Chapter 88

108 5 0
                                    

Raggiunsi quattro al piano di sopra e bussai alla sua porta, senza ricevere un consenso mi presentai nella stanza.

«quattro..» era seduto sul letto con il viso fra le mani.

«perché non Tobias?»

Ci pensai a quello che aveva detto poco prima a tavola
«avevi detto che il tuo nome era quattro.. Allora-»

«per te sono Tobias nella vita e Quattro quando facciamo queste dannatissime missioni.
Per lei sono quattro in qualunque ambito.
È una cosa diversa, tu sei una cosa diversa.
Sai cosa voglio intendere, vero?»

Accennai un sorriso accennando un 'si' con il capo

«Avrei dovuto parlarti di Lei» sbottó improvvisamente dopo un silenzio a mio avviso, imbarazzante..
con il capo basso non trovando il coraggiosi guardarmi negli occhi

«tranquillo, se non avessi visto il mio scenario della paura molto probabilmente a quest'ora non sapresti ancora niente di me.
Fidanzati o meno, non mi piace parlare del mio passato.
Sono forse l'unica persona che può capirti.
Quindi è tutto okay»

«niente più segreti fra noi, ok?»uscì dalla sua bocca come se fosse un sussurro debole, quasi pronunciato con un filo di voce

«non mi piace che l'idea che qualcuna o qualcuno ci faccia allontanare
Solo il pensiero mi provoca le vertigini.»

Quella donna avrebbe dovuto fare la cosa peggiore al mondo , qualcosa di terribile per farlo arrabbiare così, vedendo il suo stato mal ridotto

Tobias mi guardó contrariato a causa della mia totale assenza di dialogo

«Da quanto tempo siete in contatto ?»gli domandai

«Da un anno circa.» ci pensó su e continuó a parlare
«Mi ha mandato un messaggio in codice, chiedendomi di incontrarla al deposito dei treni.
La mia mente pensava a chiunque persino a marcus, ma non lei.
Ci sono andato perché ero curioso, e l'ho trovata là. Viva.
Non è stato un bell'incontro, come puoi ben immaginare. »

«Perché ha lasciato gli Abneganti? » mi ero fatta informare da tris, su tutti i dettagli della sua storia.
Così da non tralasciare nessun frammento, per non parlare di cose che avrei dovuto non citare.
Non aveva ancora metabolizzato la vicenda e non volevo assolutamente renderlo triste a causa mia.

«Aveva una relazione.» Scosse la testa. «E non c'è da stupirsi, visto che mio padre...»
«Be', diciamo solo che Marcus non era più gentile con lei di quanto lo fosse con me.»

Percepivo le sue emozioni come un lama conficcata nel mio cuore.
Una sensazione al petto mi innondó, volevo assorbire tutto il suo dolore trasformandolo in nostro.

Cercare magari qualche modo di alleviarlo per qualche minuto ma avevo paura di essere di troppo.

capivo cosa provava ma io volevo gestire il mio dolore da sola, ma lui?

Lui voleva essere aiutato? Da me?

«È... per questo che ce l'hai con lei? Perché gli è stata infedele?» ero posta dinanzi a lui, la sua fronte era appoggiata sul mio ventre mentre lui era seduto sul cigoloso letto.

«no!»rispose troppo bruscamente, sbarrando gli occhi.

Si ricompose quando la sua risposta mi fece sobbalzare e lo notó perfettamente.

«scusami.
No, non è per
questo.
Aveva tutto il diritto di lasciare mio padre, questo lo capisco» mormoró

«Ma perché non ha pensato di portarmi con sé?» Strinsi le labbra.

La forte emozione che mi provocò quella frase, allontanò tutti i Mali del mondo facendo passare me e Tobias in un altra dimensione.

«Ah, ce l'hai con lei perché ti ha lasciato con lui»

L'aveva abbandonato con il suo peggior incubo. Ci credo che la odia.

Cercò la mia mano e fece scivolare le sue dita tra le mie.

"Proprio così.." disse con il tono di voce spezzato come se stesse per iniziare un pianto liberatorio.

Come per dire
'Per favore, ormai sai tutto di me, non lasciarmi solo con i miei demoni'

Mi misi a cavalcioni su di lui, Mi schiacciai contro il suo corpo.

L'ansia mi offuscó la mente in quel momento che pensava a tutt'altro, ma il resto del corpo sembrava sapere esattamente che cosa stesse facendo.

Mi bació con foga, portando le sue mani dietro alla mia schiena spingendole verso di lui soltanto per avvicinarmi più di quanto non gli fossi già incollata.

Fece per sfilarmi la maglietta ma bloccai i suoi polsi fermi anfora Sull'orlo Dell'indumento.

«non dimenticheremo i nostri problemi con la terapia del sesso, Tobias.
Niente sesso fin quando saremo qui.
Sapere che Evelyn è a pochi metri da noi mi mette a disagio.»

Rise e fui contenta che il mio imbarazzo lo divertiva.
Mi finsi offesa e gli tirai un pugno sul petto.

«ridi delle mie disgrazie eaton?»

"certo che no.
Mh, domani che ne pensi se andiamo dagli altri intrepidi che sono rimasti? Li raggiungiamo dai candidi e poi vedremo cosa fare successivamente?»

Il mio pensiero andò subito alla mia migliore amica, che fine avrebbe fatto?
Voleva continuare a seguirmi? Tornare dai pacifici? Restare con gli esclusi?

Volevo proteggerla, a tutti i costi.
Avrebbe potuto essere un pensiero da egoista ma io tenevo a lei più di tutti messi assieme.

Sarei morta per lei, era come una sorella.
Fianco a fianco.
Lei era la mente, io il corpo che reagiva.
Era tutto ciò che mi mancava, la bontà, l'altruismo.

«si, ma devo parlare prima con Melek.
Vorrei sapere cosa farà al riguardo»

«nemesi...
Non potrà combattere con noi, prima o poi dovrà trovare un rifugio.»

«lo troverà dai candidi, non voglio che resti qui sola, è una ragazza forte si..
È il massimo ad ambientarsi ma come farò senza di lei? Se jeanine dovesse attaccare di nuovo i pacifici? O addirittura gli esclusi perché lei pensa che i divergenti si nascondono da loro? Non voglio che succeda Tobias, voglio che sarò io guardare le sue spalle.
Devo essere la sua ombra» feci quel discorso tutto ad un fiato.

«inutile farti cambiare idea, faresti comunque come vuoi tu.»

farei lo stesso se fossi stato nella situazione di Melek.
Voi due costituite la mia famiglia ormai, siete le uniche persone a cui tengo.
Farei anche l'impossibile per voi»

Tobias Eaton era la mia famiglia.

Narcissus.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora