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Riconossi immediatamente la presa, e stetti fermo immobile, lasciando cader a terra il fazzoletto che stava precedentemente nelle mie mani.
Non servii nemmeno girarmi per capire chi era.

<< Ullallà, ma chi si vede. Ultimamente mi stai scappando un po' troppo spesso, non trovi? >> La sua fottuta voce stava ormai nei miei incubi peggiori. Stetti zitto, cercando di prendere dei respiri, nonostante la sua mano che teneva stretto il mio collo, e provai a calmarmi da un futuro attacco di panico, perchè la causa sarebbe stata solo; io a terra svenuto, e l'idea non mi eccitava più di tanto.

Se svieni non c'è gusto, magari ti strozza proprio così terminiamo sta commedia.

Daeshim mi spinse a terra, e mi sentii bloccato da un'altra persona, che riconossi come Jiyoung, che mi teneva le mani saldamente sopra la testa, mentre stavo a pancia in giù su quel lurido pavimento sporco di quel bagno.
Stava a cavalcioni sopra le mie ginocchia, e la sua mano stava scendendo disgustamente dal mio collo fino alla mia schiena, per poi vergognarmi quando arrivò al mio fondoschiena, stringendolo con possessività, abusando del mio corpo fragile.

Si, falli del male.

Stava ormai stringendole tra le mani, mentre il mio respiro stava iniziando a perdersi tra le lacrime e l'attacco di panico, e con le ultime forze rimaste provai a scattare in piedi, spingendo per sbaglio con il piede sulle parti basse di Daeshim facendolo gemere dal dolore e alzarsi, e per ultimo spinsi Jiyoung, che non ci mise molto a riprendermi dai polsi, bloccandomi tra lui e il muro.

Mi lasció in preda a Daeshim, che fece la stessa cosa dell'ultimo, questa volta portandomi i polsi sopra la testa. Non lo avesse mai fatto.
La manica della felpa si abbassò lentamente, quasi teatralmente, rivelando la grossa benda bianca che ricopriva l'intero braccio sinistro, mentre su quello destro un'intero prato di cicatrici di cui mi vergognavo immensamente.

<< Oh ma guarda qua, cosa sono questi tesoro? Ti tagli? Speriamo che siamo noi la causa di queste ferite che ti meriti tutte, vero Jiyoung? Sei emo vero? >> Proseguì ridendo insieme al suo amichetto del cuore.

Stavo tremando da testa a piedi, mi sentivo il petto pesante come se ci avessero messo sopra un peso da 20kg, non riuscivo a respirare bene.
Le lacrime continuavano a scendere sul mio viso, ed ormai l'unica cosa che sentivo, era la mano libera di Daeshim che era finita per l'ennesima volta sul mio culo, mentre l'altra continuava a tenermi i polsi sopra la testa, bloccato da un qualsiasi movimento.
Di tratto, la mano che teneva sopra, la spostò sul mio polso sinistro, precisamente sull'inizio della benda, inziando a slotorarla lentamente.

<< No ti prego, FERMATI PER FAVORE! >> Stavo urlando ormai senza sosta, per l'ennesima volta stavo in un attacco di panico potente, e stavo seriamente rischiando di svenire, ma per fortuna la metà mela mangiata il giorno prima mi stava facendo resistere.

Si ti prego, infliggetegli del male.

Era arrivato alla fine del giro della benda, e con un colpo la tolse completamente, espondendo i tagli freschi che quella mattina erano ancora pieni di sangue.
Sentii solo le sue unghie che passavano lentamente sulle ferite, che finalmente avevano iniziato leggermente a richiudersi, ma lui le riaprì tutte, se non anche peggiorarle. Poco ma sicuro.
Stavo urlando chiedendo aiuto, anche perchè ormai stavo seduto a terra rannicchiato con le ginocchia mentre lui era davanti a me ridendo che continuava a passare le unghie come taglierini, aumentando l'intensità, e sentivo solo il colare del mio sangue che cadeva lentamente a terra e sulla felpa.

<< AIUTATEMI! >> Urlavo, urlavo e urlavo, fin quando Jiyoung ridendo mi mise una mano sulla bocca tenendola bloccata e impedirmi di urlare, ma soprattutto mi impedì di respirare quel poco che riuscivo, infatti ormai stavo soffocando, con il petto che si stava abbassando con un ritmo irregolare e non naturale, e la mano che quest'ultimo infilò nel mio interno coscia non migliorò la situazione.

Ero ormai all'orlo del respiro, i miei occhi si iniziavano a chiudere da soli, e per qualche divinità sentii la porta del bagno spalancarsi, e qualcuno entrare a grandi falcate, ma non servii a molto. Ero ormai sdraiato a terra di quel bagno con gli occhi chiusi e il respiro fin troppo lento, finalmente sentivo della pace in quel buio.
Due braccia mi presero in una forte presa.



SPAZIO AUTRICE.

Scusatemi seriamente per il ritardo nel pubblicare il capitolo, ma in questi giorni non ci sto molto bene mentalmente, quindi ho provato a fare del mio meglio.
Credo che l'altro giorno ho riso per forse mezz'ora quando scoprii che Jiyoung in realtà sarebbe un nome femminile, ma per tutta la mia storia sta interpretando un ruolo maschile. 😭 In ogni caso non lo cambierò se non finita la storia, poichè ho paura di creare confusione alla gente e di complicare il tutto, quindi scusatemi per la mia stupidità ma google me lo aveva consigliato tra i nomi maschili. Quel bastardo di google.
Vi amo. <3

trust me -minsungWo Geschichten leben. Entdecke jetzt