15. Sincerità

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Draco

«Il caminetto è efficace, non ho nemmeno più caldo» ridacchia la mia ragazza sdraiata sul letto.

Chiudo la tenda della porta-finestra e la raggiungo allentandomi un po' il colletto della camicia con la mano.

Mi sdraio di fianco a lei, che mi guarda con i suoi occhioni verdi.

I miei occhi percorrono il suo corpo.

Si sporge per baciarmi e io rimango dapprima un po' sorpreso, ma poi mi lascio andare.

Fuori tutto tace.
Dopo esplosioni e scoppi vari, sentiamo solo il crepitio del fuoco che arde sulla legna.

Si ritrae per appoggiarsi al materasso del letto, ma io non la lascio andare.

Appoggio i palmi sul piumone per non schiacciarla e continuo a baciarla.

Lei si struscia un po' contro di me e mi mordicchia leggermente il collo.

Sono passate due settimane, ed ho immaginato spesso di trovarmi in questa situazione
C'è da dire, però, che nessuna fantasia può reggere il confronto con le sue labbra umide a contatto con la pelle del mio collo.

Allento le prese con le mani dal materasso, cosi da far toccar i nostri corpi.

Lei si mette seduta dopo poco, ma le nostre labbra non vogliono smettere di soffocare gemiti.

Alza le mani sulla mia camicia e inizia a toccarmi il petto.
La bacio sempre più bisognosamente.

Sono duro come una pietra, nonostante non sia successo niente.

Mi toglie la camicia lanciandola a terra e riesce ed osservare solo di poco il mio torso nudo prima che io le prenda il viso per baciarla ancora.

Avvicino il suo corpo sempre di più al mio e dopo alcuni istanti passati ad assaporare uno le labbra dell'altro, abbasso una mano che era sul suo candido viso verso il basso.

Ha le gambe leggermente divaricate e con un dito le accarezzo la superficie degli slip.

Lei geme nel mio orecchio e io sento una pulsazione dolorosa tra le gambe.

Le mie mani salgono nuovamente sulla sua schiena e le abbasso la cerniera del vestito.

Dopodiché, smettiamo di baciarci e le sfilo il vestito attillato.

Avvicina subito la mia bocca alla sua, senza esitare.

Il vestito che le ho tolto rivela il suo intimo nero di pizzo.

«Sono due settimane che soffro pensando a te in questo modo» sussurro, guardandola seminuda.

«E io a te così.»

Mi abbassa la cerniera dei pantaloni.
Nel farlo, sfiora la parte più sensibile.

Mi faccio sfuggire un gemito.
Cazzo.

Mi toglie i pantaloni che vanno a finire a terra assieme agli altri indumenti.

Mi chino a baciarla sulla curva delicato del fianco e la sento rabbrividire.

Allunga la mano dietro la schiena per slacciarsi il reggiseno ma io la precedo e slaccio il ferretto
prontamente.

Non ricordo di essermi sentito mai così impaziente come adesso.

Eppure ho fatto l'amore con lei già un po' di volte.

Appoggio il suo reggiseno nero di fianco a noi, lei ha un sorriso malizioso sul volto.

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyWhere stories live. Discover now