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Ed eccoci di nuovo nella sua cucina, seduti in quel tavolo enorme al centro sala, con un pacco di biscotti davanti e una tazza.

<< Che tisana vuoi? Vieni a scegliere, ne sono pieno. >> Ditubante mi alzai da quella sedia per andare a sceglierne una, rimanendo scioccato dalla quantità innata di tisane e thè di vario genere e gusto.

<< Ma te le bevi tutte? Cosa cazzo è, un'erboristeria? >> Domandai sorpreso.

<< Si, praticamente me ne bevo almeno 3 tazze al giorno di vario gusto. >> Rispose fiero, con un sorrisino leggero sul volto.

<< Si vede che sei proprio vecchio. >>
Mi tirò un'occhiata che poteva spaccare i muri, e io dovetti subito difendermi.

<< Sto scherzandoo! Minho non guardarmi con quella faccia! >> E dopo un sorrisino soddisfatto di sè stesso, ritornò con lo sguardo verso quel cassettone zeppo.

Dopo aver analizzato tisana per tisana, due pacchi incastrati nell'angolo attirarono la mia attenzione.
"Gonfiore addominale" e "Tisana dimagrimento".
Anvedi, il ragazzo era fornito.

Stavo per prendere in mano il pacco di quest'ultima, per poter leggere meglio le funzioni, ma una mano la rubó subito, togliendola dalla mia vista.

<< Cazzolina, questa è proprio finita, ti toccherà sceglierne un'altra. >> Minho con un sorriso furbetto le tolse subito dal cassetto per poi riporle in un'altro mobiletto alto, per evitarne la mia vista

<< Ma se erano piene! >> Ribattei arrabbiato.

<< Esatto, ERANO. Dai con sto broncio e scegline un'altra! >> Inutile ribattere, non me le avrebbe mai fatte riavere.

Indicai il primo pacchetto che mi incuriosiva, cioè una tisana all'arancia.

<< Aspettami a tavola, metto l'acqua e la porto. >>

Pochi minuti dopo arrivò con due tazze fumanti, e dall'odorino pensai fossero entrambe all'arancia.
Mi porse dello zucchero che io declinai educatamente.

<< Eddai, vedi che è amaro dopo! >> Minho era sempre pronto a ribattere quando si trattava di togliere calorie.

<< Stai tranquillo, sto bene così. >> Lo vidi mettersi 2 bustine di zucchero, e pensai subito che lui poteva permettersele, tanto aveva un fisico della madonna.

<< Ti ho preso i biscotti, mangiali. >> Disse fissandomi male, dopo essersi probabilmente scolato la tisana in due sorsi, notando il suo bicchiere vuoto e il mio ancora completamente pieno.

<< Non ho fame, la mattina non faccio mai colazione. >> Replicai a disagio della sua insistenza.

Sentivo il mio stomaco che si ingrovigliava in subbuglio, ed ero abbastanza sicuro fosse per evitare il contatto con del cibo.

Abbassai lo sguardo in ansia, fin quando un dito sotto al mio mento impose di alzarlo, trovandomi un biscotto a pochi centimentri dalla mia bocca, con Minho che me lo porgeva, incitandomi a mangiare.
Come un bambino viziato girai la testa, chiudendo gli occhi imbarazzato e serrando la bocca per evitare di farmi imboccare.
Un rumore assordante mi fece aprire gli occhi guardando confuso, girandomi verso la direzione di Minho ma trovando il suo posto vuoto, capovolgendo la traiettoia del mio sguardo alla mia sinistra quando qualcuno mi spostò la sedia tirandomi verso di lui.
Eccomi là, faccia a faccia contro Minho e lui con un pacco di biscotti in mano.

<< No Minho, cosa vuoi fare. >> Obbiettai spaventato, provando ad allontanarmi con la sedia, ma lui me lo vietò, tenendola stretta con due dita.

trust me -minsungWhere stories live. Discover now