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La sera stessa convinsi Felix di andare a casa sua e che non si sarebbe dovuto preoccupare, e riuscii pure a costringerlo di andare a scuola la mattina seguente, avendo già fin troppe assenze.

<< JISUNG PER FAVORE È TARDI! >> Aprii gli occhi inondati dalla luce, seguendo l'ennesimo urlo di mia madre dove mi diceva di muovermi.

Con tranquillità presi il telefono per vedere l'orario, pensando che mia madre stesse scherzando, ma quando vidi che erano le 8:00 e le lezioni iniziavano alle 8:20, saltai dal letto con il cuore accellerato, correndo verso il bagno quasi rischiando di volare faccia a terra dalla corsetta.
Giù di umore e in ritardo, decisi di mettermi le prime cose trovate nell'armadio; una tuta grigia semplice e una felpa nera con cappuccio che mi arrivava a metà coscia, di cui unica particolarità era la stampa carina dei pokemon sul dietro.
Uscii di casa che erano le 8:10, sapendo di dover seriamente correre sotto un lurido ombrello nero per colpa della pioggia, ma almeno avere il successo di fare un po' di camminata veloce per smaltire calorie.
Arrivai davanti all'ingresso che erano le 8:17, chiudendo l'ombrello e facendo adagiare l'acqua al di sopra sui miei capelli, rovinandoli come se quella mattina non fossero già scompigliati.

Ci fosse una cosa che tu stia facendo giusta...

Evitai la vocina, iniziando a camminare per i corridoi individuando l'aula di inglese ed entrandoci con calma, felice che il prof non fosse ancora arrivato e che ci fosse un posto libero in ultima fila accanto alla finestra, posto che naturalmente venne occupato da me stesso, coricandomi sul banco con la testa sulle braccia conserte.
Alla fine l'inglese mi piaceva, ma quel tacchino del prof era insopportabile, aspettavo solo il momento dove andava in pensione per liberarmene, in modo che lui si andasse a guardare i cantieri e che io potessi avere un'insegnante che sapesse spiegare bene.

<< Felix porca troia, ti puoi muovere! >> Erano le 10:30 e noi avevamo la pausa di un quarto d'ora, ma in quel momento era suonata da ormai 5 min e Felix stava ancora in bagno a coprirsi quelle sue cazzo di lentiggini.
Io me le sogno e lui se le copre, che grande coglione!

<< Tanto io ho fisica e quella non mi dice nulla se faccio tardi. >> Disse fiero Lix.

<< Tu puoi fare ritardo, io ho la fottuta lezione condivisa con quei minchioni di quinto! >> Urlai esasperato, e lui si girò di scatto con gli occhi sbarrati e la bocca aperta.

<< Tu cosa?! Ok non entriamo in classe saltiamo questa ora. >> Propose riaprendo lo specchietto posizionato nella mano destra per poter continuare il suo lavoro.

<< E mo perchè sta cosa?! Felix non posso permettermi di perdere ore di lezione, sai pure tu quante ore assenti io abbia! >> Gli urlai quasi contro, grattandomi da sopra la benda i quattro tagli freschi fatti quella mattina di fretta per i sensi di colpa della litigata avuta il pomeriggio prima con lui, sporcando le bende di altro sangue.
Lui fece finta di non aver sentito, sapendo che ormai io non potevo più entrare in classe per il ritardo e probabilmente pure Lix.

<< Senti Jisungie, vado a prendere qualcosa alle macchienette da mangiare, per evitare di farci vedere fuori insieme; resta qua. >> Mi ordinò con voce scocciata uscendo dal bagno, mentre io aprii il mio telefono e giocando al primo gioco trovato, appoggiandomi sopra il lavandino, fin quando il rumore della porta del bagno che veniva spalancata mi fece alzare lo sguardo, felice fosse ritornato Felix, ma così non fu.
Lee fottutissimo Know?!
Ave maria.

<< Felice adesso di aver saltato la lezione? Sicuramente l'avrai saltata per evitarci, ma non credo funzioni molto bene come tecnica, sai? >> Disse con tono sicuro, mettendosi davanti a me e bloccandomi contro il rubinetto, a poca distanza dal mio volto.

<< I- in realtà l'ho saltata per colpa di Felix in ritardo, e quindi abbiamo deciso di non entrare direttamente. >> Alla fine non mentii del tutto, ma quella vicinanza mi fece andare in un gay panic.

<< Oh guarda, ma che peccato mi stanno chiamando! Devo proprio rispondere. >> Inventai impanicato facendolo indietreggiare confuso quando alzai il telefono in modo teatrale e inventando una telefonata.

<< Ma se non ti è arrivata nessuna chiamat- >> Lo fermai subito guardandolo posizionare le sue mani sui fianchi con aria confusa.

<< Cazzolina devo proprio andare da Felix, ci vediamo, ciao! >> Scesi dal rubinetto scappando con una camminata veloce e tremante sentendo lui iniziare a ridacchiare, continuando a insultarmi di quanto io faccia schifo a fare l'attore, ma adesso toccava trovare Felix... camminai per il corridoio cercando di fare silenzio, trovandolo a fissare un quadro appesso sul muro vicino alle macchinette, rappresentante dei fiori fucsia.
Quando lo chiamai si girò confuso, guardandomi un po' sotto shock.

<< Non dovevi rimanere nel bagno per evitare che ci vedessero? >> Mi rimproverò con un sopracciglio alzato.

<< Potrebbe esser successo un piccolo incidente, ma dai, iniziamo ad andare in mensa! >> Feci cercando di schivare l'argomento, e capii di esserci riuscito quando cominciò a mangiare la sua barretta al cioccolato, pensando a come facesse ad avere un corpo così perfetto, magro e tonico anche mangiando della cioccolata ipercalorica.
Mi chiese se ne volevo un pochino ma appena scossi la testa si arrese, sapendo quando potessi essere testardo, mentre camminavamo con calma verso la mensa, sapendo che a momenti sarebbe suonata.

Angolo autrice.

Grazie mille per tutto i voti o le letture, sono così fiera che questa storia stia andando decentemente. <3

trust me -minsungWhere stories live. Discover now