Capitolo 44

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Note autrice: Questo farà male

Note traduttrice: cioè se già l'autrice mette come incipit "questo farà male" iO NON OSO IMMAGINARE.
Ci saranno tante lacrime, zuccotti

TW: Riferimenti a violenza sessuale / Violenza sessuale sotto minaccia (c'è un momento in questo capitolo in cui sembra che le cose stiano per intensificarsi, voglio rassicurarvi sul fatto che non lo fanno)

TW: Morte (questo fará male, è verso la fine, quindi prendetevi cura di voi stessi)

Ancora note autrice: INOLTRE voglio dirlo prima che urlate allo schermo leggendo questo capitolo /o urlate a me (ciao!) Questa fic si attiene al canon ma è anche un'interpretazione del canon, quindi a volte mi metto in gioco con diverse cose, in particolare nei prossimi capitoli in cui gioco un po' con l'ordine in cui le cose accadono.

**Traduzioni dal francese a fine capitolo**



Capitolo 44




PARTE I SIRIUS

Stava uscendo. James era in servizio con Marlene e il suo appartamento era vuoto ed era terribile e non gli importava nemmeno se facesse qualcosa di stupido perché, francamente, Remus poteva andare a farsi fottere. Aveva il cappotto addosso, chiavi e soldi tintinnavano nelle tasche, la bacchetta era infilata nella manica, pronta a partire, quando sentí il rumore dei passi sulle scale. Sirius si bloccò, fissando la porta. Ascoltò il rumore della serratura che scattava, guardò girare la maniglia della porta. Si disse che non aveva idea di chi ci fosse dall'altra parte, che avrebbe dovuto tirare fuori la sua bacchetta, prepararsi per una lotta. Perché sarebbe potuto essere chiunque. Ma non lo fece.

Remus si fermò a metà della porta, irragionevolmente scioccato nel vederlo, nonostante vivesse lí. Se qualcuno doveva essere scioccato, quello era sicuramente Sirius.

"Chiudi la porta?" chiese alla fine, la voce piatta.

“Oh,” Remus sembrava rude, come se stesse gridando. In realtà, sembrava piuttosto ruvido dappertutto: livido, graffiato e sporco. Chiuse la porta ma non si avvicinò più. Sirius non pensava di aver mai sentito la loro casa essere così silenziosa.

"Sirius?" disse finalmente Remus, la sua voce tremante. Sirius dovette chiudere gli occhi per un minuto perché era così fottutamente arrabbiato, oltre che stressato, non c'era nemmeno una parola per quello che sentiva. Ma era ovvio che Remus non fosse in grado di risolvere quel problema in quel momento, quindi doveva solo... trovare un posto dove metterlo.

"Togliti i vestiti", disse mentre buttava la sua stessa giacca sul divano. "Ti preparo un bagno."

"Io-"

Ma Sirius stava già camminando lungo il corridoio. Era preoccupato che se avesse dovuto parlarne in questo momento non sarebbe stato in grado di farcela. Non sarebbe stato in grado di trattenersi.

Stava testando la temperatura dell'acqua quando sentí Remus trascinarsi dietro di lui. Probabilmente Sirius si concentrò sull'acqua un po' più del necessario, ascoltando il suono di Remus che piegava con cura i suoi vestiti e li metteva sopra il water. Alla fine Sirius si costrinse a voltarsi.

Fu difficile per lui non reagire allo stato in cui si trovava Remus. L'aveva già visto cosí prima, ma quello—il suo corpo era coperto di lividi ed ematomi, come se qualcuno lo avesse picchiato. Senza nemmeno pensarci, Sirius si sentí di allungare la mano, ma Remus si allontanò, guardando in basso come se si vergognasse. La mano di Sirius si bloccò a mezz'aria e poi cadde lungo il fianco.

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONEWhere stories live. Discover now