Capitolo 36

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Capitolo 36




PARTE I: JAMES

Regulus lo stava fissando, gli occhi sbarrati, qualcosa di complicato che gli storceva il viso che James non riusciva ad interpretare.

"Reg?" chiese cauto.

Ma Regulus non rispose, almeno non subito, il suo corpo era rigido al fianco di James. Alla fine riuscì a forzare la sua espressione in qualcosa di vagamente vuoto, che James sapeva essere un brutto segno.

"Sirius sa di noi" ripetè roboticamente. "Lo sa perché gliel'hai detto tu?" c'era qualcosa di fragile nella sua voce.

James voleva dire di no, che non avrebbe mai tradito la fiducia di Regulus in quel modo, ma non aveva intenzione di buttare Remus sotto un treno.

"Eri scomparso" fu quello che disse invece. E Regulus sembrò prenderlo come un'ammissione di colpa.

"Fanculo James" sibilò, prima di afferrarsi le ginocchia, la testa tra di loro. "Fanculo. Fanculo. Fanculo."

"Ehi, va tutto bene" disse James, anche se non aveva assolutamente idea se fosse vero.

"Non posso affrontare questo in questo momento, non posso nemmeno... cazzo... non posso."

"Reg..."

"Non mi perdonerà mai" e poi rise, la testa immobile tra le ginocchia, i respiri che entravano ed uscivano in ansiti sibilanti. "No, che stupido. Comunque non mi avrebbe mai perdonato. Ma ora mi odierà. Mi odierà per davvero-"

"Regulus" disse di nuovo James, cercando senza riuscirci di fermare la sua spirale.

"Non voglio litigare con lui. Non voglio ferirlo. Sono così stanco di ferire le persone".

Chi hai ferito? James quasi chiese prima di fermarsi. "Regulus, devi respirare, va bene?" La mano di James andò alla nuca di Regulus, stringendolo quel tanto che bastava per poterlo sentire.

 "Nessuno litigherà con nessuno" anche se non era sicuro di poterlo promettere, non conosceva Sirius così bene come lo conosceva lui.

"E se non ti parlasse mai più?" Regulus era senza fiato. "Ce l'avrai con me. Mi odierai anche tu..."

"Non è colpa tua, Reg, sapevo quali sarebbero state le conseguenze" anche se non potè evitare il panico che salì dentro di lui al pensiero che Sirius lo avrebbe tagliato fuori dalla sua vita. "Non ti odierò."

"Desidererai farlo. Lo farai, cazzo" un'altra risata soffocata gli uscì fuori. "Ma immagino che non importi nemmeno questo" stava parlando a se stesso, si rese conto James. "Mi sono già assicurato che l'avresti fatto."

James sentì quelle parole come se fossero mani che gli attorcigliavano le viscere. "Regulus" disse più severamente, stringendogli di nuovo la nuca, non abbastanza stretto da ferirlo, ma quanto bastava per ancorarlo, per tenerlo con i piedi per terra invece che nei suoi incubi che si dipanavano. "Respira. Adesso. Respira con me. Dentro e fuori."

"Io-"

"No, basta parlare. Respira e basta, ok? Apri la bocca e inspira".

Dopo alcuni secondi, James sentì il rumore del respiro che veniva lentamente lasciato andare.

"Bene, va bene. Ancora una volta, fallo con me". E così respirarono insieme. Dentro, due, tre, fuori, due, tre. Dentro, due, tre, fuori. Ancora. E di nuovo. E di nuovo. Fino a quando James non fu certo che Regulus non stesse meglio. Si sporse in avanti, premendo la fronte sulla tempia di Regulus.

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONEWhere stories live. Discover now