Abusive Pt.3

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Stufa di starmene a guardare il cellulare decisi di avviarmi verso il bagno e fare una bella doccia calda per rilassarmi un po'; dopo tutto era domenica ed era l'unico giorno di ferie che avevo, non era giusto passarlo sommersa dalla rabbia. Mi spogliai ed intanto che aspettavo che l'acqua si scaldasse mi appoggiai al lavandino con l'accappatoio addosso. Sentii bussare alla porta, e chi poteva essere se non lui? Presi un respiro e dopo qualche istante risposi. "Entra" mormorai. si fece strada guardando a terra. "Fai il timido adesso?" domandai cercando di tenere un tono adeguato per non sembrare ciò che in realtà ero: furibonda. Egli scosse la testa e rimase li fermo. Incrociai le braccia e sospirai. Andai a controllare l'acqua che ormai aveva raggiunto una temperatura più che perfetta e lanciai un'ultima occhiata al ragazzo prima di togliermi l'accappatoio ed entrare nel box. "Dai spogliati e vieni..." dissi finalmente cedendo. Fece come richiesto ed entrò sedendosi sulla piattaforma di marmo. Mentre mi insaponavo mi guardava come se fosse la prima volta che mi vedeva nuda, ed effettivamente si potrebbe dire che lo era dopo due anni. Presi il suo shampoo. "posso?" chiesi. Annuì e cominciai ad insaponagli la testa massaggiando il suo cuoio cappelluto. erano così belli i suoi capelli, morbidi e lisci. Gli diedi la mano aiutandolo ad alzarsi e successivamente feci lo stesso procedimento sotto il getto d'acqua rimuovendo il sapone e la schiuma in eccesso. Evitava ancora il mio sguardo nonostante la mia incazzatura si era alleviata; non riuscivo a rimanere arrabbiata con lui, era impossibile. Finito il lavaggio rimanemmo sotto la doccia per un altro po'. Decisi di fare il primo passo e lo abbracciai sperando di non essere scansata per la milionesima volta ma ciò non accadde. Posò la testa sulla mia spalla e mise una mano sulla curva del mio fianco sinistro. Rimanemmo così per una decina di minuti e mi resi conto dopo che si era addormentato. "ehi.." lo richiamai in un sussurro picchiettandogli la schiena. Uscimmo dalla doccia e ci asciugammo, visto che era stanco lo riportai in camera da letto e appena feci per andarmene mi prese delicatamente la mano. Mi guardò per un attimo assonnato e nascondendo la bocca nella coperta mi chiese di restare. Mi misi nella posizione che ero solita a tenere dandogli spalle ma mi fece voltare verso di lui. Prese una delle mie manie mi avvicinò di più a sè. Il contatto visivo era una cosa che mi uccideva dentro. la voglia di baciarlo era troppa ma anche la paura di rovinare il momento di pace non mancava. O la va o la spacca. mi avvicinai lasciando un bacio morbido sulle sue labbra. nel momento in cui non ricambiò ebbi un po' di timore ma mi accorsi dopo che stava sorridendo nel bacio e finalmente si attivò. ci staccammo per riprendere fiato e ficcai la faccia nel suo petto cominciando ad accarezzare la sua pancia da sopra la maglietta. Grazie alla pallavolo si era fatto dei leggeri addominali ed anche il petto di era fatto leggermente tonico, ma non essendo uno sportivo e nemmeno costante non aveva di certo il fisico di un palestrato; sicuramente non era più secco come quando ci eravamo conosciuti. "domani vuoi venire in live con me?" chiese dopo un po' di silenzio. Annuii semplicemente godendomi il suo calore. 
La mattina dopo quando mi svegliai ero sola nel letto, sentivo dei rumori provenire dal piano di sotto; guardai l'orario sul mio telefono ed era tardi, secondo il programma Kenma doveva già essere partito a quest'ora.
Ignorando ciò mi alzai pensando che effettivamente anche io ero parecchio in ritardo.
Corsi giù per le scale ed appena arrivai al piano di sotto vidi che non c'era nessuno però.
"Kenma?" Richiamai.
I rumori continuavano e provenivano dalla cucina.
Mi affacciai e notai che a fare casino non era lui, ma il nostro gatto Yuuma.
Sospirai sollevata e mi avviai verso l'animale che stava giocando con uno straccio; raccolsi l'oggetto e feci un paio di carezze al peloso per poi affrettarmi a fare colazione.
Non preparai nulla di troppo impegnativo non avendo molto tempo a disposizione, una fetta di pane con un po' di marmellata alla veloce e fatto.
Finito di prepararmi lasciai la casa chiudendo a chiave la porta e mi avviai verso la stazione dove mi aspettava il mio treno.
Oggi purtroppo non era il mio turno di utilizzare la macchina e dovetti fare la strada più lunga ma arrivai ugualmente in orario.
Lezioni terminate tornai a casa, ormai si era fatto buio e passai prima dal minimarket per comprare qualche snack.
"Tadaimaa!" Urlai facendo il mio ingresso.
"Okaeri." Rispose l'altro dalla cucina.
Lo raggiunsi e vidi che stava smanettando sul fornello del gas e vi era una puzza di bruciato incredibile.
Lo raggiunsi cercando di non toccalro, non ero sicura che abbracciarlo da dietro sarebbe stata una buona scelta: nonostante stesse cercando di migliorare aveva ancora problemi a gestire la rabbia ed era meglio evitare quindi.
"Vuoi..una mano..?" Chiesi mentre guardavo la padella completamente incrostata.
Egli annuì sospirando.
Buttai nel lavello la stoviglia ormai andata e ne presi un'altra simile.
"Cosa vuoi cucinare?"
"Del tamago."
"Mhm"
Presi le sue mani e le guidai verso la confezione facendogli prendere un uovo.
Non volevo fare tutto io altrimenti sarebbe stato inutile, almeno così avrebbe partecipato.
Sempre guidandolo spaccai l'alimento in una ciotola e con delle bacchette glielo feci sbattere per poi versare un po' di liquido nella padella.
Dopo averlo sparso per tutta la lunghezza glielo feci arrotolare per poi versare altro uovo e ripetere lo stesso passaggio man mano creando una frittatina quadrata.
Mollai i suoi polsi e spense poi il fuoco, trasferì il cibo in un piatto per poi tagliarlo e dividerlo in due porzioni.
Lo aggiunsimo dell'insalata e del ketchup e voilà, terminato.
Guardò il risultato soddisfatto.
"Arigatou" mormorò.
Sorrisi vedendo l'angolo della sua bocca leggermente alzato.
Mangiammo scambiandoci qualche parola di tanto in tanto.
Egli andò a preparare le robe per lo streaming ed io mi occupavo di pulire.
Lo raggiunsi in studio e bussai alla porta.
"Vieni" disse.
Era già quasi tutto pronto, doveva solo avviare la live.
Feci per sedermi sul divano ma mi fermò.
"Che fai?" Disse.
Lo gaurdai confusa.
Fece schioccare la lingua e mi fece cenno di avvicinarmi. Feci come richiesto ed andai da lui, prima che potessi dir si fare qualsiasi cosa di tirò su di lui facendomi sedere sulle sue gambe.
Allacciai le mie braccia al suo collo e rifugiai la testa nella sua spalla com'ero abituata a fare una volta.
Accese la webcam e salutò i suoi spettatori.
Con la coda dell'occhio vidi che la chat era esplosa vedendomi dopo due anni: vi erano le persone arrivate da poco che non sapevano chi fossi, quelle che c'erano fin dagli inizi che erano sorprese, quelle che mi facevano complimenti a stile nonna dicendo quanto fossi cambiata e la sezione hater che non poteva mai mancare.
Non dissi nulla e lasciai giocare ul ragazzo che ogni tanto mi dava un bacio sulla tempia.
Sapevo che non sarebbe stato facile e ci sarebbe voluto tempo, ma avrei avuto pazienza affinché il vecchio Kenma tornasse.

Haikyuu || Kenma Kozume x Reader ONESHOTSWhere stories live. Discover now