3. Luna e Manor

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Draco.

Seguo mia madre a passi decisi fuori dal binario 9 ¾ .

Non le piace stare in mezzo alla gente, soprattutto quando papà non è con lei.

A proposito, proprio non gli andava di venire a prendere suo figlio alla stazione dopo tre mesi che non lo vedeva, no?

«Draco» mi richiama mia madre, vedendo che sono più indietro di lei.

A passo svelto le vado affianco.

Cammina a testa alta, senza risentimento, nonostante gli sguardi e il bisbigliare delle persone quando passiamo.

Lei non c'entra niente.
Lei non è come lui.

«Draco, avanti, o non arriveremo mai a casa» mi sollecita quasi con rimprovero.

«Si» sibilo, e prendo a camminare più velocemente.

Se mi chiedessero di una donna vera, io gli direi mia madre.
Non Narcissa Malfoy, Narcissa Black.

La seguo, e in pochi minuti siamo fuori da King's Cross.

So che questa stazione le porta tanti ricordi di quando anche lei era una studentessa.

Mi fa cenno con lo sguardo di camminare dietro di lei, fin quando non arriviamo dietro un muro di uno dei tipici palazzi di Londra, e lì si ferma.

Mi guarda negli occhi e mi porge la mano.
Senza pensarci due volte, la afferro.

Prima che possa realizzare, ci richiudiamo in un vortice e mi ritrovo a Villa Malfoy.

«Tutto bene?» mi chiede lasciando la mia mano.

«Si» rispondo gelidamente, guardando la Villa di fronte a me.

Mia madre prende a camminare per il viale che conduce al cancello e io la seguo a passi svelti, con il baule che cammina da solo sotto un incantesimo di Levitazione, e la gabbia del gufo in mano.

Passiamo svelti attraverso il cancello che si volatilizza come fumo, per poi tornare normale quando siamo dentro le "mura" di quella che dovrei chiamare casa.

Mentre mia madre continua a camminare, mi fermo per aprire la gabbia del gufo reale.

Sgancio il gancetto che le teneva chiusa e apro la gabbia con la bacchetta, facendo volare libero il gufo di famiglia che spiega subito le ali e plana sull'intero maniero.

Raggiungo mia madre sugli scalini che portano in casa e apro la porta lasciandola entrare per prima.

Appena entro anch'io, un elfo domestici mi viene incontro.

«Signorino Malfoy» accenna con riverenza.

«Draco, consegna le cose a Rinie, si occuperà di metterle a posto» sussurra in tono solenne mia madre, per poi dileguarsi nell'atrio poco illuminato.

Annuisco flebilmente con la testa e lascio la gabbia del gufo per terra, spezzando l'Incantesimo di Levitazione del baule così da farlo cadere a terra con un tonfo.

Mi guardo intorno.
Niente di tutto questo mi è familiare, eppure ci ho vissuto diciassette anni in questa casa.

Lancio uno sguardo al goffo elfo che, facendosi aiutare da un altro, prende la gabbia e il baule.

Sospiro, e seguo i passi di mia madre per arrivare in salone.

«Padron Malfoy la aspetta in salone» mormora uno dei due elfi.

Continuo a camminare senza degnarlo di risposta e arrivo in salone.

Davanti al camino, di spalle, noto mio padre pensieroso affiancato da mia madre.

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyKde žijí příběhy. Začni objevovat