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Minho guidò in modo alquanto spericolato verso casa sua, causandomi dei colpi al cuore a causa delle frenate improvvise.

" Minho, cazzo! Rallenta! "

" Se rallento non arriveremo più e non penso che a i nostri amichetti, lì sotto, farà piacere " Affermò facendo l'ultima curva e parcheggiando davanti ad un enorme villa in stile moderno.

Uno ' wow ' mi scappò dalla bocca dopo averla analizzata completamente.
Ero cosciente che Minho era un riccone, ma tutto ciò era assurdo.
Una casa a quattro piani, con finestre e terrazzi compresi giganteschi.

Il momento di piena sorpresa fu interrotto dal rumore della portiera aperta da Minho, che mi guardava con un sorrisetto malinzioso.

" Prego, esca pure " Disse a fare di maggiordomo.

" Ooh, ma che eleganza Mr. Lee. Che ne dice di aiutarmi lei ad uscire? " Risposi ghignado vedendo come l'idea gli andava più che a genio.
Infatti, mi prese a mo di sposa e con un calcio, chiuse la portiera.

" Hai fame? " Mi domandò.

" Mi sono ingozzato di bibite e stuzzichini ed è già tanto che non ho sboccato dopo tutte quelle curve. Quindi no grazie "

" Perfetto " Affermò entrando in casa e chiudendo la porta a chiave.

" I tuoi non ci sono? "

" Quante preoccupazioni Hannie, comunque no. Sono in Cina per il lavoro " Mi tranquillizzai subito alla sua affermazione, non ci tenevo a conoscere i suoi in questi stracci da puttana.

" Perfetto direi " Dissi avvolgendo le mie braccia al suo collo.

Entrammo in casa e in qualche strano modo, ci tolsimo le scarpe, senza dover cambiare la posizione.

Poi, Minho, fece una corsetta su per le scale e mi portò in camera sua, che sembrava più un soggiorno che una camera.
Aveva le pareti bianche, un letto matrimoniale ricoperto da lenzuola e coperte bianche e rosse, una scrivania che solo i medici potevano permettersi, un armadio a due ante e una finestra grande con un terrazzo che affacciava sulla piena campagna.
Un altro ' wow ' fuoriuscì dalla mia bocca.

" Ti piace? "

" Di brutto è stupenda " Dissi voltandomi verso di lui, con fare poco innocente.
Lui notò questo mio comportamento e stette al gioco.

" Vuoi rifarlo in bagno? " Chiese avvolgendomi la vita con le sue grandi e venose mani. Io scossi il capo e lui mi prese per i polsi e mi fece sbattere contro la porta, chiudendola completamente.

" Ahia! "

" Hannie, usa le parole "

" Non voglio farlo in bagno, va bene qua " A questa mia affermazione le sue labbra, a papera, si buttarono sulle mie e diedero inizio a un bacio lungo e passionale. Come piace a noi d'altronde.
Tra uno schiocco e l'altro le danze si fecero avanti nelle nostre due cavità.
Le lingue si muovevano coordinatamente e qualche volta si infastidivano a vicenda.
Anche se sapevo che Minho avrebbe vinto, io lottavo per la dominanza.
E infatti, dopo una stretta alla mia chiappia cedetti e lasciai che continuasse lui il lavoro.

Per rendere la cosa un po' più movimentata, presi il suo viso tra le mie mani e nel mentre che il bacio continuava, io iniziai a dare piccoli morsetti sulle sue labbra, tirandole e di tanto intanto succhiandole.

Poco dopo ci staccamo per riprendere aria e poterci guardare per bene.

" Dovremo baciarci più spesso, così potrò godermi questi tuoi morsetti " Disse prendendomi per le cosce e buttandomi a letto.

" Dove stai andando? "

" A prendere giusto qualcosa che renda il tutto più intrigante " Disse scomparendo dalla mia vista e riapparendo in pochi minuti con una scatola piena di aggeggi per il soddisfacimento.

" Domani mi riporti tu a casa "

" Con piacere. Che ne dici iniziamo? " Mi domandò in estasi.

" Fai di me ciò che vuoi "

.

.

.

Quella notte, fu più che spettacolare.
Minho ci aveva messo tutto se stesso per compiacere entrambi e devo dire che ci era riuscito alla perfezione.
Mi fece sentire completo sia con tutte quelle spinte e sia con tutte quelle parole dolci che mai mi sarei sognato che me le dicesse.

Ora ci trovavamo stesi, io sopra il suo corpo ancora nudo che mi godevo le sue lente carezze sui miei capelli.

" Hannie "

" Dimmi " Risposi alzando lo sguardo.

" Ti... Ti è piaciuto? "

" Sì, Min. E anche troppo "

" Mi fa piacere " Era così strano, aveva altro da dire per essere così timido?

" Devi dirmi altro? "

" Forse sì

" E perché non me lo dici? Sono tutt' orecchie"

" È un po' complicato, ma ci provo " Disse prendendo un respiro.

" Tu sei cosciente del fatto che io ti piaccio e tu mi piaci, giusto? " Annuii.

" Ecco, mi stavo chiedendo se magari potessimo provare ad avere una relazione "

" Uh? " Mi lasciò sbalordito. Mi aveva appena fatto una proposta di fidanzamento dopo anni che mi bullizzava. Mi stava chiedendo di essere il suo ragazzo. O mio deus.

" Mi stai chiedendo di essere il tuo ragazzo? "

" Sì, ma se non vuoi tranquillo, non ti obb- " Lo interruppi, dandogli un bacio a stampo.

" Sì che lo voglio, Min " Affermai sorridendo.

" Grazie, Hannie "

" Ma grazie cosa, non serve. È un desiderio di entrambi non solo tuo "
E con questa frase le nostre labbra si riunirono in uno di quei baci dolci e pieni di amore.
Quel giorno era sicuramente da segnare sul calendario.



I don't hate you // Han Jisung x Lee MinhoWhere stories live. Discover now