Capitolo 7

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Capitolo 7


Regulus era complicato. Non che James si fosse completamente perso con lui, era amico di Sirius da quando aveva undici anni. Ma era... diverso. Regulus tornò, la notte dopo Halloween, ma portò il telescopio e si tenne lontano da James. Parlarono, fu carino, ma era...meccanico. Regulus non lasciava mai che nessuno dei due si avvicinasse troppo, non rideva troppo forte, non diceva niente di importante.

James voleva parlarne, di Marlene, della reazione di Regulus, di come potessero stare più attenti in futuro. Ma aveva incontrato solo il silenzio, un'espressione illeggibile e gli occhi vuoti.

Non si toccarono. Il che andava bene, tranne per il fatto che James non sapeva cosa gli fosse concesso adesso, cosa voleva Regulus. Dove avesse posto i confini. Regulus continuava a tornare da lui, come sempre, sorrideva a James e sembrava che lo facesse sul serio. Ma teneva alzati i muri e la maschera, e a volte James sentiva che forse erano solo buoni amici. Diavolo, forse erano solo conoscenti. E questo... questo faceva più male di quanto si sarebbe mai aspettato.

Era solo che...era sembrato diverso. Qualunque cosa stesse succedendo tra loro, era come stare sul precipizio e ora...ora James stava solo...aspettando.



"Aw, geniale," disse Sirius mentre strappava un altro pacco di suo zio. James non mancò di notare il modo in cui piegava con cura la lettera e se la infilava in tasca. Sapeva quanto questo significasse per Sirius, avere qualcuno che fosse suo. Sapeva che c'era una parte di lui che voleva mantenere le cose così com'erano, condividendone una parte con loro tre, ma tenendo il resto per sé.

"Moony, verdetto?"

Sirius girò il disco babbano in modo che Remus potesse vederlo dall'altra parte del tavolo.

Remus alzò lo sguardo dalla sua colazione, sorridendo tanto per l'eccitazione di Sirius quanto per il disco.

"No cazzo! Sono anni che cerco quell'album dei Fleetwood!"

Sirius si pavoneggiò e James chinò rapidamente la testa, cercando di nascondere il proprio sorriso. All'inizio era preoccupato, ma finora era andata molto bene, questa cosa con suo zio. Gli scherzi improvvisati erano sicuramente un lontano ricordo. Ricordo di cui James era un fan, se non altro per il fatto che odiava essere escluso.

"Hai un un po' di tempo libero nel pomeriggio? Possiamo ascoltarlo se vuoi?"

Remus sbattè le palpebre, una forchettata di uova che raggiungeva la bocca, "Ah—sì, certo, sì. Possiamo farlo."

"Fico," Sirius annuì, gli occhi già tornati sulla tracklist.

Senza volere, James si ritrovò a cercare il tavolo dei Serpeverde. Il suo sguardo si fermò alla vista di riccioli scuri e occhi grigi. Regulus era seduto con Crouch e Rossier, sorrideva a qualcosa che uno di loro aveva detto, guadagnandosi il titolo di principe dei Black che aveva addosso. A volte era difficile far combaciare le due versioni di lui nella testa di James. Vedeva Regulus nei corridoi e non lo riconosceva nemmeno. Era un po' spaventoso ad essere onesto.

"Buongiorno," Lily scivolò sulla sedia accanto a James, facendolo uscire dai suoi pensieri e facendolo quasi soffocare durante la colazione.

Tutti e quattro i Malandrini si girarono a fissarla con un leggero shock mentre lei iniziò a riempirsi il piatto.

Peter si sporse verso Remus e sussurrò molto forte: "James le ha finalmente lanciato un Imperio?"

James lo guardò accigliato mentre Sirius si teneva a malapena insieme dalle risate.

"Problemi?" chiese Lily, mangiando un boccone del suo toast come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Mentre James sapeva per certo di non aver usato nessun incantesimo su Lily, non era affatto sicuro che qualcun altro non la pensasse allo stesso modo.

"Certo che no," intervenne Remus mentre il resto di loro continuava a fissarla come se fosse la piovra gigante e non la ragazza con cui avevano frequentato le lezioni negli ultimi cinque anni.

 "A proposito, come va con il tema di pozioni?" Remus continuò mentre ricominciava a tagliare la sua pancetta. "Volevo chiederti se eri libera per un ripasso stamattina?"

Lily annuì, masticando pensierosa. "Probabilmente riesco giovedì a pranzo. Per te va bene?"

"Ottimo."

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONEWhere stories live. Discover now