I don't hate you // Han Jisung x Lee Minho

16

Han's pov
Dopo che Minho se ne tornò a casa, io me ne andai in camera mia, chiudendo la porta a chiave.
Appena mi stesi sul letto, inziai a sentire diverse sensazioni di cui non sapevo l'origine. Era un mix pesante.
《 Perché mi sento così solo? 》 Dissi tra me e me, alzando gli occhi verso il soffitto. In quel momento, cercai di concentrarmi a capire tutte quelle emozioni. Iniziai a chiedermi perché e come fossi legato così a Minho, fino ad arrivare a ragionare sul perché lo avessi abbracciato.
Non sapevo cosa pensare e decisi quindi di chiedere consiglio a Felix tramite una semplice chiamata.
《 Pronto? 》
《  Pronto Lix, ti disturbo? 》
《 Nah dai, ti serve qualcosa? Come sta andando con Minho? 》
《  Riguardo a quello... ecco, lasci che ti racconti un po' come si sta evolvendo la faccenda 》Gli raccontai il tutto nei minimi dettagli, spiegandoli anche come mi sentivo.
《 Secondo me, ti stai innamorando 》 La risposta mi lasciò scioccato.
《 Cosa dici! Io innamorarmi di Minho? 》
《 Beh è fattibile, chi non lo farebbe? È come un foto modello 》
《 Non è vero! E poi ti ricordo che quello bello, fisicamente, qui sono io! 》
《 Su questo non ci sono dubbi, sei il ragazzo con il fisico più lineato e curvoso della scuola, ma pensaci su. Lee Minho, il così soprannominato principe, agli occhi degli altri sarà sempre primo 》
《 Non avete tutti i torti, ma comunque rimane uno stronzo! Non so come vi può piacere uno che si vanta di tutto e che bullizza gli altri! 》
《 Jis, siamo in Corea, la bellezza esterna è tutto. Penso che anche tu confermi su questo punto, tu prima di conoscere una persona, ti fai subito una prima idea in base a come risulta esternamente, no? 》
《 Beh, su questo punto ti do ragione ma stiamo comunque parlando di quel LEE MINHO 》
《 Jis... mi dispiace dirlo, ma Minho non è così stronzo come pensi 》Dopo quella frase chiusi in faccia a Felix. Non volevo sentire altre cazzate per oggi.

~ 6.30 ~
Mi svegliai prima del suono della sveglia. Mi alzai dal letto, non riuscendo a chiudere più occhio, ed iniziai a fare la mia solita routine.
Dopo averla finita, presi lo zaino e mi avviai verso scuola.
Non avevo voglia di salutare nessuno, nemmeno Seungmin che, come al solito, era seduto al suo posto a ripassare. Ovviamente, lui notò questo mio comportamento e non ci volle molto, che si sedette al posto di Jeongin, per farmi compagnia.
《 Dai, dimmi che cosa ti turba, dolcezza 》
《 No, lasciami in pace. Non capiresti e faresti come Felix 》
《 Non mi arrendo finché non me lo dici 》 Seungmin poteva sembrare uno debole, ma in realtà, quando si impuntava su una qualcosa, diventava molto dominante.
Decisi di arrendermi e di raccontare per la seconda volta il tutto.
《 Cosa c'è di male in tutto ciò? 》 Mi chiese alla fine.
《 Come cosa c'è di male!? Aish! Ma perché non mi capite! 》
《 Nono, non fraintendermi, ma cosa c'è che ti da fastidio in tutto ciò? 》
《 Non lo so... non voglio lasciare che Minho vinca 》 A questa mia affermazione una risatina scappò al mio amico.
《 Tu e lui sempre fissati con le gare, aish... non andrete da nessuna parte di questo passo! Jisung, provare dei sentimenti per qualcuno che, prima, si odiava non è un peccato!  È normale e può succedere a tutti! 》Mi mi rimproverò.
《 Ma io ancora non capisco se davvero provo qualcosa per lui 》
《 Allora rispondi a queste domande con un sì oppure un no 》 Io annuì.
《 Ti piace passare quelle due ore con Minho? 》 Mi domandò, riferendosi a quelle passate nella practice room.
《 Sì 》
《 Ciò che pensavi su di lui, inzialmente, ha avuto una svolta verso il positivo? 》
《 Sì 》
《 Durante l'abbraccio hai sentito le farfalle nello stomaco? 》
《 Sì 》
《 Dopo che se ne è andato, avresti voluto passare ancora un po' di tempo con lui? 》
《 Sì... 》 Mi vergognai ad affermarlo.
《 Non ti vergognare, su! Ultima domanda. Ti incanti quando lo guardi negli occhi? 》
《 Sì e mi sento imprigionato in quel suo sguardo 》 Dissi.
《 Jisung, come ha detto Felix, tu stai iniziando a provare piccoli sentimenti nei confronti di Minho 》 Io non sapevo cosa dire o cosa fare, rimasi immobile a fissare il banco. Seungmin mi fece pat pat sulla spalla e se ne tornò al posto, visto che la campanella era suonata ed altri miei compagni, compreso Jeongin, entrarono in aula.
La lezione di Coreano stava continuando da un ora e passa, ma io non stavo ne prendendo appunti e ne ascoltando ciò che diceva l'insegnante. Ma pensavo a quello che mi avevano detto Minnie e Lix.
Forse, iniziare a provare qualcosa per la persona che più si odiava, non era un male, ma per ora non volevo averci a che fare. Avevo bisogno di tempo e ragionamento.