chapter 26

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«puoi anche evitare di fare la gelosa,sai?» mi punzecchiò Quattro mentre ero sul fondo del pozzo a scaricare la tensione che avevo accumulato mentre eravamo fuori dal quartiere generale a fare quella gita turistica.

«non è il momento per avere una discussione Quattro» altri due pugni sul sacco.

«immagini la faccia di tris mente colpisci quel sacco?»

«no»

«immagini me che rivolgo parola  a tris?»

«dio,smettila!non sono gelosa,né della rigida che ti rivolge parola e né di te che comprende tutto quello che fai. Smettila di sentirti al centro dell'universo perché mi stai letteralmente sui coglioni! Smettila di fare il gentile con me,smettila di far uscire la tua parte pacifica che c'è in te per medicarmi e smettila con queste escursioni del cazzo sui campi dei pacifici!»

Rimase interdetto e il mio viso iniziò ad umidirsi.
No..Non ora,ti prego nemesi..Non piangere con Quattro a qualche metro di distanza,è da deboli
Non fare la debole,non lo sei..smettila di piangere.

Cazzo.
Iniziai ad accasciarmi sul pavimento ma quattro mi raggiunse per tenermi sú.

«ei,ei,ei»  mise una gamba fra le mie per sorreggermi meglio.

Cercai in tutti modi di evitare il suo sguardo ma con la sua mano mi bloccò il mento,incastrato le sue iridi con le mie.

«cosa succede terremoto?» mi sorrise sinceramente e la sua mano raccoglieva le mie lacrime.

Terremoto.
Mi mancò il respiro.

«nella vita avrei avuto  bisogno di sfogarmi ma a  nessuno  importa   nella stessa maniera che mi preoccupo per gli altri..a volte mi pento di essere così»

«puoi parlare con me,lo sai che non sono qui per giudicarti»

«certo, come no» borbottai.

«farò finta che tu non abbia detto niente.»
«vuoi parlare di cosa ti passa per la testa?»

«non ne ho idea»

«basta che non parlarne..ti faccia andare sui binari come la scorsa volta»

Cosa?che ne sapeva lui?

«cosa?»

«ti vidi la prima volta seduta su un tronco, vicino ai binari scoperti dove il treno passa lontano dai campi... ero sul margine del vagone»

«eri tu..»

« ed eri tu la ragazza dai capelli rossi che voleva uccidersi»

«non volevo farlo!volevo stare sola»

Alzò un sopracciglio del tipo:'certo,io ti credo assolutamente' e sbuffai.

«sono pronto ad ascoltarti»

«dentro di me ho il caos più totale, ci sono momenti in cui manderei tutti a fanculo e sparirei per giorni, altri in cui ho cosi tanto bisogno di qualcuno, di rassicurazioni, di affetto..» iniziai pronta a spogliarmi dalle mie insicurezze.

«resterei ore a piangere, oppure il tutto mi è indifferente..non ho una via di mezzo,mi sento così vuota..come se non avessi emozioni e mi sta facendo arrivare alla disperazione totale non sapendo cosa farne della mia vita o addirittura delle scelte che sto compiendo... se avessi sbagliato a non scegliere i pacifici?»

«hai fatto una scelta di cuore, è solo nella tua testa tutto questo nemesi. Sei sicura sulla tua scelta negli intrepidi e ogni giorno lo confermi nell'addestramento perché dai il meglio di te e lo conferma la classifica che stai facendo un buon lavoro.»

Rimasi in silenzio,non sapendo cosa dire e continuò lui riprendendo il discorso che avevamo fatto nella sua camera mentre mi medicava.

«credo che  il dolore sia il marchio dell'amore, lo percepisco come una punizione per aver amato.  solo quando soffri capisci di aver amato tanto qualcuno.. e si nemesi,io ho paura di soffrire per qualcosa che forse non avrà il valore per cui star male»

«cosa c'entra adesso..?»

«pensavo che stessimo rivelando una cosa di noi stessi.»
«con me puoi essere un libro aperto,sarò felice di leggerti fra le pagine»

«neanch'io credo tanto nell'amore sai?sono convinta che il dolore che pervade l'essere umano sia l'amore.
Dopo che vieni ferito, non ti fidi più, preferisci stare solo con i tuoi pensieri.
Succede che quando
qualcuno ti dice "ti voglio bene”, rispondi con un sorriso e pensi che è soltanto una bugia strutturata bene e .. la realtà è che sei solo tu a sapere come andrà il resto della tua vita con le tue paure
a volte il dolore passa, ma rimane il vuoto, e se  è incolmabile, i giorni passano ma sono solo giorni, non più vita.
E io voglio vivere la mia vita»

«anche tu paura di soffrire?»

«ho paura di rimanere sola. Di non essere abbastanza per chiunque mi stia intorno..che qualcuno possa essere meglio di me,che qualcuno prenda il mio posto..mi spaventano le persone,perché so che in realtà non sono così difficile da rimpiazzare»

«sbagli a crederlo»
«difficilmente ci sará qualcuno meglio di te,perché la tua personalità è così vasta che non riesci a gestirla neanche tu..»

«in poche parole mi stai dicendo che soffro di disturbo della personalità?» ci risi sopra e lui sorrise alla vista del mio umore.

«devi rovinare i momenti seri? Ci interrompono quasi sempre,non credi»

«ti ho avvertito Quattro i primi giorni..»

«di cosa parli?»

«finirai per essere innamorato di me»

«due persone che hanno paura di soffrire..sono  sempre due persone che alla fine si ameranno»

«è una garanzia?» domandai

«un dato di fatto.»

«passare tempo con me, ti fa cambiare idea su narciso?» domandai

«certo che no. Ma preferisco che tu riceva soltanto le mie di attenzioni.»

«la gelosa sarei io?»

«non avresti motivo di esserlo. Narciso non ha rivali»

«mh.certo»

«cosa c'è?»

«appena ne troverai una più bella di me,ti dimenticherai persino del mio nome»

Aumenta il mio ego quattro,fammi sentire l'unica.

«difficile scordarsi di Narciso,del mio»

«questo è da vedere»

«Non t'accorgi, Diavolo che sei, che tu sei bella come un Angelo» sussurrò al mio orecchio.

Leopardi.

Lo guardai torva,non me l'aspettavo così intelligente..lo facevo più stupido di quanto credessi..

Mi sbagliavo su di lui,dal primo istante.

«hai capito,mi piace la letteratura»

«devo dire che non me l'aspettavo» rimasi colpita.

«mi piace si,ma mai quanto mi potresti piacere tu»

E non mi aspettavo neanche questo.

N/A
Vi volevo augurare buona Immacolata così, con nemesi e Quattro. ♥️

Narcissus.Where stories live. Discover now