Tutti commettiamo errori. Ma facciamo anche delle scelte. È importante per James, questa differenza. Ce la mette tutta per non confondere le due cose.
Dal testo:
Ci fu un attimo di silenzio prima che un sorrisetto si facesse strada sul viso di Siriu...
Note autrice - IMPORTANTE - Questo capitolo si svolge contemporaneamente all'ultimo capitolo pubblicato (in pratica questo è il capitolo 33 dal punto di vista di Sirius e Regulus), se fossi una scrittrice migliore non dovrei dirvelo ma sfortunatamente per tutti noi lo sono
TW: Abusi sui minori (grazie Walburga)
TW: Morte/uccisione (nessun personaggio principale è stato danneggiato durante la realizzazione di questo capitolo)
Note traduttrice: Nonostante il trasloco in atto sono riuscita a postare, POI NON DITE CHE NON VI PENSO. Comunque in questo capitolo ci saranno un mini Sirius e un mini Regulus troppo pucciosi, poi un sacco di sofferenza, lacrime e molta rabbia. Come sempre è una gioia vedervi soffrire per questi personaggi <3
Capitolo 34
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PARTE I: REGULUS
AGOSTO 1971
Sirius e Regulus sedevano a gambe incrociate sul letto di Sirius, con il piumone sospeso sopra di loro a mo' di tenda improvvisata. Era stato loro padre a realizzarla
"Di nuovo" sussurrò Regulus, con gli occhi sbarrati mentre fissava la nuova bacchetta stretta nella mano del fratello maggiore. Potè vedere il sorriso di Sirius anche nell'oscurità.
"Lumos". La punta iniziò a brillare, illuminando il fortino di coperte e facendo sussultare Regulus proprio come aveva fatto le ultime quattro volte.
"È così bello" disse Regulus, prima di arrossire. A sua madre non piaceva quando parla così, bello, carino, diceva che lo faceva sembrare troppo dolce.
Ma Sirius sorrise ancora di più. "Bello eh?" disse, agitando un po' la bacchetta. "Tutto quello che ho dovuto fare è stato leggerlo su libro e mi è venuto al primo colpo. In quella scuola le cose saranno così dannatamente facili".
Regulus annuì entusiasta, certo di aver ragione, Sirius era la persona più intelligente che aveva mai conosciuto.
"Perché hai bisogno di andarci, allora? Non potresti semplicemente imparare tutta la tua magia dai libri?" sperò che la sua voce non uscisse fuori così disperata come pensava.
Il giorno dopo Sirius sarebbe andato in stazione, serebbe andato ad Hogwarts, sarebbe andato via da Regulus. Fino a Natale. Sentì il suo labbro inferiore iniziare a tremare e smise immediatamente di pensarci. A Sirius non importava quando chiamava le cose belle, ma odiava quando Regulus piangeva.
"Probabilmente potrei studiare da autodidatta, sì" Sirius scrollò le spalle, con tutta l'arrogante sicurezza di un undicenne. "Ma poi dovrei restare qui." Arricciò il naso, come se il solo pensiero gli lasciasse l'amaro in bocca.
"Ma staresti con me" disse Regulus mite, facendo ammorbidire il viso di suo fratello.
"Aw Reg, sai che ti voglio bene vero?" diede una pacca sulla spalla a Regulus. "Sei il mio migliore amico. Ma non sopporto questa casa. È troppo soffocante. È troppo piccola."
