Seriously?... 🔞

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"Ken...mhah" gemetti mentre il ragazzo sopra di me aumentava il ritmo.
Infilò velocemente la testa nell'incavo del mio collo rilasciando i suoi dolci versi direttamente nel mio orecchio facendomi venire le farfalle; era vicino ed afferrò una mia tetta strizzandola violentemente intanto che rilasciava il suo seme.
Il preservativo si gonfiò rendendo i movimenti più difficili ma continuò comunque a muoversi velocemente.
Era stanco e le occhiaie sotto i suoi occhi erano ben visibili.
Feci sì che alzasse la testa per guardarlo negli occhi e gli lasciai un bacio veloce facendogli un sorrisetto.
Purtroppo spesso e volentieri non riusciva a farmi venire con i rapporti penetrativi, ma nonostante a me non importasse a lui la cosa pesava molto e si era promesso che oggi lo avrebbe fatto.
Cominciò a strofinarmi il clitoride dandomi più piacere, ma proprio mentre raggiungevo il picco si fermò di scatto e cadde a però morto sopra di me.
"Kenma?" Richiamai.
Respirava pesantemente ed ormai il suo membro si era ammorbidito dentro di me.
Gli accarezzai la testa e sospirai.
Mi spostai e gli tolsi il preservativo ormai pieno legandolo per poi buttarlo nel cestino, lo coprii per poi preparargli dei vestiti che posai ai piedi del letto.
Mi fermai un attimo a gaurdarlo: era girato a pancia in giù che dormiva, ma non era un sonno spensierato; aveva un aria esausta ed allo stesso tempo malinconica.
Mi faceva tenerezza e soprattutto mi sentivo in colpa nonostante non fosse colpa mia se a me serviva più tempo.
Mi recai verso il bagno e dopo essermi pulita cominciai a rivestirmi con la divisa scolastica;
Ero venuta qui subito dopo scuola quindi non avevo altri vestiti con me.
Mentre mi sistemavo il maglioncino mi sentivo osservata ed alzando lo sguardo sullo specchio notai che dietro di me vi era il biondo appoggiato alla porta.
"Pensavo dormissi.." mormorai girandomi.
Non mi rispose e si avvicinò soltanto per abbracciarmi.
"Mi dispiace" disse soltanto.
Gli accarezzai la schiena in segno di rassicurazione, non sapevo come consolarlo perché sapevo troppo bene che finché non ci sarebbe riuscito non sarebbe stato apposto con se stesso.
"Ci proveremo ancora ok?" Annuì malinconicamente e mi accompagnò all'uscita, lo salutai ed andai per la mia strada.
Arrivata a casa videochiamai la mia migliore amica, in realtà, l'unica amica femmina che avevo da quando avevo lasciato la squadra di pallavolo femminile.
"È andata male vero?" Disse mentre mangiava una merendina Kinder.
"Proprio così.."
Ella sospirò rumorosamente ed in un boccone mando giù il dolce.
Continuammo a discutere e parlare senza trovare una soluzione ed alla fine lasciammo perdere.
La mattina dopo andai a scuola con lei e cercammo di non toccare l'argomento, seuimmo le lezioni e prima dell'inizio dei club ci fermammo nel corridoio.
"Buona fortuna" disse per poi recarsi al suo club di cucina.
Non risposi ed andai silenziosamente in palestra. Oggi, più del solito, ero pensierosa ed avrei preferito non incontrare nessuno di chiassoso; cosa piuttosto inveitabile.
Appena entrai in palestra salutai tutti e mi misi ad allenarmi con Yaku.
In quel periodo mi stava aiutando, giocando entrambi il ruolo del libero dovevamo aiutarci a vicenda e scambiarci le nostre tattiche vincenti.
Per la durata di tutto l'allenamento rimasi a guardare Kenma.
Aveva ancora una pessima cera, anzi, peggio di ieri se posso dire.
Le occhiaie non erano diminuite nemmeno un po' ed i suoi occhi erano rossi e gonfi.
Questa situazione era schifosa.
Finito l'allenamento ci separammo dal gruppo ed informai la mia amica che non sarei tornata con lei.
Tornai a casa con il mio ragazzo invece, ma mi parlava a malapena.
Scesi dal treno mi avvicinai al suo orecchio.
"Secondo round?" Proposi sussurrando per evitare brutte figure.
Mi guardò raggiante e mi afferrò la mano trascinandomi a casa.
Appena entrati ci tolsimo velocemente le scarpe e cominciò a baciarmi con foga mentre ci recavamo in salotto.
Ci spogliarmi a vicenda e dopo aver preso le giuste precauzioni ci guardammo per un momento.
Presi la sua guancia nella mia mano accarezzandola con il pollice.
"Ce la farai, ok?" Sorrise e mise a sua volta la mano sulla mia.
Mise le mie gambe sulle sue spalle ed entrò lentamente dentro di me.
Rifugiò il viso nella mia spalla e cominciò a muoversi.
Questa volta andava molto lento rispetto al solito che era più violento.
Stavo portando le mie dita verso il mio clitoride quando le prese e fece l'azione al mio posto, sempre con un ritmo molto lento.
Si stava trattenendo, cosa che era solito a non fare e lasciava solo piccoli, quasi impercettibili gemiti nel mio orecchio.
La stanza era piena solo dei nostri versi.
Dopo poco si alzò e spinse giù dalle sue spalle una delle mie gambe entrando in me più a fondo, gemetti forte e lo guardai negli occhi.
Mi guardava attento, come se stesse lavorando con del vetro sottile pronto a frantumarsi al primo errore.
Nel suo sguardo non vi era lussuria, solo amore e passione.
Si piegò in avanti per baciarmi mentre giocava con il mio seno, scese poi ad accarezzarmi il ventre ed infine tornò a giocare con la mia intimità.
Aumentò leggermente il ritmo con la mano mentre i suoi movimenti interni erano sempre così lenti e decisi.
Mi stava torturando in modo così piacevole.
In questo modo mi fece avere qualcosa ancora meglio che un orgasmo; raggiunsi la valle dove sprofondavo nel piacere più intenso. Gemevo in modo piuttosto calmo ma allo stesso tempo rumoroso, un espressione soddisfatta si formò sul volto del ragazzo che intanto osservava attentamente la scena appuntandosi mentalmente tutte le mosse che aveva utilizzato.
Il piacevole momento si interruppe nel momento in cui sentii il profilattico riempirsi al mio interno facendosi spazio negli ultimi centimetri della mia vagina. All'udito dei versi che tanto amavo del biondo rilasciai anche io i miei liquidi appiccicosi inumidendo ulteriormente il suo pene.
Esausto si tirò fuori da me ed usò le ultime forze per legare e buttare il palloncino.
Mi alzai per prendere una coperta e fare la solita aftercare ma qualcosa me lo impedí.
Mi prese per il braccio tirandomi verso di lui.
Mi prese per mano e mi portò in bagno aiutandomi a pulirmi, dopo di ché mi vestí con una delle sue magliette oversize e dei pantaloncini per poi fare lo stesso per sé.
Ci recammo nel suo letto dove cominciai a coccolarlo, questo non sarebbe mai cambiato.
"Tel'avevo detto che ci saresti riuscito" disis stringendolo a me.
Sorridendo affondò la faccia nel mio seno mentre si godeva le mie lodi e le mie dita che passavano tra i suoi capelli.

Haikyuu || Kenma Kozume x Reader ONESHOTSजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें