Capitolo 42

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Sasha POV.


Accarezzo con le punta delle dita la foto di mia "madre" che mi sorride. Ricordo quando è stata scattata questa foto. Era il mio compleanno e papà le ha scattato questa foto in un momento in cui lei non se lo aspettava, poco prima di darmi i miei regali.

Chiudo gli occhi lasciando che le lacrime scendano libere sulle mie guance. Ho passato sei anni della mia vita pensando a loro, al fatto che non abbia potuto dirgli addio ed ora grazie ad un uomo che nemmeno mi conosce ma che ha fatto più di tutti, sono davanti alle loro tombe.

Una mano sulla mia spalla mi fa riaprire gli occhi. Mi volto, incontrando lo sguardo pieno di comprensione degli occhi neri.

- Grazie-

Scuote il capo.

- Non devi ringraziarmi.. Gli sarò sempre grato per averti amata e per averti dato il loro nome e la loro protezione. Sono delle persone speciali e meritavano una degna sepoltura. Non ho fatto nulla che chiunque al mio posto non avrebbe fatto-

Annuisco, rialzandomi in piedi.

- Erano delle brave persone e sono stati dei fantastici genitori. Eravamo sempre in giro, ma non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto e il loro tempo. Mi hanno amata come se fossi loro ed ora che so che mi hanno adottata, scegliendomi, gli sono ancora più grata. Mia madre ha dimostrato che una donna può perseguire il suo sogno senza rinunciare a diventare madre ed insieme hanno dimostrato che l'amore è ciò che conta in una relazione. Mio padre era l'ombra di mia madre, l'amava alla follia e ha amato anche me alla follia. Mi ha insegnato a suonare uno strumento, per poi rinunciarci quando il povero strumento ha chiesto pietà, abbiamo giocato a calcio nella suite, con mamma che faceva da arbitro e abbiamo riso a crepapelle quando la mamma ha provato a fare i biscotti per Natale, per poi ordinarli alla pasticceria dell'Hotel quando si è resa conto che le pietre sarebbero state più morbide. Mi hanno insegnato che nella vita non bisogna mai arrendersi se si vuole veramente qualche cosa e soprattutto mi hanno insegnato che cosa sia l'amore. Sono stata felice prima che tutto questo mi venisse strappato da una donna piena di rancore e odio. Ma voglio solo ricordare i bei tempi-

- Ed è questo che devi ricordare. L'amore che sono riusciti a darti e i momenti passati insieme –

Annuisco, guardando per l'ultima volta le tombe dei miei genitori.

- Sei pronta? –

Mi mordo le labbra, sospirando.

- Ho paura- Ammetto, tornando a guardarlo.

Mi accoglie tra le sue braccia e sospiro nuovamente, sentendomi al sicuro.

- Di cosa hai paura coniglietto? – Mormora accarezzandomi la schiena in tutta la sua lunghezza.

- Di incontrarla-

Sento le sue labbra sulla mia testa.

- Vuoi più tempo? Posso dire che non sei ancora pronta. Non è un problema-

Sarebbe così facile. Rinunciare. Ma sarei una codarda. E se c'è una cosa che mi hanno insegnato i miei genitori è non essere codarda.

Scuoto il capo, scostandomi.

- No. Sono pronta. Andiamo –

Sorride, prendendomi sottobraccio.

- Il mio coniglietto coraggioso-

Scuoto la testa.

- Sarò sempre un coniglietto per te, vero? –

Sorride, guardandomi divertito.

The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.Where stories live. Discover now