70 - Non ti lascerò

2.4K 112 47
                                    

Can

Non posso credere che abbia accettato di darmi una possibilità, dice che ha bisogno di tempo ed io  ho tutta l'intenzione di dargli tutto lo spazio e il tempo necessario a decidere cosa deve essere del nostro rapporto. So che ne ha bisogno come serve a me per dimostrarle quanto è preziosa ai miei occhi.
La stringo più forte a lungo finché, ad un certo punto sento, il suo respiro farsi più pensante, si è addormentata.
Non posso negare che la vicinanza del suo corpo mi faccia un certo effetto, ne sono stato sempre attratto ed ora che è stretto al mio, coperto solo da quella sottoveste di seta che mi ha fatto sognare sin dal primo momento in cui l'ho vista nel negozio di intimo,  mi è quasi impossibile resisterle. Ma ho promesso di essere paziente, tutto potrà accadere a tempo debito, respiro profondamente e cerco di calmare i bollenti spiriti che al momento sono del tutto inopportuni. So che anche lei non è indifferente alla mia vicinanza, ho visto come  mi guardava,  la passione con cui mi ha baciato questa notte. L'attrazione è  un buon inizio ma è solo una piccola parte di quello che voglio da lei. Desidero riconquistare la sua fiducia, voglio la sua felicità e  che arrivi ad amarmi come io so di amare lei.

E' con questo pensiero ben chiaro in mente che mi sono addormentato quella notte con la mia Sanem tra le braccia per trascorre finalmente una notte meravigliosa  come era successo solo mesi prima, quando l'avevo stretta allo stesso modo in casa nostra, vivendo per una notte la vita che avremmo voluto. E ora so che quella vita possiamo averla veramente, possiamo costruirla insieme solo se riusciremo a dare  fiducia l'una a l'altro.
Al mattino apro gli occhi con la certezza di essere esattamente dove voglio essere per il resto della mia vita, il suo viso è la prima cosa che vedo ed è così che voglio che sia ogni singolo giorno che mi sarà concesso di vivere su questa terra.
La sua testa che ancora riposa sul mio braccio, muovo la mano a spostare una ciocca che le è caduta sul viso e ne approfitto per farla scorrere tra le dita, adoro toccare i suoi capelli. Si gira supina nel sonno, forse disturbata dal mio tocco, ed io faccio qualcosa che ho desiderato e non ho osato fare sin dal primo momento in cui ho scoperto che è incinta di nostro figlio. Appoggio  quasi in soggezione il palmo della mano aperta sul suo addome, emozionato all'idea che dentro di lei stia crescendo un piccolo essere che è un po' lei e un po' me. Chiudo gli occhi ed inspiro profondamente cercando di controllare l'emozione di avere la mia famiglia finalmente stretta a me. E' una sensazione del tutto nuova per un uomo solitario che ha imparato presto a sapersi bastare  dopo la separazione dei miei e l'abbandono di mia madre.

Prometto a me stesso e a Dio che farò di tutto per proteggere questa donna, che mi è diventata essenziale come l'aria, e questo bambino che ha tutto il diritto di nascere e crescere  in una famiglia felice. Riapro gli occhi a guardare la mia mano su quell'addome ancora piatto ed è in quel momento che la mano di Sanem si muove a coprire la mia. Alzo gli occhi solo per incontrare i suoi che mi guardano emozionati.

Sorrido posandole un bacio sulla fronte.
"Günaydın aşkım, buongiorno amore mio".
Con mia enorme sorpresa si protende verso di me dandomi un bacio leggero sulle labbra.
"Günaydın".
Sorride divertita forse dalla mia espressione stupita poi abbassa lo sguardo verso le nostre mani ancora unite sul suo addome sussurrando timidamente:
"Ancora non si vede e non si sente niente"
"Certo, è presto. Ma noi sappiamo che c'è anzi se permetti..." Mi sollevo a sedere per avvicinarmi al suo addome.
"Günaydın bebeğim, buongiorno bambino mio. Siccome ho letto che già quando siete lì dentro potete sentire le voci dei vostri genitori penso di essere un po' in ritardo con le presentazioni. Sono senin baban, il tuo papà, non mi hai mai sentito finora, ma  ti prometto che recupererò il tempo perduto e sarò accanto alla tua mamma ad aspettarti  con impazienza, giorno dopo giorno, ansioso di abbracciarti". Alzo lo sguardo su Sanem e non posso non notare le lacrime nei suoi occhi, mi affretto allarmato a tornare a sdraiarmi accanto a lei prendendola tra le braccia. "Ehi, che succede?". Scuote il capo.
"Niente, tranquillo. E' che... è bello ciò che hai appena detto, mi ha emozionata".
Le accarezzo la guancia intenerito cercando di trasmettere in quella carezza leggera tutto l'amore che provo per lei. "E' la verità ed è valida anche per te, sono in ritardo nell'essere un buon marito e  renderti felice, anche con te devo recuperare il tempo perduto. Ma ora sono qui e ho tutta l'intenzione di darmi da fare  e rimanerci. Non ti lascerò Sanem, söz, promesso".

Decisioni improvviseWhere stories live. Discover now