That Night

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'Essere innamorata di un personaggio di fantasia non è la migliore delle sensazioni.
Quando lo vedi ti batte forte il cuore e sembra che vada tutto bene perché dopo tutto è questo lo scopo del comfort character, ma poi ti rendi conto che non potrai mai essere effettivamente tra le sue braccia, non potrai mai sentire il suo calore e nemmeno essere la sua lei, la sola che gli starà sempre accanto e che avrà una storia felice con esso.
Ti rendi conto che non potrai mai conoscerlo, parlargli effettivamente dei tuoi problemi e piangere sulla sua spalla.
Ti accorgi che forse stai delirando quando ti fai i film mentali su di lui, che magari hai qualche problema perché non è normale essere così attratta da un disegno, ti senti come se fossi una pazza.
Ti ritrovi ad abbracciare un cuscino fingendo che sia il suo petto, ad intecciare le tue mani mentre dormi per fingere che in realtà lui sia lì.
Pensi a come sarebbe la tua vita se solo lui esistesse, se solo poteste almeno parlarvi in qualche modo.
Rimani sveglia fino a tarda notte solo per immaginarti una vita con lui, a leggere fanfiction o ad ammirare le fan art.
Senza nemmeno accorgertene ti viene da sorridere appena sentì il suo nome o lo vedi di sfuggirà in un video di tiktok.
Finisci per riguardarti centinaia di volte gli episodi o addirittura l'intera stagione solo per vederlo.
Non puoi raccontarlo a nessuno come ti senti, quanto stai male. Ti direbbero che sei un esaurita oppure ti consiglierebbero la cosa più dolorosa, ma anche più giusta: dimenticarlo.
Dimenticarlo significherebbe tornare ad essere felice in parte, a seguire le lezioni senza distrazioni, a concentrarsi sui propri obbiettivi e magari avere una vita romantica con persone reali; ma non solo, vorrebbe dire che il cuscino tornerebbe ad essere un semplice cuscino, che le tue mani non si sarebbero più toccate dandoti quell'emozione. Che le tue giornate sarebbero state vuote senza sentire la sua voce, per non parlare della paura di dimenticarlo definitivamente.
Sappiamo tutti che prima o poi cresceremo, ci sposeremo, avremo figli, saremmo costretti a lavorare e non avremo tempo per queste sciocchezze; continuare questa follia significherebbe solo isolarsi per sempre, rimanere bloccati in un altro mondo con la propria mente.
Fa paura, molta paura.'
Pensai mentre camminavo per le strade della mia cittadina.
Era una sorta di diario immaginario che usavo per sfogarmi, ogni venerdì sera camminavo per i sentieri di campagna vicino a casa mia assieme al mio gatto che mi accompagnava praticamente sempre.
La luna era coperta dalle nuvole ed illuminava i miei occhi lucidi dandogli quel bagliore tipico che si vedeva nei film d'amore, in cui l'innamorato o in amorata si perdeva.
Uscire di notte era tutta un altra storia, il rumore assordante del silenzio che ti circonda, le strade buie e deserte...
Arrivai alla fine di quel sentiero di sassi e ad aspettarmi vi era solo un boschetto con dei pini e dei giochi abbandonati.
Non nascondo che avevo paura, potevano esserci malintenzionati ma dopotutto che avevo da perdere? L'unica cosa a cui ormai tenevo potevo portarla sempre con me, nella mia mente.
Spensi il mio mp3 su cui ormai da un ora ascoltavo la canzone 'thelema' in loop e mi recai alle altalene arrugginite; prima o poi sarebbero cedute e mi sarei fatta male sicuramente.
Mi sedetti su una di esse facendola scricchiolare e mi dondolai a malapena.
Seguivo con lo sguardo l'animale che mi accompagnava il quale nel frattempo si era accomodato nell'erba come al solito.
Sentii dei passi provenire da dietro di me, dall'altra parte del bosco in cui non mi ero mai infiltrata.
Mi girai e vidi una chioma bionda fin troppo familiare sbucare dai cespugli, rimasi scioccata e a quanto pare non ero l'unica.
Ci guardammo per qualche momento e poi si fece avanti sedendosi accanto a me, ma rivolto dalla parte da cui era arrivato.
Lo fissai per tutto il tempo, era praticamente la versione umana di...
"Cosa ci fai qui?" Chiese dal nulla.
Anche la voce era la stessa.
Rimasi un attimo perplessa.
"Potrei farti la stessa domanda.."
Mi alzai per poi sedermi rivolta dal suo stesso lato ed appena le mie gambe toccarono l'altra parte del suolo mi sentii svenire.
Dopo qualche minuto aprii gli occhi e mi accorsi di essere effettivamente caduta a terra. Era tutto così piatto...sembrava di essere in un anime.
"Tutto ok?" Chiese il ragazzo panicante.
"Uh.."
Alzai lo sguardo e rimasi a bocca aperta.
Avevo ragione era proprio lui.
Mi diede una mano ad alzarmi e sussultai al contatto, era così liscio.
"Kenma?" Domandai rifiutandomi di credere ai miei occhi.
"Si, sono io. Insomma che hai?"
"Ci conosciamo?"
Mi guardò abbastanza stranito.
"Stiamo insieme da tre anni certo che ci conosciamo."
Tre anni? Insieme? Cosa?
Mi gaurdai attorno ed era letteralmente tutto in 2d, pure il gatto lo era.
A terra vi era una linea leggermente luminosa messa in risalto dalla luna che probabilmente separava le due realtà.
Allora, i miei film mentali, la mia immaginazione in pratica rispecchiava una verità. Ma allora come mai non ero un personaggio dell'anime se in questa dimensione esistevo?
Presi velocemente il telefono per controllare sotto lo sguardo del biondo e cercai su internet un sito qualunque su cui gaurdare anime, ma non trovai nulla.
C'erano solo anime vecchio stile e cartoni animati che nella realtà non esistevano.
Dove diamine ero finita?!...

Haikyuu || Kenma Kozume x Reader ONESHOTSWhere stories live. Discover now