The Devil's Angel (mafia series 6) Completa.

Capitolo 34

Sebastian POV.

Rileggo il messaggio di Leonor e la rabbia si impadronisce di me. Solo il fatto che sia la madre di mio padre mi impedisce di mandare una squadra per sbatterla fuori di casa. La cosa più importante è che Sasha sia al sicuro. Non è ancora stabile per affrontare un simile avvoltoio.

- Cattive notizie? -

Faccio una smorfia, lanciando il cellulare sulla scrivania.

- Mia nonna è arrivata alla villa non invitata. Fortunatamente Leonor e Juan erano in casa al momento e capita la situazione, Leonor l'ha portata con se allo studio. Non voglio che si incontrino senza di me. Quella donna è pericolosa –

Xavier, l'uomo di cui mi fido più della mia stessa vita e che lavora al mio fianco da quando ho preso le redini della società, solleva un sopracciglio.

- Vuoi che faccia entrare in azione una squadra di disinfestazione? -

Sorrido.

- Non sarà necessario. Così come la mia adorata matrigna, la nonna verrà a conoscenza dei fatti nella maniera più diretta e dolorosa-

- Mi piace questa vena sadica che ogni tanto esce fuori. Se non fossi sposato ti sposerei-

Gli tiro una penna che schiva.

- Smettila di scherzare. È una cosa seria-

- Ero serio quando ti ho detto di mettere in azione una squadra. Quella donna non andrà via di sua spontanea iniziativa. Non ora che sente l'odore del potere. Lo stesso potere che le hai sottratto anni fa-

Annuisco, consapevole che stia dicendo la verità. Mia nonna ha sempre voluto una cosa nella vita e ha fatto di tutto per ottenerla: il potere. Teneva mio padre in pugno e ha cercato di farlo anche con me. Ma ha capito subito che non ero un burattino nelle sue mani. Questo non l'ha fatta desistere naturalmente ed ora che sa che il mio compleanno si avvicina e così le ultime volontà di mio padre, è tornata all'attacco -

- Immagino pensi che sarai più disponibile a trattare visto l'avvicinarsi del tuo compleanno e nessuna moglie in vista -

Sorrido, un lampo divertito nello sguardo.

- Andrà in contro ad un brutta sorpresa allora – Dichiaro alzandomi e radunando i fogli sparsi sulla mia scrivania.

- Vorrei essere una mosca per vedere la sua faccia quando le dirai che una moglie l'hai già –

- Vuoi che metta una telecamera nascosta? – Domando divertito, uscendo dall'ufficio.

La macchina mi attende come al solito.

- Dove andiamo signore? –

Do l'indirizzo dello studio dove Leonor sta scattando le foto per il centro e nel frattempo seguito a gestire i miei affari da telefono che inaspettatamente squilla.

- Abbiamo un problema- Afferma uno dei miei capi, appena rispondo.

Sospiro.

Quando non ne abbiamo?

- La pizzeria non ha restituito il prestito che è scaduto oggi. Gli hai offerto un'altra settimana di tempo, ma ad oggi non hanno ancora saldato. I mei uomini sono andati a riscuotere e non hanno trovato nessuno-

Faccio una smorfia.

I soliti idioti che pensano di poter sfuggirmi.

- Dategli la caccia, ma lo voglio vivo-