PROLOGO

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Sasha POV.


Apro gli occhi di scatto, risvegliata dal sonno senza sogni in cui sono caduta, da urla, spari e suoni di passi appena dietro la porta chiusa, unica barriera tra me e l'esterno.

Che cosa sta accadendo?

Chiudo gli occhi, artigliando il lenzuolo, ma il rumore della porta che sbatte contro il muro me li fa riaprire di scatto. Il mio sguardo si posa sul gruppo armato di uomini vestiti di nero, che fanno il loro ingresso nella stanza, circondano immediatamente il mio letto.

Chi sono questi uomini? Possibile che siano venuti a riprendermi? Che abbiano capito che il dottore stia prendendo tempo?.

- Bene, bene, bene, bel posticino, non c'è che dire. Ben nascosto. A chi verrebbe in mente di cercare una puttana nella Casa del Signore? –

La voce maschile dall'accento straniero mi riscuote dai miei pensieri.

Gli uomini attorno a me si fanno da parte, come le acque con Mosè, e il mio sguardo si posa sull'uomo alto, dalle spalle larghe e dal corpo muscolo, che i pantaloni e la maglietta neri, non riescono a nascondere. Emana un'aura di potere, carisma e sicurezza di sé che ti intima di sottometterti, chiunque tu sia e soprattutto, a non sfidarlo, almeno che non sia il tuo ultimo desiderio. Ne ho visti tanti di uomini potenti o almeno, recitavano la parte degli uomini potenti e sicuri, ma era tutta una finzione. Erano forti con i deboli e vermi con i più forti. Ma questo che ho davanti mi dice l'istinto, che non sta affatto recitando una parte. Quest'uomo è pericoloso. E ho imparato a fidarmi dell'istinto.

Incontro il suo sguardo e rabbrividisco, stringendo il lenzuolo fino a sbiancarmi le mani.

- Bel nascondiglio. Persino io ho fatico a trovarti. Quale era il piano? Doveva sapere che non saresti potuta scomparire da un giorno all'altro. Prima o poi saresti tornata nella Whore House, sei una merce troppo importante perché ti lascino andare così facilmente-

Mi mordo le labbra, cercando di controllare il battito impazzito del mio cuore.

- Nessuna risposta? Lascia che ti illumini. Il piano era di rispedirti al bordello non appena ti fossi ripresa. Come vedi non è il tuo cavaliere dalla splendente armatura. Può aver pensato di aiutarti, ma ha cambiato idea quando gli sono arrivati con il fiato sul collo. Sa benissimo che razza di persone sono quelle che ti hanno comperata. Non è uno stupido, non metterebbe a rischio la sua vita per te –

Sgrano gli occhi.

- Non ne eri a conoscenza, vero? Ahi, ahi, ahi, bambina. Non lo sai che non ci si deve fidare dei principi azzurri? Meglio fidarsi del diavolo, almeno con lui sai che cosa aspettarti-

Deglutisco, terrorizzata.

Chi è quest'uomo? Che cosa vuole da me? Come ha fatto a trovarmi? Questo centro è segreto.

Il suo sguardo si posa su di me, spogliandomi con gli occhi. Un esame attento a cui so che non sfugge nulla: i segni di percosse lungo il corpo, i lividi violacei e le cicatrici impresse nella pelle da coltelli e sigarette, il livido sotto lo zigomo, i lividi sui polsi per essere stata legata al letto per giorni, senza mangiare per aver osato ribellarmi ad un cliente. Il labbro spaccato, in via di guarigione. La mia storia raccontata dal mio corpo.

- Sembra che si siano divertiti con te. Sei una ribelle o semplicemente sono dei pervertiti i tuoi clienti? –

Sgrano gli occhi, incredula.

- Immagino più la seconda. Non sembri una combattente, ragazzina. Affatto-

Non rispondo.

. Portatelo qui -

Il mio sguardo si sgrana quando riconosco nell'uomo trascinato nella stanza, nel dottore che mi ha portata qui, dandomi una speranza. Ma a quanto pare anche lui era deciso a tradirmi.

Che cosa ci fa qui? Non è mai venuto dopo la notte in cui mi ha portata in questo posto. Nessuno doveva sapere dove mi trovavo. Per tutti ero ancora nella clinica segreta dove portano le ragazze messe male.

- Lo riconosci? –

Lo portano accanto al letto, lasciandolo cadere senza troppe cerimonie sul pavimento.

Annuisco, guardandolo. È messo male. Il sangue gli esce dal naso e una parte del volto si sta gonfiando. Che cosa gli hanno fatto?

- È questo l'uomo che ti ha portata via dalla Whore House, nascondendoti in un centro per donne maltrattate? –

Annuisco nuovamente.

- Non è stato molto difficile tirargli fuori le informazioni che mi servivano. Non è esattamente un duro il tuo campione. Dovresti scegliere meglio, ragazzina –

- Non ho fatto nulla. Vi prego, lasciatemi andare – Mormora l'uomo inginocchiato a terra, tenuto fermo da uno degli uomini.

- Ho detto che potevi parlare dottore? - Domanda, mentre l'uomo che lo tiene prigioniero lo colpisce al volto con il calcio della pistola, facendolo cadere a terra con un grido.

- No! - Urlo, indietreggiando, lo sguardo fisso sull'uomo davanti a me che sta sorridendo.

È un pazzo!

- Cosa c'è? Ti piace forse? –

Sgrano gli occhi, scuotendo il capo.

- Meglio per te, ragazzina. Non sai proprio sceglierti i tuoi cavalieri –

Lo vedo guardare il dottore, ancora a terra.

Fa un cenno al suo uomo che lo rimette in ginocchio.

- Le sue condizioni, dottore? –

- Fratture precedenti guarite da sole, spalla lussata, poi guarita, labbro spaccato, ematomi e ferite vari sparse per il corpo, una leggera concussione per aver sbattuto la testa.... –

Non ho sbattuto la testa. Mi hanno sbattuto ripetutamente contro il muro, sino a quando non sono svenuta, perché un cliente non era soddisfatto della mia prestazione.

- Soffre di attacchi di panico, dovuti alla condizione in cui è stata tenuta, è malnutrita, decisamente sottopeso –

Tengo lo sguardo abbassato, ma nonostante questo sento gli occhi dell'uomo su di me.

- Hai dimenticato la parte migliore, dottore. Vuoi un aiuto a ricordare? –

- L'hanno costretta a partorire. Due volte. La prima era poco più che una bambina. La seconda aveva sedici anni. Ha avuto una serie di aborti spontanei ed è stata curata per alcune infezioni. L'ho portata via quando per poco non l'hanno uccisa. Ho veramente temuto che questa volta non sarebbe sopravvissuta –

- E da bravo cavaliere l'hai portata in un centro per donne maltrattate. Peccato che tra qualche giorno gli stessi uomini che l'hanno ridotta in questo stato, sarebbero venuti a riprendersela. Con il tuo aiuto. Vero dottore? –

- Io....-

- Porta i miei saluti al diavolo-

Urlo quando all'improvviso l'uomo tira fuori dal nulla una pistola e spara direttamente in testa al dottore.

L'ultima cosa che vedo è il corpo senza vita dell'uomo che mi ha salvata per poi tradirmi. Poi le tenebre mi avvolgono, grazie al Cielo.

The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora