Capitolo 37

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Note autrice:

TW: morte/omicidio (non descritto graficamente, avviene fuori schermo, nessun personaggio principale)

TW: discussioni su stupro/aggressione sessualeTW: una piccola menzione al cristianesimo(Penso che sia tutto, ma se dimentico qualcosa fatemelo sapere - questo vale sempre, se c'è qualcosa che pensate dovrebbe essere tw che non specifico, per favore fatemelo sapere!)


Note traduttrice: Madonna ragazzi che ship magica che è nata con questo capitolo. IO AAAAAAAAAAAH AIUTO NON CE LA FACCIO CHE AAAAAAANGST STO MALE. Madonna ragazzi che pianti che mi sono fatta nella parte finale.

Restate idratati, zuccotti



Capitolo 37




HOGWARTS ANNO 1013


PARTE I: SALAZAR


C'era una stanza nel castello che si rivelava solo quando era più necessaria. Non poteva essere visto su nessuna mappa o localizzata da nessun incantesimo. Una volta all'interno, i suoi occupanti erano al sicuro, la stanza si prendeva cura di loro, fornendo loro tutto ciò di cui avevano bisogno: potevano sentirtisi a proprio agio, essere soddisfatti, essere felici. L'idea era stata di Salazar, mentre gli altri lo avevano semplicemente assecondato. Avevano assecondato la sua paranoia. Avere un posto sicuro dove nascondersi era molto importante per Salazar. Era, infatti, la ragione per cui era ancora vivo.

Quando aveva sei anni, una volta sua madre lo svegliò nel cuore della notte. C'erano state molte urla e la gente che correva in ogni dove. Tutta la loro famiglia viveva in un piccolo cottage in campagna. I suoi fratelli, cugini e zii lavoravano tutti nei campi, mentre le donne lavavano, seminavano l'orto e cucinavano. La casa era sempre piena di gente, risate e vita. Salazar lo adorava. Li aveva amati tutti. Ma quella notte le grida non erano ubriache o gioiose. Quella notte era stato spaventoso.

"Vieni mio caro, tesoro mio, vieni, vieni con me" aveva tubato sua madre mentre lo portava fuori di casa e attraverso il prato sul retro verso il piccolo capanno in cui riponevano attrezzi e carne essiccata. Lo aveva spinto intorno a casse e altri detriti prima di stendere una coperta per terra in un angolo e fargli cenno di sdraiarsi. Salazar era troppo stanco per fare domande.

"Dormi ora tesoro" gli disse dopo avergli baciato la testa. "Andrà tutto bene. Ma devi restare qui, ok? Nessun movimento, nessun rumore, non finché non vengo a prenderti io, va bene? Sal?"

"'kay mamma" aveva biascicato, ancora mezzo addormentato.

"Bravo ragazzo."

Era vagamente consapevole del fatto che lei stesse spostando le casse davanti a lui.

 Nascondendolo alla vista.

Quella fu l'ultima volta che vide sua madre.

L'ultima volta che aveva visto qualcuno della sua famiglia.

La città Babbana che si trovava ad un giorno di distanza aveva sentito delle voci su di loro. Su cosa fossero. Da buoni cristiani non potevano permettere che un tale abominio continuasse. Una famiglia di streghe e maghi. Di adoratori del diavolo.

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONETahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon