76. Leggerezza

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Martina

«Dopo questa storia, piccolo Lucifero, possiamo fare colazione?»

«Ora potrei concerdetelo.»

Quella storia che mi ha raccontato sembra essere uscita da un libro di fiabe.

È bello che lui abbia vissuto una cosa del genere. Di solito nelle storie sono gli amici del protagonista che lo portano nei luoghi strani e inesplorati. E invece per Draco è stata Narcissa.

Non riuscirò mai a capire a pieno il loro rapporto, so solamente che non ho mai visto una madre così legata a suo figlio e viceversa. So che se c'è qualcuno oltre me che darebbe la sua vita per Draco, quella è Narcissa.

«Concedercelo» mi corregge.

«Non ho fame.» Liquido l'argomento con un gesto della mano.

«Lynch.»

Aggrotto un sopracciglio e sbuffo.

«È inutile che mi guardi in quel modo, Lynch» sentenzia.

«Cosa ho fatto adesso?!»

«Cosa hai fatto? Lo sai benissimo.» Ha il coraggio di insinuare.

«Draco.» Lo ammonisco con il tipico sguardo di chi non esige un altra parola.

Scommetto che non lo sopporta, ogni volta che lo guardo così lui mi guarda prendendola sul personale e rispondendo a tono.

Non so se questo sia un difetto o un pregio della nostra relazione, ma sappiamo veramente tenerci testa l'un l'altro.

Non so perché, ma ho bisogno di qualcuno che mi tenga testa e che non mi faccia vincere così facilmente.

Stranamente non ho mai trovato nessuno così, solo Draco. Lui sa tenermi testa, eccome se sa farlo. Draco è incredibilmente bravo con le parole. È terribilmente bravo a rispondermi a tono, e non so dire se mi piace o no.

Ci vuole un pizzico di pepe nella nostra relazione, ma d'altronde c'è sempre stato.

***

«Se non mangi sai cosa sarò costretto a fare» minaccia con un sorrisetto.

«Non è colpa mia, okay? Non ho fame e basta, parla con il mio stomaco.» Mi stringo nelle spalle.

«Ci parlo eccome! Ma comunque tu mangi, perché non ti farò dimagrire un chilo di più» dichiara in tono perentorio.

Quando parla così non accetta risposte negative.

«Smettila, non sei mica il mio dottore.» Alzo gli occhi al cielo.

«A proposito di dottori...ti avevo detto di rimanere a letto per le tue gambe...» Mi fa l'occhiolino.

Mi guardo intorno per trovare qualcosa da lanciargli, ma questa casa è così vuota...così mi limito ad uno sguardo da Schiantesimo.

Ho paura continuerà a fare queste battutine per sempre. È proprio scemo.

«Ho una fidanzata rompipalle.»

«Farò finta di non aver sentito.» Rido tra i denti.

«Intanto tu mangi.» Continua a frugare nella credenza.

«Ti ho detto che non c'è niente lì.»

«Bla bla bla» commenta. «Stai un po' zitta.»

Sa che mi dà fastidio quando fa finta di imitarmi così. Draco, te le cerchi proprio.

Pages of Lifetime Memories 2; d. malfoyWhere stories live. Discover now