𝟚𝟡 - 𝕄𝕖𝕤𝕤𝕖𝕕 𝕦𝕡.

2.6K 67 70
                                    

Qualcosa gli toccò insistentemente la spalla per diversi secondi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Qualcosa gli toccò insistentemente la spalla per diversi secondi. In un primo momento credeva si trattasse solo di una semplice impressione o di un sogno. Non c'era alcun rumore accanto a lui che gli facesse credere che fosse reale. Ma quando quel tocco si fece ancora più insistente, una smorfia frustrata gli comparve sul volto e si costrinse ad aprire gli occhi.

Era ancora nella stessa posizione in cui si era addormentato poche ore prima. Quanto tempo era passato? Non ne aveva idea, ma la luce che rifletteva in quella stanza dalle pareti bianche lo fece convincere che era finalmente mattina. Si mosse leggermente la testa, ma se ne pentì subito quando un raggio di sole gli colpì a pieno gli occhi appena aperti, facendogli voltare la testa di scatto verso il basso. Fu quando fece quel movimento che l'oggetto di suo interesse non fu più la luce del mattino o l'orario che ancora non conosceva.

La vide.

Il suo viso d'angelo, ancora dormiente, fu la cosa migliore che Steve vide quella mattina. Sembrava rilassata, forse per la prima volta dopo tanto tempo. Era ancora poggiata sul suo petto, non si era spostata di un centimetro mentre dormivano. La luce rifletteva sulla sua pelle bianca ma metteva ancora di più in risalto le sue guance rosate. Le labbra erano leggermente schiuse, gonfie e rosate tanto quanto le guance.

Dovette trattenere a lungo la voglia di baciarla, se lo avesse fatto probabilmente l'avrebbe svegliata in men che non si dica. Svegliarla non era un'opzione, era così bella ed innocente mentre dormiva che non ne avrebbe avuto il coraggio. I suoi lunghi capelli biondi erano sparsi qua e la sulle sue spalle, mentre qualche ciocca le cadeva sul viso. La sua piccola manina era ancora poggiata sullo stomaco di Steve, ma era coperta dalla mano di lui che si era posata su di essa. Proprio come qualche ora prima, infine, le sue spalle erano ancora circondate dal braccio di Steve. Fu sollevato al pensiero che lei era riuscita ad addormentarsi nonostante le circostanze in cui si trovavano non fossero proprio le migliori, ma il suo viso interamente rilassato gli confermò che in quelle poche ore in cui avevano dormito era andato tutto bene.

Prima di addormentarsi del tutto, Steve aveva avuto il dubbio che la ragazza al suo fianco potesse avere qualche incubo proprio come era accaduto il pomeriggio del giorno prima e che molto probabilmente non avrebbe dormito come si deve. Quel pensiero, però, venne smontato non appena lui aveva posato lo sguardo su di lei.

Zoe dormiva beatamente tra le sue braccia, tanto che Steve ebbe paura a fare qualsiasi movimento con il timore di svegliarla e annullare quella comodità che tanto aveva trovato. Anche lui, nonostante non fosse uno che trovava facilmente relax nella dormita, aveva dormito in modo sereno nonostante la sua stanchezza gli fece notare che non aveva per niente colmato le abituali otto ore e mezza di sonno. Accanto a lei, però, era stato come se quelle ore fossero state colmate senza problemi. Si era lasciato andare tra le braccia di morfeo dopo di lei, solo per assicurarsi che Zoe si addormentasse.

Nonostante fosse stata lei, per prima, ad obbligarlo a dormire un po' confermando più volte di non essere per niente stanca. Alla fine, senza ulteriori indugi, era stata lei stessa la prima a crollare confermando i pensieri di Steve: era più stanca di quanto potesse immaginare. Steve avrebbe voluto rimanere in quel modo ancora per un po', ad osservarla. Guardarla dormire poteva tranquillamente diventare il suo hobby preferito.

GROWN • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora