prese per me il mio borsone e insieme lasciammo lo studio.
Facilmente trovammo un bar non molto lontano e prendemmo un tavolo in fondo alla sala, come piaceva a me.
Non ero entusiasta di quei tavoli dinanzi alla vetrina del locale, prendevo sempre quelli infondo ma mai vicino ai Bagni.
Era tutto questione di porgere l'attenzione ai particolari!

«Tu non sei italiana» notò quando ordinammo due tazze di caffè.

«Mia madre è Francese, mi ha dato il nome della mia bisnonna.
Ma sono nata in Italia, a Milano»

«Che bella Milano» fu ammaliato, ma subito gli feci notare i miei pensieri.

«Sì, per i turisti.
Per chi vive tutti i giorni, un po' meno.»

«Raccontami qualcosa di te, babygirl»

«Non c'è molto da raccontare..
Ballo da quando avevo neanche tre anni, ho studiato tutti gli stili possibili e cerco di dare il mio meglio in tutti anche se preferisco il classico e mi presento ai casting come ballerina neoclassico.
Vivo a Milano, con la mia famiglia e non ho animali poiché avrei poco tempo da dedicare, odio trascurare le cose anche se vorrei tanto un cucciolo! Un golden retriever, ma uno che resta piccino così da tenerlo nel mio appartamento! Tu? Cosa mi dici di te?»

«Anch'io ballo da quando ero soltanto un bambino.
Ho una sorella, che amo alla follia.
Ti ho già detto che vengo dall' Australia e vorrei davvero imparare l'italiano... È davvero tanto difficile!»

«Adesso hai trovato la tua insegnante privata!»

«Oh, perfetto! Non vedo assolutamente l'ora di passare i pomeriggi con te!»

«Sei convinto che entreremo? Entrambi?» Cambiai tono di voce e mi feci improvvisamente seria

«Massì! Cos'è quel muso lungo?ti ho vista ballare e sei fenomenale!
È la prima volta che vedo una ballerina avere un estensione delle gambe così elevata!
Hai un equilibrio pazzesco e un movimento da invidiare!
Spero di poter ballare con te!
Sei davvero una ragazza solare, Brigitte. Sono contento di averti conosciuto»

La mia espressione divenne sorpresa e gli puntai un dito contro con tono accusatorio
«Ei, ma lo sai pronunciare!»

Ridemmo all'unisono
«Grazie per il pomeriggio passato insieme Dustin ma è ora che io vada.. ho un treno che mi aspetta»

«Al prossimo casting allora, ti aspetterò!»
Lo salutai con un abbraccio rapido e uscì dalla caffetteria velocemente.

Era strano come mi trovai bene con lui, forse la sua personalità mi contagiava e mi rendeva più felice.
Era davvero una brava persona, oltre ad essere un bravo ballerino.
Il suo modo di parlare, di mostrarsi.
Non smetteva mai di ridere, difficilmente non avrei riso con lui.

Era così gentile, aveva persino offerto il caffè! Mi sarei fatta perdonare la volta successiva.

Aveva un cuore d'oro, sarebbe diventato il mio personale mental coach, che mi sarebbe servito.

N/A

Non credete a tutte le cazzatine che dico, volevo non postare nel fine settimana ma era più forte di me.
Ecco a qui!
Piaciuta la puntata?

Atelofobia// Amici23Where stories live. Discover now