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<< Appuntamento? >> Spalancai gli occhi confuso, girandomi totalmente nella sua direzione, ancora sulle sue gambe. << E dove vorresti portarmi? >> Chiesi imbarazzato, facendolo ridacchiare.

<< In realtà non ne ho idea, andremo dove la mente ci porterà! >> Ridacchiò fiero e leggermente agitato, facendomi scoppiare in una risata isterica, abbracciandomi al suo collo.

<< Sei assurdo. >> Brontolai sul suo pomo l'adamo, lasciandoci un bacio che schioccò per tutta la stanza, gesto che ripetei più volte iniziando a mordere il suo collo e a marchiarlo, facendolo sospirare.

<< Jisung, fermati. >> Sospirò pesantemente, cercando di sottrarsi al mio tocco spingendomi leggermente dai fianchi.

Mi attaccai totalmente a lui facendk aderire i nostri petti -e non solo-, il tutto ancora mentre stavamo seduti nella sedia in cucina.

<< Ragazz- o cazzo, emh... vado a fare la spesa, a dopo, e buon divertimento! >> Urlò mia madre alla porta della cucina, prendendo la borsa poggiata sul mobile e scappando senza pietà con una mano davanti gli occhi, facendoci ridacchiare.

<< Bhe posso finire. >> Biascicai al suo orecchio con tono basso, scendendo totalmente dal suo bacino per potermi mettere in ginocchio a terra tirando un leggero gemito al dolore ancora presente, guardandolo dal basso con occhi innocenti.

<< Jisung non so cosa tu abbia in mente ma è meglio finirla qu- o porca troia. >> Buttò la testa indietro dopo avergli appoggiato un palmo sul suo rigonfiamento già ben visibile, iniziando a muoverlo sopra e a massaggiarlo.

Dopo qualche minuto continuato a stuzzicarlo così, finalmente sbottonai i suoi jeans neri, con l'aiuto di Minho che staccò leggermente il bacino dalla sedia, permettendomi si sfilarli rapidamente insieme ai boxer.
Davanti a me trovai la sua asta già gonfia che quasi mi pregava di toccarla, dandole così sollievo, facendolo gemere immensamente, con il collo totalmente verso dietro, le gote rosse, i capelli sudati attaccati alla fronte e la bocca socchiusa da dove emetteva i vari ansimi.

Nonostante la mia inesperienza provai a fare del mio meglio, all'inizio prendendolo in mano e giocandoci un po', fermandomi qualche volta sulla punta e stando fermo, facendogli spingere i fianchi verso la mia mano, venendo però bloccato da qualche mio ordine dove gli dicevo di stare fermo, il tutto con un coraggio uscito da chissà dove.
Quando lo vidi perdere il controllo lo presi in bocca, leccando con vigore tutta la lunghezza e dopo aver succhiato la cappella lo presi finalmente in bocca, aiutandomi con la mano nella parte dove non arrivavo.

Le sue mani finirono nei miei capelli, tenendoli stretti nel palmo e spingendo leggermente il mio capo ancora più giù, rimanendo sempre delicato per non farmi male.

<< Cazzo Jisung. >> Quasi urlò riversandosi nella mia bocca, facendomi sentire totalmente pieno, ingoiando ciò che potevo, mentre io continuavo ad accompagnarlo nell'orgasmo leccando la fessura.

Mi passai al volo la mano davanti alla bocca per pulirmi, rimettendomi in piedi per potermi sedere sul tavolo dietro di me, vedendo Minho rialzarsi i pantaloni con affanno.

<< Sei assurdo. >> Mormorò ridacchiando, avvicinandosi con la sedia a me, mettendosi praticamente in mezzo alle mie cosce, poggiandoci le mani venose e grandi, che coprirono a perfezione le mie ginocchia.

<< Posso ricambiare il favore? >> Mi chiese con un sorriso malizioso, iniziando ad accarezzare l'interno coscia, facendomi annuire automaticamente.



<< Jisung per favore ti puoi muovere?! >> Mi urlò Minho da fuori della porta della mia stanza, entrando subito dopo senza pazienza, mentre io ero totalmente nudo, tranne per i boxer, insieme ai capelli che ancora gocciolavano dopo essere usciti dalla doccia.

<< Non so cosa mettermi! >> Urlai impanicato con uno stress assurdo in corpo, essendo la prima volta che tenevo seriamente a ciò che indossavo.

<< Amore, stai bene con tutto. >> Affermò venendo al mio fianco per poter guardare il guardaroba di medie dimensioni spalancato davanti ai nostri occhi, la metà dei vestiti buttati sul letto o sulla sedia senza pietà.

<< No sto male con tutto, non mi piace nulla! >> Urlai impazientito, lanciandomi di faccia sul letto da cui ormai non si vedevano più le coperte.

Minho venne con calma verso di me sedendosi sul bordo e tirandomi una pacca sul culo che fece rumore in tutta la stanza.

<< Jisung non stiamo andando da nessuna parte, nessun ristorante di lusso o qualcosa del genere, mangiamo qualcosa in un posto trovato al momento e poi andiamo a fare una passeggiata. >> Cercò di convincermi, facendomi solo sbuffare e sbattendo il pugno sul materasso. << Sono ancora le 5 e noi andiamo verso le 8, vuoi farti un giretto in qualche negozio? >> Mi chiese gentile, facendomi pensare seriamente se volevo andare o no.

Odiavo fare shopping o quel genere di cose, la gente mi faceva terrore e mi vergognavo perfino ad andare a pagare da solo, ma avere Minho al mio fianco era come un antidepressivo.
Annuì con un leggero sorriso nascosto tra una felpa grigia ormai piegata.

Sentii la pressione del suo corpo andarsene, perciò dopo qualche secondo buttai la testa indietro per controllare cosa stesse facendo, fin quando non mi lanciò una felpa enorme che avevo rubato a lui e dei cargo nero di jeans.

<< Dai andiamo. >> Urlò uscendo dalla stanza con un sorriso stampato, lasciandomi da solo a cambiarmi, cosa che feci in fretta volendo correre dal mio ragazzo.

<< Mamma io e il mio ragazzo usciamo! >> Urlai guardando Minho negli occhi, che spalancò occhi e bocca per averlo detto a mia madre.

<< Tu e il tuo cosa scusa? >> Urlò dal piano di sopra, sentendo passi da leone mentre correva giù per le scale per venire a fare qualcuna delle sue battute a noi.

<< Esattamente ciò che hai sentito, ciao! >> Urlai prendendo il moro per mano e iniziando a fare una camminata veloce chiudendo la porta e andando davanti la moto, facendomi aiutare a mettere il casco rosso abbinatto alla sua V4.

Arrivammo nel giro di 15 min al centro, iniziando a camminare tra tutti i negozi e le persone, con le mani di me e Minho intrecciate nella tasca della mia-sua- felpa.

Fecimo un giro in vari negozi, e alla fine comprai pure un bel po' di cose, litigando con Minho per il fatto che voleva pagare lui.
Guardavo una cosa, dicevo che era stupenda, vedevo il prezzo e facevo "magari un'altra volta"? Il tempo di girarmi che Minho la aveva già pagata, tenendo il tutto lui per non farmi stancare, e io rischiai più volte di piangere per questa cosa, lasciandoli piccoli baci sulle labbra quando notavo che nessuno ci stesse guardando, accompagnato da un "ti amo tantissimo".

La mia vita con quel fottuto ragazzo che pensavo avrei odiato per il resto della mia vita, ritrovandomi cotto per lui, aveva raggiunto un picco altissimo.
Tutte le ferite nelle mie braccia erano rimarginate, e lui si assicurava di baciarne ogni volta ciascuna, ricordandomi quanto lui non stesse scherzando con me.
Ormai faceva parte della famiglia, mia madre lo trattava come un figlio, spesso dormiva da me e al risveglio trovavamo la colazione pronta con un bigliettino di mamma dove diceva che era andata a lavorare e si assicurava che Minho mi facesse mangiare tutto, entrando a scuola insieme.
Daeshim ormai era solo un brutto ricordo, aveva una paura matta di lui tanto che ormai non si avvicinava più, sapendo che Minho potesse stenderlo in mezzo secondo, essendo il doppio di lui, ma sapendo giocare sopratutto psicologicamente, facendolo scappare a gambe levate.
Nulla da dire, Minho ormai era diventata la mia felicità.

<< Piccolo, adesso possiamo andare al nostro mini-appuntamento? >> Mi chiese sorridendomi una volta arrivati davanti alla moto rossa, baciandomi dolcemente sulle labbra

<< Andiamo. >>


Angolo autrice.

Sento come se nella storia ci fosse qualcosa che non va. Sicuro dovrò correggerla tutta, i verbi saranno tutti sbagliati come altre parole, poichè mi rompo il cazzo di correggere prima di pubblicare, in più sono convinta che non abbia molto senso, ma non voglio dilungarmi troppo in questa storia e iniziarne un'altra senza buchi di trama o cose del genere.
Qualsiasi dubbio o qualsiasi cosa che non ho approfondito potete chiedere.
Comunque credo questo sia il penultimo capitolo senza contare l'epilogo.
Vi amo <3

trust me -minsungWhere stories live. Discover now