I'll make you fell better, love

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Era una normalissima giornata in ospedale ed ero nel bel mezzo della mia pausa pranzo.
Poco prima avevo terminato un intervento che aveva richiesto ben dieci chirurghi, un'operazione di trentasei ore su'n anziana signora con svariati problemi al cuore, all'apparato respiratorio ed ustioni di grado elevato su buona parte del corpo perché coinvolta in un incendio devastante.
Mentre pensavo alla poveretta che eravamo riusciti a salvare degustavo il mio bento; lo aveva preparato Kenma la sera prima, da quando ha imparato a cucinare é diventato il mio chef di fiducia. Il tamago era morbido ed il riso leggermente appiccicoso, il pollo un po'piccante come piaceva a me era così buono!
Stavo per addentare un altra ala quando entrò di fretta Muriko, un'infermiera mia amica.
"Dottoressa si sbrighi, stanno arrivando dei pazienti gravi dal palazzo di Shinjuku!" Se ne andò di fretta ad avvertire gli altri colleghi.
'Il palazzo di Shinjuku?! Era dove vi era l'incontro tra streamer oggi.'
Persi un battito pensando a ciò e mi affrettai a mettere il camice bianco che avevo appeso. Uscii dal mio ufficio di corsa raggiungendo il gruppo di chirurghi ed infermieri che aspettavano le ambulanze.
"Cosa é successo?!" Chiesi panicante ad uno di loro.
"C'è stato un terremoto e successivamente il generatore elettrico ha preso fuoco."
Volevo sapere di più ma i primi feriti erano arrivati e stavano venendo affidati ai dottori, aspettavo il mio turno e vidi una chioma fin troppo familiare spuntare dal parcheggio riservato ai veicoli di soccorso.
Presi velocemente dei guanti e corsi alla barella.
"Kenma!" Urlai vedendo le sue condizioni.
"É stato colpito da uno dei macchinari elettrici, presenta ustioni sul lato destro del corpo." Disse velocemente uno dei soccorritori.
Presi la barella assieme ad un'altra infermiera e ci dirigemmo in sala.
"Ha perso i sensi, controllare il battito cardiaco." Ordinai cercando di rimanere composta.
Yuko, la donna che mi aiutava, attaccò i vari macchinari e controllammo battito e pressione.
Fortunatamente i parametri vitali erano nella norma così procedemmo con le cure delle ustioni.
"Yuko vammi a prendere della pelle di pesce per favore." La donna corse a prendere ciò che richiesto mentre io spogliavo il ragazzo.
Portava il completo che gli avevo regalato, ormai però era tutto bruciato.
Il moro chiamò il mio nome con un sussurro; aveva aperto gli occhi ma non mi guardava, non riusciva a muoversi il poveretto. Provò a spostare il braccio ma lo fermai subito.
"Tesoro, stai fermò altrimenti peggiorerai le cose." Dissi accarezzandogli la guancia.
Egli ubbidì.
Finalmente arrivò la pelle e mandai l'infermiera ad assistere altri pazienti, me ne sarei potuta occupare io adesso.
Cominciai a disporla sul suo braccio.
Appena arrivai al petto feci un po' di pressione di troppo e fece un piccolo gemito di dolore.
"Gomen!" Dissi al ragazzo cercando di sbrigarmi a finire.
"Ho finito, se hai bisogno schiaccia questo pulsante e arriverà un' infermiera." spiegai velocemente indicando il bottone di emergenza.
Avrei voluto stare con lui ma avevo altri pazienti da medicare, ed erano tutti codici rossi non potevano aspettare.
Egli annuì e mi accennò un sorriso.
"Ti amo" dissi per poi correre via. [. . .]
Entrai nella stanza dov'era ricoverato il mio compagno con delle garze in mano. Era passato abbastanza tempo e la pelle di pesce avrebbe dovuto fare effetto ormai.
Egli aveva la testa girata verso l'altro lato della stanza, sembrava stesse guardando fuori dalla finestra. Lo faceva spesso non avendo nulla da fare.
Si accorse di me solo nel momento in cui mi sedetti accanto a lui sulla sedia già pronta vicino al letto.
Mi guardò con aria stanca.
"Ti avevo detto di riposare.." dissi accarezzandogli la testa.
"Lo so. Non ci sono riuscito." Mormorò.
"Togliamo questa pelle di pesce?" Chiesi sorridendogli.
Felice si alzò mettendosi seduto con la schiena appoggiata al cuscino del letto e gli slacciai la camicia del pigiama che portava.
Cominciai a togliere strato dopo strato rivelando la vera pelle del ragazzo ormai guarita, erano rimaste delle pieghe sul braccio ma non importava, l'importante è che fosse guarito.
Fasciai il braccio e gli diedi un bacio sulla fronte.
"Riesci a muoverlo?" Domandai.
Prese un respiro e finalmente lo alzò e lo piegò.
Lo aiutai nei movimenti ed una volta sicura che fosse tutto apposto decisi dopo un altro controllo da un fisioterapista di dimetterlo.
La sera stessa lo accompagnai a casa una volta finito il mio turno ed appena entrammo nell'abitazione gli saltai addosso.
"Non sai quanto mi hai fatta preoccupare!" Dissi lasciando qualche lacrima mentre lui ricmabiava l'abbraccio.
Mi staccai da lui e lo baciai a stampo.
"Mi dispiace, anche se devo ammettere che quel camice ti sta davvero bene..." Mormorò l'ultima parte della frase ma sfortunatamente lo sentii fin troppo bene.
"Kozume!" Lo richiamai mentre lui si allontanava verso la cucina ridacchiando.

Haikyuu || Kenma Kozume x Reader ONESHOTSWhere stories live. Discover now