Dodo

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'Da quando sono piccola possiedonun pupazzo che porto sempre con me;
Un una semplice copertina con la testa da orsetto rosa, ormai scolorito e quasi bianco.
In qualche modo mi aiuta a stare calma, a sentire le persone che ho perso più vicine.
Devo nasconderlo, però.
La gente mi deride, mi dà della poppante.
Quelle persone non sanno che c'é dietro, ma parlano come se ne fossero stati partecipi'.
Finita la lezione mi avviai verso la palestra dove mi aspettava la mia squadra, passando prima dagli spogliatoi dove appoggiai la mia cartella nera.
Una volta che mi fui messa la divisa estrassi dalla borsa il pupazzo avvicinandolo a me e premendoci la bocca. Lo annusai, era un gesto silenzioso che mi permetteva di salutare le persone che avevo perso.
Rimasi nella seguente posizione per qualche istante visto che non c'era nessun altro, ma proprio in quel momento entrò la persona più sbagliata che potesse capitare.
Era una mia conoscenza, una ragazza del terzo anno che adorava fare la bulletta attorno a quelli del primo anno come me e quelli del secondo.
Non feci in tempo a nascondere l'orsetto che mi afferrò violentemente la spalla facendomi voltare con ancora il giocattolo di stoffa fra le mani.
Si soffermò su di esso ero qualche secondo per poi gaurdarmi con il classico sorriso che si fa quando si sta per ridere.
Non si degnò di trattenersi e cominciò a starnazzare, come al suo solito.
Tentò di strapparmelo dalle mani ma la mia presa era troppo forte.
Questo non dovevano permettersi di toccarlo.
"Non essere ridicola bimbetta" cominciò afferrando la testa dell'oggetto.
"Dammi ste tovagliolo marcio. Che te ne fai? Sei grande per i giocattoli!" Ghignò.
Rimasi di pietra, non rispondevo e mi limitavo solo a stringere la presa mentre anche lei tirava l'oggetto.
Lasciai sfuggire un occhiata verso l'orologio, l'allenamento era già bello che cominciato, quanto tempo avevo passato qui?
Continuò a deridermi per altri attimi interminabili.
"Non dovresti essere al tuo club?"
Chiesi fissandola.
"I club sono da sfigati. Non perdo tempo-"
"Allora perché continui a prendertela con me se tanto la sfigata é la sottoscritta?"
Questa mia domanda la fece irritare non poco e mi tirò uno schiaffo dritto in faccia.
Accecata dalla rabbia tiró un ultimo strattone al peluche che gli fece staccare la testa già leggermente scucita.
Ridacchiò soddisfatta e mi mise in mano a dir poco violentemente il pezzo rimanente andandosene.
Sospirai ormai incapace di reagire e guardia di nuovo l'orologio.
Mancava poco alla fine del club ormai, così decisi di cambiarmi ed aspettare fuori dalla palestra.
Uscita dalla struttura mi diressi verso il club di cucito, avevo intenzione di riparare velocemente l'orsacchiotto.
Bussai alla porta e mi aprii un Senpai, che fortunatamente conoscevo.
"Kon'nichiwa" disse.
"Ohayou" risposi chinandomi.
"Andiamo, non serve essere così formale! Entra su!" Disse sorridendo.
Feci come richiesto e notai che nella stanza non c'era più nessuno.
"Sono arrivata tardi"
"Già... Cosa devi fare? Se é veloce posso aspettare ancora un po'."
Annuii ed aprii la borsa rivelando il pupazzo.
Lo ispezionò un attimo per poi sedersi al suo banco di lavoro.
"Gli darò una ricucita, dieci minuti e sarà pronto"
Sorrisi e mi sedetti su una sedia vicino a lui.
Chiaccherammo nel frattempo e ci lasciammo trasportare, stetti li una ventina di minuti ed una volta finito presi il pupazzo fra le mia mani.
Guardai euforica il ragazzo davanti a me.
"Arigatou Haru-san!"
"Oh non c'é di ché.." rispose arrossendo e grattandosi la nuca.
Ci salutammo e mi avviai al cancello dove intravidi una figura rannicchiata.
Aumentai il passo e lo raggiunsi.
Incontrai il suo sguardo e si alzò mettendo via il videogioco.
"Dove eri finita?" Chiese con calma Kenma mentre camminavamo.
Decisi di dire la verità, tanto che senso aveva mentire?
"Ho avuto un litigio un po' troppo lungo con una ragazza nello spogliatoio"
Appena dissi quell'affermazione mi prese la mano.
"Ti ha fatto qualcosa?"
"No, no... Non a me almeno."
"Che intendi?"
Presi un bel respiro ed estrassi il pupazzo dalla borsa.
"Un giocattolo per neonati?"
Arrossii.
"Esatto. Cel'ho da sempre e mi é molto caro. Purtroppo come hai detto tu é destinato ai poppanti, non ai liceali-"
Espirai ed inspirai di nuovo.
"-la ragazza lo ha strappato e sono andata al club di cucito per farlo riparare."
Il biondo mi passò una mano sulla schiena.
"Me lo passi?"
Esitante feci come richiesto e lo lasciai fare.
Si mise a guardarlo bene.
"Come si chiama? É carino."
Sorrisi sentendo le guance scaldarsi ancora di più.
"Dodo."
"Carino...come la proprietaria."
Mi baciò la tempia e mi restituí l'oggetto.
"Kenma..." Cominciai a piagnucolare.
Si fermò di colpo pensando di aver detto qualcosa di sbagliato.
Mi guardò preoccupato.
"Ti amo!" Dissi abbracciandolo forte.
"Anche io-" mi pattó la spalla ed appena capii che lo stavo stritolando allentai la presa.
"Gomen.."
Sorrise e scosse la testa, mi diede un piccolo schiaffo dietro la nuca ed avanzò lascinaodmi indietro.
Lo raggiunsi tirandogli una gomitata che poi ricambiò.
Proseguimmo per qualche metro azzuffandoci per finta finché non richiami di cadere.
Il biondo mi trattenne tirandomi su e facendomi scontrare di nuovo contro di lui e mi abbracciò attirandomi più vicina.
"Aishiteru" mormorò prima di piantarmi un altro bacio a lato della testa.

Haikyuu || Kenma Kozume x Reader ONESHOTSWhere stories live. Discover now