chapter 92

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Respiravo, non ero morta.
Provai a muovermi per accettarmi, ero viva e vegeta.

Allora perché sul mio petto avevo una sorta di proiettile ma senza aver riportato ferite?

Mi guardai attorno, da nessun corpo fuoriusciva sangue.

Che fosse un altra idea pazza di jeanine? Solo i divergenti erano svegli?

Quattro.

Non avevo nessuna pistola con me, soltanto un coltello di cui la lama era anche mal funzionante.

Decisi di entrare, per fortuna sapevo fosse fosse l'armeria e con la velocità di una lepre andai senza attirare l'attenzione.

Sentii delle voci e mi accostai per sentire meglio cosa dicessero.

«Tris, dobbiamo muoverci» la voce di Uriah  estese  per l'intera stanza.

Era anche lui.. Un divergente? Era ben allenato.

«ragazzi» li richiamai

«porca miseria» Uriah si portò una mano sul cuore con il fiatone.

«paura?»

«prima volta in cui non so cosa fare, questo cancello non si apre!" le armi erano  dietro ad un cancello chiuse sottochiave da un lucchetto.

Mi ricordai di avere il coltello e cercai di utilizzarlo per aprire.

Ma l'unica cosa che ricevetti era la lama del coltello divisa a metà

«Che palle» disse frustrato Uriah

Dei passi alle nostre spalle ci zittirono, appena il soggetto iniziò a parlare un brivido dietro alla schiena mi scosse, un odio profondo mi riempí il cuore mentre mi voltai per guardarlo negli occhi.

«guarda guarda.... Chi abbiamo qui, tre divergenti» Eric si fermò a qualche centimetro dalle mie labbra

«chi non muore, si rivede» sussurrai

«felice di rivederti, ti sono mancato?» non feci tempo a rispondere che mi prese dai capelli e mi fece piegare sulle mie stesse ginocchia arrivando all'altezza del suo organo maschile che si era raddoppiato.

Nonostante fosse passato del tempo, il suo corpo era persuaso dal desiderio di avermi.

Avrei giocato la mia ultima carta che avevo a disposizione, quello di sedurlo fino allo sfinimento per captare la sua attenzione su di me anziché sulla mansione che doveva svolgere.

'Che il gioco abbia inizio' pensai.

Eric fece segno a due agenti di prendere tris e Uriah,insieme ci portarono all'ufficio di Kang.

Vidi un paio di uomini in ginocchio e persino una bambina bionda con la faccia d'angelo.

Ti prego, no..

« non preoccupatevi, il resto dei vostri compagni non sono morti, sono soltanto in uno stato di sonnolenza e dovete essere felici per loro, sono persone normali..
Voi invece, un po' meno ed è per questo che siete svegli» e mi spinse contro il suolo mettendomi nella stessa posizione degli altri.

«ciao max!»salutai il mio vecchio capo fazione con finto entusiasmo e lui ricambiò

«nemesi»

«come va?a me potrebbe andare meglio se solo il tuo collega non avesse queste manie di sadomasochismo.
Anche meno eric, anche meno»

Prese delle fascette dal pantalone e mi  legò i polsi.
Stessa cosa fecero i suoi cani da guardia.

«se volevi un pompino, bastava chiederlo» mi leccai il labbro e alzai il capo nella sua direzione.

Solo allora lo guardai, aveva rasato i capelli a zero e aveva messo un bel po' di muscoli sulla parte superiore delle braccia.

Si era fottutamente raddoppiato.

«il tuo fidanzato non vorrebbe»

Mi farebbe fuori.

«quale fidanzato?» ma non rispose e iniziò a camminare a cerchio.

Ad ogni passo che faceva sembrava seminare agonia e cercai in qualche modo di continuare il mio gioco.

«è solo un piccolo controllo di routine e poi siete liberi di andare.

Si fermò, non so su di chi ma mi voltai il più possibile sperando non sulla bambina.

Per fortuna, non era lei.

«dieci percento.
mh guarda , sei quasi normale»non identificai il suono, ma sapevo soltanto che in mano aveva uno strumento che mostrava la percentuale  della divergenza che un soggetto possedeva in corpo.

Nonostante questo, fui curiosa di sapere quale fosse la mia percentuale.
Se a tris fosse più alta della mia.

«Che noia»  nella stanza ci fu silenzio che venne sostituito da uno sparo.

Nessun proiettile finto, questa volta un divergente era morto sul serio.

«questo non fa parte della missione» max  fece due passi in avanti  contrariato dal gesto di eric.

«allora?per quanto mi riguarda fanno comunque parte dei fuori legge.» eric era sempre persuasivo quando parlava, era fortemente convinto che tutti dovessero piegarsi al suo volere.

Così come jeanine, se qualcuno mi avesse detto che in un certo senso erano parenti non mi avrebbe sorpreso.

«concludiamo rapidamente, tra poco gli altri si sveglieranno»

Era il mio momento
«sai cosa mi piace di te eric che quattro non ha?» tentai per aumentare il suo ego.
«la potenza per fare queste cose.
Lui non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, ma tu..
Tu sei diverso, sei potente»

mi ignoró
Pezzo di merda,l'aveva intuito.

Continuó a camminare come se stesse scegliendo la sua preda da uccidere.
«smetti di fare ambarabaccicicocó, cazzo. Muoviti!"  urlai

«tu sarai l'ultima, dolcezza»

Si fermò dinanzi la bambina.

«ciao tesoro»

«io.. non dovevo..»fece per parlare ma lo strumento e disse la sua percentuale.

«quaranta percento.
temo che non sia nemmeno tu»

Essere cosa?

«io.. Non dovevo scendere, la signora ha detto così»

Non c'era nessuna donna oltre me e tris, mi voltai verso di lei e le chiesi se fosse stata lei.
«si riferisce a te?» bisbigliai.

«si. fa' qualcosa, sei più vicina»

Mi voltai, Eric puntò la pistola sulla fonte
«dovevi dare ascolto alla signora» e appena il suo dito si avvicinò al grilletto gli saltai addosso.

Mi venne a cavalcioni, portando le sue mani sul mio collo e strinse la presa

Scoppiai a ridere, come se fossi una psicopatica

«pensi di farmi male eric? A me queste robe eccitano più del dovuto»

«basta! Eric dobbiamo ancora farle il test, jeanine ha detto di farlo a tutti» e nel mentre il biondo si alzò, max mi puntò quel cosiddetto strumento

«mi venga un colpo» ammise.

«che c'è?»

«è lei che stavamo cercando»

«non ci credo» e eric controllò  lui stesso.

Cento percento.

«abbiamo trovato il soggetto perfetto» sussurrò

«a trovarla una cosa in cui sono imperfetta» ci scherzai non capendo la gravità della cosa.

«se credi di essere fortunata, beh ti sbagli, rimpiangerai che non ti abbia uccisa.»

Narcissus.Where stories live. Discover now