Capitolo 40

886 43 233
                                    

Note traduttrice: Se non amate Cerci come la amo io, non penso che potremmo mai essere amici, nè in questa vita nè in quelle che verranno. Detto questo, amatela come merita perchè vi banno tutti.

P.S: Domani è sabato e come sapete nel weekend non aggiorno quasi mai a meno che non ho un capitolo già pronto. Ora. Io il capitolo pronto ce l'ho, la mia domanda è: ne volete due oggi o uno oggi (questo) e uno domani? Fatemi sapere, la maggioranza vince <3



Capitolo 40




PARTE I REGULUS


Dopo che Patroclo non riuscì a convincere Achille a combattere per i Greci.

Dopo che Achille lasciò che Patroclo affrontasse i Troiani senza di lui.

Il grande guerriero inclinò la testa all'indietro e chiese agli dei di "concedergli di poter tornare illeso".

Riportalo da me, li supplicò.

Riportalo da me.

Riportalo indietro.

Gli dei erano un'invenzione Babbana e da quello che poteva dire Regulus erano piuttosto inaffidabili quando si trattava di proteggere le persone. Ma poi, non era nemmeno sicuro che la magia avesse mai davvero protetto qualcuno che amava.

Fissò la porta a lungo dopo che James se ne andò.

Riportalo da me.

Riportalo da me.

Riportalo indietro.

Ma i maghi non sapevano pregare. E Regulus dubitava che gli dei avrebbero ascoltato anche se fosse riuscito a pregare.

Alla fine riuscì a tornare ai dormitori di Serpeverde, anche se non era sicuro di come. I suoi pensieri erano radiostatici. Niente era a fuoco. Niente era chiaro. Almeno non fino al momento in cui entrò nella sala comune. Per qualche ragione, il rumore, o la gente, qualcosa lo fece sobbalzare. Fece in modo che le cose iniziassero a diventare reali tutte all'improvviso.

Era in iperventilazione quando raggiunse il fondo delle scale, afferrò la ringhiera per sostenersi. Questo non poteva accadere lì. Non poteva. Non poteva avere un fottuto esaurimento nervoso nella sala comune dei Serpeverde. Implorò le gambe di muoversi ma non lo fecero, cercò di rallentare il respiro e di sbattere le palpebre per eliminare l'offuscamento nei suoi occhi. Aveva passato cose peggiori di quella. Non seppe perché lo stava distruggendo così tanto.

"Salve partner", disse una voce familiare e allegra mentre Cerci scendeva le scale. 

Regulus potè vederla ma solo a malapena, in parte nascosta dal nero che aveva iniziato a cancellare i bordi della sua vista. Se non fosse riuscito a controllare il respiro, sarebbe svenuto.

"Regulus?" la sentì dire, preoccupata.

Sperò che nessun altro lo avesse notato. Non stava facendo nulla, letteralmente non stava facendo nulla, non stava piangendo, non stava gridando nè si muoveva. Sperò che tutti gli altri fossero troppo occupati per vederlo congelato in fondo alle scale. Per notare i rumori sibilanti che faceva il suo respiro mentre lo risucchiava via troppo velocemente.

"Ehi," Cerci era proprio di fronte a lui adesso, parlava a voce bassa, "stai bene?"

Si allungò per toccarlo e lui si tirò indietro immediatamente. Gli occhi di Cerci si spalancarono e voleva spiegarle che proprio non sopportava di essere toccato in quel  momento. Che era troppo forte. Ma quando aprì bocca, con suo orrore, tutto quello che uscì fu un singhiozzo.

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONEWhere stories live. Discover now