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Non so come finimmo ad addormentarci, con me ancora sopra di lui totalmente sdraiati.
La pace non durò più di tanto, poichè mi svegliai soprassalto, spaventato dal solito incubo che continuava a perseguitarmi in quei giorni.
Mi alzai di scatto, mettendomi a cavalcioni su Minho con le lacrime agli occhi, tirandogli per sbaglio una ginocchiata nelle parti basse, facendolo scattare si scatto, mentre si teneva la mano sui pantaloni.

<< PORCA TROIA JISUNG, CHE MALE! >> Urlò lanciandosi sul lato, buttando con lui anche me.

Ormai sul lato mi accuciai su me stesso, mentre provavo a bloccare i miei singhiozzi per non farlo preoccupare, fallendo miseramente quando un gemito di dolore scappò mentre poggiavo l'altro braccio a rircondare la mia vita, sbattendo accidentalmente contro l'ematoma di quella mattina.

<< Cazzo ma stai piangendo? >> Chiese attentamente avvicinandosi al mio viso e poggiando una mano sulla guancia per accarezzarla, sentendola, però, bagnata.

<< Ei ei ei, che succede? >> Domandò continuando ad accarezzarmi, per poi, stufato della mia insistenza, prendermi direttamente dal bacino e portarmi sopra di lui a cavalcioni, tutto questo con leggerezza, mentre io continuavo a tenermi il viso con le mani, provandomi a coprire, pensando a quanto potesse essere oscena la mia faccia in quel momento.

<< Allora, adesso prima di tutto bisogna calmarci. >> Gira lo sguardo per la stanza cercando qualcosa che potrebbe aiutarmi, e becca il micione dentro la sua cuccia, iniziando a chiamarlo subito dopo, capendo ormai che quel gatto riusciva subito a farmi felice.

<< BASTARDO VIENI QUA! >> E dopo vari tentativi finalmente il famoso bastardo era arrivato, facendomi leggermente ridere quando guardò Minho in "gattesco", tirandogli una sbuffata, venendo poi sulle mie gambe e facendomi le fusa.

Dopo minuti e minuti interminabili di coccole tra Minho e Soonie, che continuavano a litigarsi tra loro su chi avrebbe dovuto riceverle prima, il tutto con il micio sul mio grembo e Minho con la testa sulle ginocchia, osservandomi dal basso.

<< No basta, io non prenderò più gatti. Guarda sto bastardo! Andiamo giù, non lo voglio più vedere. >> E dopo essersi alzato come un bambino capriccioso, mi prese la mano per farmi alzare, facendo volare Soonie che tirò un ringhio che Minho "naturalmente" ricambiò.

<< Non hai seriamente litigato con un fottuto gatto, vero?! >> Domandai mentre ridevo, ormai dimenticando il tutto.
Solo Minho riusciva a calmarmi...

<< Ma lo hai visto? Mi rubava le coccole e le attenzioni, ok che l'ho chiamato io, ma per fare così deve essere proprio stronzo, non lo butto fuori di casa solo perchè piace a te...
Adesso non lo calcolarò più. >>

Passarono solo 2 minuti...

<< Soonie amore, la pappaaa! >> Ed eccolo là Minho con in braccio il gattone mentre continuava a dargli baci ripetivivi su tutto il viso, mentre lui provava a scollarsi per poter mangiare.

<< Non avevi detto che eri stra offeso e non lo cagavi più? >> Chiesi confuso.

<< Ed è esattamente ciò che farò! >> Rispose a tono, lanciando Soonie che prese il volo, tirandogli l'ennesima occhiataccia per poi andare a mangiare le sue crocchette.

<< Ed eccoci qua, Soonie mangia e direi che adesso anche noi, alle 18, potremmo recuperare il pranzo, merenda e addirittura la cena, no? >> Domandò speranzoso, pregando per la mia affermazione.

<< Sto benissimo così, andiamo a giocare? >> Provai a insistere per cambiare discorso, ma ormai era infrenabile, troppo deciso per sentirsi dire una negazione.

<< Vado a cucinare due cotolette? Non saprei che fare se no. >> Propose.

<< Si ma non friggerla, ah e senza impanatura; il pollo è comprato o è preso dal macellaio? >>

<< Eurospin, la spesa intelligente. >> Rispose fiero di sè, ricevendo uno sguardo da me che poteva descrivere tante cose.

<< Tu fammi capire... hai una fottuta villona, probabilmente tra le più ricche della città... e mangi le cotolette dell'eurospin? >> Lo guardai scioccato, non aspettandomi per nulla una risposta del genere.

<< Di solito la spesa me la fanno quelle che puliscono qua, ma quando sono da solo vado persino a prendere la coca cola quella tarocca chiamata "coca" dell'eurospin, anche se poi mi viene la diarrea per 2g di fila. >> E mentre diceva ciò iniziava a spacchettare le famose cotolette, tutto fiero di sè mentre arricciava il naso, rendendolo un coniglietto.

Mi avvicinai facendo finta di nulla, controllando ogni singolo condimento, calcolando circa 350 kcal totali, capendo subito di non potermela permettere.
Massimo 100kcal totali al giorno, così diceva google.

Con il pacco in mano stavo leggendo tutti i valori nutrizionali, fin quando una mano me li strappò prepotentemente, lanciandoli nel cestino, per poi porgermi il piatto completo in mano, invitandomi ad andare a tavola per mangiare.

<< Queste cagate scritte qualcosa oggi non esistono. >> Rispose facendomi un occhiolino e oltrepassandomi per andare al tavolo.

Che amore che era...



Angolo autrice.

Scusatemi aiuto, non aggiorno da una settimana ma so veramente distrutta, ho avuto ore su ore di danza per fare un concorso (che abbiamo vinto), per poi farmi la mattina dopo alle 6 le prove del sangue causandomi un attacco di panico fortissimo, e per di più ancora mi fa male il braccio, riuscendo a scrivere male.
Per aggiungere a tutto questo c'è il fatto che sono in totale blocco del lettore e scrittore, avendo troppe idee ma non sapendole descrivere, creando capitoli osceni tipo questo.
Vi amo. <3

trust me -minsungWhere stories live. Discover now