Capitolo 43

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Sasha POV.


Osservo la donna davanti a me che mi sorride come se non avesse appena detto che suo marito l'ha comperata all'asta.

- Mi ci aveva spedita mio padre per pagare i debiti di gioco, sobillato dalla mia matrigna e da mia sorella. Sono stata fortunata, anche se allora non potevo saperlo. Vito è sempre stato un gentiluomo, anche se si divertiva a terrorizzarmi. Ho dovuto lavorare tanto per scoprire che sotto quella scorza da duro, in realtà c'è un uomo gentile, che darebbe la sua stessa vita per la sua famiglia. E Boris e Sebastian sono della stessa pasta. Immagino che Sebastian non sia stato un santo quando lo hai incontrato la prima volta-

Sorrido, scuotendo la testa.

- Mi è sembrato un diavolo. Completamente vestito di nero, circondato da uomini armati, persino l'espressione era satanica-

Scoppiano a ridere.

- Ma poi le cose si sono sistemate. Mi pare che non tremi alla sua vista, direi il contrario-

Arrossisco.

- Ho imparato che sotto la scorsa da uomo duro, c'è un animo buono. Ma come Vito, bisogna scavare in profondità-

Sorride.

- Che divertimento ci sarebbe se le cose fossero facili? Del resto, a noi i principi in scintillanti armature non piacciono, no? –

Arrossisco nuovamente allo scintillio malizioso nello sguardo di Teresa.

Questa donna parla del suo passato come se niente fosse. Quasi la invidio. Ho provato che cosa vuol dire essere venduta e anche se a lei è andata bene, immagino che cosa abbia provato la prima volta che ha visto il suo compratore. Il terrore che ha provato, la sensazione che la sua vita era finita. Eppure, ammiro il suo modo di affrontare una situazione così complicata con leggerezza. Mi fa tornare alla mente il mio progetto sulle donne maltrattate che sono riusciti a farcela nonostante tutto.

Incontro lo sguardo di mia sorella e rivedo il mio stesso sguardo. Così simili eppure così diverse.

- Quando hai saputo che la donna che ti ha cresciuto non era tua madre, hai mai pensato alla nostra vera madre? Voglio dire, ne hai mai sentito parlare? -

Scuote il capo.

- L'unica cosa che si sono lasciati sfuggire, non sapendo che ero lì, è stato il racconto di come nostro padre è stato costretto a scegliere tra noi due. Il nome di nostra madre così come la sua esistenza non è mai stato fatto. Immagino che tutti volessero dimenticare quella tragedia –

Annuisco.

- TI ha mai picchiata? Si è vendicata su di te per il fatto che nostro padre l'ha costretta a crescerti? –

Mi guarda dritta negli occhi.... mentendo.

- No. Non ha mai alzato una mano su di me-

Una vocina dentro di me mi dice che non è tutta la verità. Che quella donna malvagia abbia in qualche modo trovato come farle del male. Come vendicarsi della prova vivente del tradimento di suo marito.

- E nostro padre? TI ha mai picchiata? –

- No. Si accorgeva a malapena della mia presenza. Non credo che abbia mai dimenticato la mamma o si sia mai perdonato di aver fatto quell'atroce scelta. Penso che anche se non lo dimostrava, il ricordo di ciò che è stato costretto a fare lo dilaniava all'interno. Non è stato neanche lui a "scegliere" ma la mia vecchia balia. Non credo che lui ne avesse il coraggio. Forse ha pensato che se non ci avesse veduto, sarebbe stato più facile dimenticare-

The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.Where stories live. Discover now