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Han's pov
Uscito dalla palestra mi sentivo abbastanza deluso. Era da un paio di anni che stavo cercando di imparare a controllare la mia ansia, ma i risultati non si erano ancora fatti vedere.
In quel momento, volevo solamente piangere, però poi Minho mi chiamò e in qualche modo mi dovevo trattenere dal farlo. Non volevo che mi prendesse in giro anche per il fatto che ero un piagnucolone.
Le mie intenzioni non furono rispettate da me stesso e finii per ritrovarmi tra le braccia del ragazzo, che fino ad ora, mi aveva bullizzato.
L'abbraccio fu uno di quelli veri e accoglienti, il suo odore si espandeva per le mie narici e le sue braccia, che toccavano e accarezzavano la mia schiena, mi fecero salire su un brivido. Non avrei mai pensato, che un giorno, lui mi avrebbe permesso di appoggiarmi alla sua spalla e di poterci piangere sopra.
Ovviamente, da tutte le preoccupazioni che avevo in corpo, mi lasciai andare, liberandomi da quel peso.
Minho, dopo che mi fui calmato, mi propose di fare un'altro giro in moto con lui ed io accettai volentieri.

Si era fatto molto tardi a causa del traffico e appena arrivai davanti casa mia si era fatto buio fitto.
《 Minho ti va di cenare con me? Finché arriverai a casa tua sarà troppo tardi 》 Proposi, con chissà che coraggio.
《 Come vuoi, per me è uguale 》 Mi rispose parcheggiando la moto.
Io li sorrisi dolcemente e inserii il codice della porta per poi fare segno, a lui, di entrare per primo. Lui si fece avanti, per poi togliere le scarpe ed appogiarle in un posto libero sulla scarpiera.
《 Va bene se le appoggio qui? 》 Chiese.
《 Sì, va tranquillo 》
《 Ti va se ordiniamo qualcosa d'asporto? 》Domandai.
《 Indifferente, che vuoi prendere? 》
《 Prendiamo due pizze? 》
《 Ok, per me diavola 》
《 Perfetto, anche io la prendo 》 E dicendo così, presi il telefono dalla tasca e digitai il numero della mia pizzeria di fiducia. Il commesso mi disse che ci avrebbero messo una 20 minuti.
《 Tra 20 minuti saranno qui 》 Avvisai Minho che era concentrato a scrollare su instagram. Non volendo infastidirlo, me ne stetti in silenzio, approfittando della situazione per guardarlo. Non so cosa mi fosse preso, ma sentivo l'attrazione di osservare, per la terza volta, i suoi lineamenti spettacolari. Il ciuffo di capelli bruni che ricadeva sulla fronte, nascondeva i suo occhi felini castani in cui mi ci perdevo. La sua bocca era serrata da quelle labbra rosee e carnose, che molti avevano avuto il privilegio di toccarle e-
《 Per quanto hai ancora intenzione di osservarmi? 》 Mi chiese alzando lo sguardo ed intrappolandomi in esso.
Cazzo se era una trappola. Una trappola al quanto geniale da parte di Lee Minho, il principe della mia scuola che tutti desideravano.

Minho's pov
Ed eccomi di nuovo qua, a perdermi nei suoi bulbi oculari grandi, lucidi e castani, come un rimbambito.
Approffitai decisamente della situazione, per poter dare un'occhiata anche al resto delle componenti del suo viso.
Le sue labbra, rosee e carnose quanto le mie - forse di più - erano socchiuse, le sue guanciotte grosse e morbide erano leggermente accennate da una colorazione di rosso, che si espandeva fino alle orecchie. La sua espressione sembrava quella di un cucciolo curioso, ma lo sapevo meglio di tutti che dietro a quel suo lato indifeso, si nascondeva un diavoletto.
Quel momento fu una vera e propria possibilità per scoprire e ragionare sulla persona che si aveva di fronte.
Notavo bene come Han, fosse concentrato ad analizzare ogni mio singolo dettaglio della mia faccia, partendo dalle labbra, fino ad arrivare agli occhi, sui quali ci si soffermava parecchio.
Tutto fu interrotto dal suono del campanello, che a quanto pare indicava l'arrivo del fattorino.
Jisung, sbatté le palpebre due volte e si alzò si scatto dalla sedia.
《 Scusa 》 Fu l'unica cosa che disse, prima di avviarsi verso la porta, con il portafoglio in mano, ed aprirla.
Mentre lui stava pagando io iniziai a pensare sul perché mi avesse chiesto scusa, ma venni subito interrotto dal bruno che mi porse la mia pizza con velocità
《 Vuoi qualcosa da bere? 》 Chiese agitato. Cosa gli prendeva ora?
《 Un bicchiere d'acqua 》 Risposi vedendo come subito si scaraventò verso il rubinetto con una tazza in mano, riempendola subito e passandomela.
Dopo che si sedette, iniziai a fissarlo, come per far ritornare la situazione di qualche minuto fa.
Han, lo notò e ricambiò il gesto. Però stavolta, era intimorito da me.
《 N-non mangi? 》 Abbassò lo sguardo verso il tavolo.
《 Che c'è? Hai paura di me? 》
《 No! E che è alquanto imbarazzante... 》
《 Cosa? 》
《 Beh un po' tutto- 》
《 Ti da fastidio che ti guardo? 》
《 N-no! Anzi mi piace! No aspetta che cazzo dico! Aish, dimentica quello che ho detto! 》
《 Beh, se ti piace così tanto che ri guardo allora lo farò più spesso 》 Dissi facendo un occhiolino che lo fece scoppiare dall'imbarazzo.
《 Yah! Non provarci! 》
《 Ok ok, sorry 》 Risposi ridacchiando mentre Jisung mi scrutava con gli occhi.
《 Tornando a noi però, i tuoi genitori dove sono? 》
《 Lavorano fino a tardi, circa due o tre di notte 》
《 Oh, quindi tu fai tutto da solo? 》
《 Sì, ma non è un problema 》
《 Nemmeno il fatto che rimani da solo a casa tutto il giorno? 》
《 Ok, sì, quello è un problema. Ho paura di stare da solo, soprattutto di sera 》
《 Motivo perché mi hai proposto di cenare con te? 》 Chiesi scherzandoci un po' su.
《 Yah! Non ridere! Comunque sì, anche un po' per quello, ma per lo più era per ringraziarti di avermi consolato 》
《 Ooh, Han Jisung fa il tenerone, allora non hai solo una parte stronza 》Questa affermazione mi costò un po', visto che mi tirò un ceffone sulla spalla.
《 Yah! Non sono io quello stronzo! Sei tu che ogni volta mi provochi! 》
《 Seh seh, vabbè dai capita 》
《 Testa di cactus che non sei altro! 》
《 Faccia da scoiattolo che non sei altro 》 Ribattei indietro ghignando.
《 Ti odio! 》
《 Continuerai a dirmelo fino alla morte? 》
《 Probabilmente sì, se non la smetti di chiamarmi in quel modo! 》
《 Ma è un gesto d'affetto nei tuoi confronti Hannie, dai 》
《 Smettila di provocarmi e non chiamarmi Hannie! 》
《 Va bene, Hannie 》
《 Minho! 》
《 Dai, ma è un soprannome carino! Lo userò solo io, te lo prometto! 》
《 Aish! E va bene, mi arrendo, tanti è impossibile farti cambiare idea 》
《 Questo lo pensi tu 》 Dissi, chiudendo la scatola della pizza, che avrei consumato a casa mia ed alzandomi.
《 Mh? Te ne vai di già? 》
《 Perché vuoi che rimanga qui con te? Soli soletti? 》Lo provocai, mettendomi la giacca ed allacciandomi le scarpe.
《 Aigoo, Lee! Ovvio che no! Ma almeno potevamo finire la cena insieme! 》Presi lo zaino e me lo misi in spalla.
《 Troverò modo di rimediare 》 Aggiunsi aprendo la porta ed appoggiando la scatola e lo zaino sul mio veicolo.
《 Aspetta! 》
《 Che? 》 Jisung mi venne vicino e si posizionò davanti a me.
《 Posso darti un abbraccio? Non farti strane idee, voglio solo ricambiare il gesto che hai fatto per calmarmi 》 Disse. Mi scappò una risatina, vedendo quanto si era addolcito.
《 Vieni qua 》 Risposi aprendo le braccia e lasciando che lui avvolgesse le sue intorno alla mia schiena. Io feci lo stesso, circondandogli la piccola vita. Ci separammo in meno di qualche secondo, io presi la moto, ci salii sopra ed accesi il motore.
Mi misi il casco e prima che potessi partire, Jisung mi fermò di nuovo.
《 Ti serve altro? 》Domandai.
《 Yah. No, ma fai attenzione 》
《 Oooh, Han Jisung che si preoccupa per me, ma che carino 》
《  Yah! Smettila 》
《 Va bene, va bene, altro da dire? 》
《 Buona notte 》
《 Notte Hannie 》 E così lo lasciai, avviandomi verso la mia dimora.






I don't hate you // Han Jisung x Lee MinhoWhere stories live. Discover now