Capitolo 2

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Sasha POV.


Una settimana dopo....


Osservo la tavola imbandita, con cibi succulenti, ma il mio stomaco è chiuso in una morsa causata dalla presenza minacciosa dell'uomo seduto accanto a me che invece sembra stranamente rilassato e in pace con il mondo. Ma so che degli uomini non ci si può fidare. Possono scattare da un momento all'altro, passare da un'emozione all'altra e a rimetterci sono sempre io, una donna.

Sollevo lo sguardo quando un piatto mi viene messo davanti da Esmeralda che mi sorride.

- Paella. Ma se vuoi qualche cos'altro non devi che chiedere –

- Carino da parte tua dirglielo ora che è davanti ad una tavola apparecchiata. –

Osservo incredula l'uomo accanto a me che ha appena sganciato questa bomba, servirsi con tutta la tranquillità del mondo.

- Vorrei che provasse a mangiare qualche cosa di diverso che minestrine. Mio Dio Bastian, ti sei svegliato con il piede sbagliato questa mattina? –

- È ora di pranzo –

- Sei esasperante-

- Me lo dicono spesso-

Il suo sguardo si posa su di me e mi affretto ad abbassarlo.

- Ti assicuro che non mordo, coniglietto e non credo di essere neanche così brutto da non potermi guardare negli occhi-

Arrossisco sino alla radice dei capelli, ma seguito a tenere lo sguardo basso.

- Se è un tentativo di metterla a suo agio è fallito miseramente-

- Mangia-

L'ordine perentorio non lascia spazio a dubbi. Annuisco prendendo la forchetta.

Inizio a mangiare, lentamente, assaporando la bontà di un pasto degno di nota, molto differente dagli avanzi che ci davano. Ma ben presto mi sento piena. Poso la forchetta accanto al piatto, le mani in grembo.

- Tesoro devi sforzarti di mangiare di più. Non hai quasi toccato cibo –

Scuoto la testa.

Dopo che dall'età di dodici anni il tuo stomaco è abituato a mangiare il minimo indispensabile, quando sei fortunata, è difficile mangiare normalmente.

Un movimento accanto a me mi fa sobbalzare. Prima che me ne accorga una mano mi afferra il mento, costringendomi ad incontrare il suo sguardo.

- Sei pelle e ossa, se non mangi saremo costretti a nutrirti con le flebo. È veramente questo che vuoi? Rimanere a letto con un ago in vena? –

Scuoto il capo.

- Lo penso anche io. Quindi ora prendi la forchetta e finisci quello che hai nel piatto. Sappi che se non lo farai, ti imboccherò io –

Sgrano gli occhi, ma vengo rilasciata immediatamente. Con mani tremanti prendo la forchetta e mi porto alle labbra una porzione di cibo.

Mangio altre due forchettate, ma devo fermarmi nuovamente.

Lo sento sospirare, per poi scostare la sedia.

Sobbalzo, sull'orlo delle lacrime, aspettando il colpo che so per certo arriverà.

Lo vedo gettare il tovagliolo sul tavolo e alzarsi.

Mi copro il volto con le mani.

- Per favore- Mormoro, odiandomi per la nota di supplica che ha la mia voce.

The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.Where stories live. Discover now