Umberto 1.7

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«hai capito cosa ti sto per far fare?» Domandò Maria sorridendo.

La guardai, misi i palmi sul volto ma sbirciai fra le fessure che si crearono automaticamente fra le dita.

«Si, no. Che imbarazzo»

«Facevi tanto la forte seduta e adesso? Diventi tutta rossa?»

«Non sono mentalmente preparata»

«Ti invento una storia sul momento, balli, realizzi il tuo sogno e torni al posto.
Semplice»

«Facciamolo»

«siete una novella coppia di innamorati, la chimica fra voi non può essere spiegata a parole, non potete stare lontani per troppo tempo, siete come due calamite e siete infuocati d'amore, l'attrazione fisica aumenta ogni volta che siete vicini»

Il mio cervello pensò a Matthew, di conseguenza Matteo e Valentina assieme.
Ah! Brigette concentrati,stai per ballare.

«Te pareva» commentai borbottando.

«Qualcosa non va?»

«No, assolutamente.»

«Posso chiedergli almeno una cosa? Riguardo all'esibizione?»

«È un improvvisazione Brigitte»

«Eh, ho capito però mi devo fidare?»

«Ah, boh. Chiedilo»

Mi voltai verso di lui, bello da mancare il respiro che le parole mi morirono in gola per l'emozione.

«Mi devo fidare?»

«Puoi fidarti» il suo tono di voce era pacato, calmo senza nessun velo di nervosismo.

Ero l'unica che lo era?
Sentivo il mio corpo tremare a non finire.

«E fidiamoci» mi tolsi l'archetto e mi avvicinai al ricciolino.

«Prova a starmi dietro» gli dissi alzando il sopracciglio sotto forma di sfida.

«Base»

Le prime note mi aiutarono a capire il brano 'crazy in love ' tratto dalla trilogia 'cinquanta sfumature'
Avevo sottovalutato la sua bravura nelle prese, persino in quelle più difficili riusciva a farle perfettamente senza nessun margine di errore.

Avrei dovuto qualificarmi come ballerina di danza latino americane, se il mio compagno fosse stato Umberto, l'avrei fatto di corsa,senza pensarci due volte.

Cosa che avrebbero fatto tutte.

Umberto non abbassava lo sguardo, le sue iridi erano ferme sulle mie senza mai stancarsi.

Mi lanciai verso di lui,mi fece voltare capo sotto agganciando le braccia al suo bacino e allargai le gambe, creando una spaccata.
Feci qualche passo pieno di tecnica e ritornai da lui, mi prese al volo e Incrociai le gambe dietro alla sua schiena.
Improvvisamente mi alzò in aria e appena la base si fermò mi fece ritornare con i piedi per terra.

«Hai fatto bene a fidarti,no?»
E senza darmi il tempo di metabolizzare o di rispondere, se n'è andò nel backstage.

Lasciandomi confusa, con mille domanda che mi tormentarono e il sistema nervoso che pulsava.

Cosa Cazzo Era Appena Successo?

Volevo urlare, non sapevo neanche io per quale motivo.

Presi il mio archetto mentre Maria rideva.
Io ero soltanto imbarazzata dall'accaduto e delle emozioni che mi fece provare.

Atelofobia// Amici23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora